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UDC Badia Polesine - Unione dei democratici cristiani e di centro

UDC Badia Polesine - Unione dei democratici cristiani e di centro
Sosteniamo la causa di chi finalmente mette in campo esplicitamente i valori cristiani in Polesine.Sosteniamo la causa di chi finalmente mette in campo esplicitamente i valori cristiani in Polesine. Attorno alla recente esperienza dell’Udc a Badia Polesine si sono venute a creare relazioni ed amicizie che hanno portato alla formazione di un’affiatata squadra di persone provenienti dalle più diverse realtà professionali, di volontariato e di imnpegno civico. Persone che fanno riferimento alla tradizione di centro moderato ed alla dottrina sociale della chiesa. Proprio con questa squadra l’Udc vuole impegnarsi a Badia Polesine, mettendo in campo le nostre capacità ed energie. L’obiettivo di fondo è quello di interagire con le realtà locali, continuando la battaglia contro il degrado e la cattiva gestione. L’Udc si pone in ascolto delle problematiche di chi vive la città e si propone di avviare un dialogo con i moderati, favorendone la loro partecipazione attiva alla vita del terriorio, trasformando la sezione Udc in laboratorio di idee e proposte sulla scia di un programma che esca dagli schemi visti finora, ripensando al governo cittadino poichè, così com’è, fa acqua da molte parti.

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Il blog di Iles Braghetto

venerdì 12 giugno 2009

Michele Raisi: «L’Udc non è in vendita»

Il candidato alla presidenza della Provincia ritiene giusto lasciare libertà di coscienza agli elettori per il ballottaggio “Mi preoccupano le contraddizioni nel Pdl”. “Il Pd ha proposto un ragionamento serio sui problemi”

Tratto dal Gazzettino di Rovigo del 12/06/2009 2464 221x300 Michele Raisi: «LUdc non è in vendita»

Michele Raisi, candidato alla presidenza della Provincia, in queste ore è tirato per la giacca sia dal Pdl che dal Pd. I voti personali raccolti 6,24 per cento e quelli del partito 4.37 per cento sono considerati “strategici” al ballottaggio. «Voglio ricordare - dice Raisi - che l’Udc si è presentata spaccata a metà ed è stato necessario il commissariamento per ricercare un’unità d’intenti. La mia candidatura, frutto della ricerca di tale unità, è stata ufficializzata a fine aprile, per cui si è partiti in ritardo e con evidenti problemi, anche da qui gli errori formali che hanno portato all’esclusione in 5 collegi. Con tali premesse l’essere riusciti a tenere sul voto, anzi aumentando i consensi rispetto alle provinciali del 2004, quando l’Udc era nella CdL, è motivo di orgoglio e soddisfazione per me e per tutti i 24 candidati, assieme a tutti coloro che si sono spesi per questo risultato». Veniamo al ballottaggio, De Poli ha annunciato la chiusura di un accordo con Pdl e Lega a livello regionale. Qual è la vostra posizione a Rovigo con un Contiero che non ne vuole sapere dell’Udc? «A questo punto non capisco perché raccordo con Pdl e Lega non sia stato chiuso prima delle elezioni, ci avrebbero evitato la fatica di una campagna elettorale e la spaccatura del partito. Dopo aver corso per spiegare le nostre ragioni sul perché correvamo da soli, liberi e non in vendita, sarà dura spiegare al nostro elettorato che adesso corriamo per un candidato della Lega che non ha mai perso occasione per attaccare e denigrare il nostro partito». Mainardi, coordinatore del Pdl, però vi ha teso la mano… «D Pdl ha fatto un discorso politico serio, proiettato anche al futuro e considerando che molti dei nostri elettori sono orientali in quella direziono, bisognerà tenerne conto. Non posso, però, non dirmi preoccupato delle tante contraddizioni che stanno emergendo. A volte fatico a capire, al di là dei ruoli, chi siano i veri interlocutori con i quali stringere accordi e alleanze». Dall’altra parte il Pd sembra disponibile a lasciare fuori Rifondazione a favore di un apparentamento con l’Udc. Cosa ne pensa? «Fin da subito ho dichiarato che non avremmo potuto fare accordi con il centro-sinistra se avessero scelto Rifondazione, perché siamo contrari agli estremi in politica, di sinistra ma anche di destra, n Pd ha aperto un ragionamento politico serio, ha messo sul tappeto, a differenza di qualche altro non posti di potere, ma i problemi del Polesine e ha chiesto il nostro aiuto per risolverli in maniera seria e costruttiva. Credo sia utile valutare questa proposta nella prospettiva della creazione di quel centro moderato che Casini intende realizzare nel nostro paese». A proposito di Casini, l’Udc nazionale ha detto che si sceglierà caso per caso in base al grado di “moderazione” dei candidati? «Mi sento in linea con Casini e condivido la linea nazionale del partito che punta all’identità e al nuovo soggetto politico e non vuole che ci vincoliamo ad interessi specifici e immediati». In conclusione, cosa farà l’Udc il 21 e 22 giugno? «La mia opinione personale è che, stante la situazione a Rovigo, sarebbe meglio lasciare liberi i nostri elettori. Mi rendo conto che in politica il non scegliere può nel breve penalizzarci e che il partito ha una sua forma, per cui accetterò un’eventuale decisione di chiudere con il centrodestra. Comunque, domani ci troveremo con tutti i 24 candidati dell’Udc e con il commissario, ci incontreremo anche con gli amici della Federazione di Centro e valuteremo. Voglio però che sia chiaro per tutti che il mio obiettivo era e rimane la costruzione del nuovo soggetto politico di centro, dove ci sia gente che ha voglia di lavorare con serietà ed umiltà. Ubera da condizionamenti o da politiche di basso cabottaggio, che crede che il bene comune non sia il proprio tornaconto personale, questo è quello che spero e per cui ho corso alle elezioni».

Antonio De Poli pronto a discutere con tutti

UNIONE DI CENTRO


ROVICO - “Preferiamo l’apparentamento ufficiale, vedremo”. Antonio De Poli, coordinatore regionale dell’Udc non si sbilancia sulle possibile alleanze per il ballottaggio della Provincia di Rovigo. “C’è tempo fino a domenica, decideremo in questi giorni. Da parte del Pdl non credo che d sarebbero pregiudiziali per un nostro ingresso nella coalizione che sostiene Antonello Contiero. La Lega, invece, mi sembra più critica. Forse il carroccio preferirebbe un appoggio non ufficiale, ma francamente mi pare poco probabile”. Ieri l’Udc aveva in programma la riunione dell’ufficio politico regionale “Credo però - aggiunge De Poli - che per una decisione occorrerà aspettare domani”. Il partito di casini, infatti, si tiene le mani libere: “So che mi hanno cercato anche dal Pd. Domani (oggi per chi legge ndr.) d vedremo e ne discuteremo”. La sensazione è che l’Udc sia più vicino al centrodestra ma l’eventuale oltranzismo del Carrocdo potrebbe farla sdvolare verso l’indifferenza ó per il ballottaggio, oppure a un accordo per il sostegno di Tiziana Virgili, che può rientrare in quei “moderati da sostenere”, secondo l’indirizzo espresso dal leader dell’Udc Pierfedinando Casini.

giovedì 11 giugno 2009

In pole Stroppa Rossi, Faggion e Sartori

II sindaco Castone Fantato al lavoro per formare la squadra di governo

I nomi dei possibili assessori.Per la presidenza del consiglio si punta su Ortolan

Dalla Voce di Rovigo del 11/06/2009 di Davide Sarzi

Finita la bagarre elettorale ed insediatosi da ieri mattina in maniera ufficiosa nel nuovo ufficio, il sindaco Castone Fantato sembra voler chiudere al più presto le varie nomine per rendere da subito operativa la macchina comunale. Parte così iltoto-assessori, anche se l’attesa sembra destinata a durare poco. L’accordo elettorale sottoscritto dai componenti della lista “Rinasce Badia” assegnava un assessore ad ogni area di provenienza: Pd, Lega, Udc e gruppo misto mentre il programma prevedeva la riduzione degli assessori da sette a cinque. Si presenta quindi la necessità di un compattamente degli incarichi, ridistribuiti su ogni assessore e con un maggior coinvolgimento dei consiglieri. L’assessore al bilancio sarà sicuramente estemo, come più volte dichiarato da Fantato in campagna elettorale, causa la necessità di avere un tecnico esperto per risanare e tenere sotto controllo la situazione economica non proprio rosea. Gianni Stroppa, in virtù anche del risultato personale ottenuto nel conteggio delle preferenze, sarà con ogni probabilità nominato vicesindaco e potrebbe ottenere l’assessorato all’urbanistica, gestione del territorio, agricoltura ed ambiente ricalcando così gli incarichi del suo predecessore Paolo Rigobello. Stroppa, intanto, ha già dichiarato che ad ottobre, in occasione del congresso, si dimetterà da coordinatore del Pd locale. Un altro nome praticamente certo dovrebbe essere quello di Giovanni Rossi al quale viene accreditato l’assessorato ai lavori pubblici ed ai servizi. La Lega Nord avrebbe indicato il giovane Marco Faggion per la carica di assessore, visto anche il rilevante risultato ottenuto in termini di preferenze. Ventuno anni ancora da compiere, Faggion sembrerebbe destinato alla carica di assessore al commercio e allo sport. Altro giovane praticamente certo di ottenere la nomina èl’Udc Cristian Sartori che assumerà con ogni probabilità la delega ai servizi sociali, all’istruzione e alla cultura, con la responsabilità dell’organizzazione degli eventi culturali e sociali (ad esempio la fiera). I consiglieri comunali dovrebbero acquisire comunque incarichi di vario genere a sostegno degli assessori per coadiuvarli nel diffìcile ed impegnativo lavoro che aspetta l’amministrazione nei prossimi anni, coinvolgendoli più a fondo nella gestione dell’apparato comunale. Gianluca Checchinato, ad esempio, potrebbe ottenere l’incarico di tenere i cietà sportive, mentre Claudio Brusemini una funzione simile per quanto riguarda i servizi sociali. Rimane l’incognita del presidente del consiglio, anche se voci di corridoio accrediterebbero Enzo Ortolan quale favorito fra i papabili. Intanto la scaletta dei prossimi appuntamenti per la nuova amministrazione prevede la convocazione del primo consiglio comunale entro dieci giorni dalla proclamazione avvenuta il 9 giugno scorso, quindi entro il 19 del mese. La seduta dovrà tenersi entro i dieci giorni successivi, ma dovrebbe avvenire verso il 23-24 giugno. La prima seduta sarà convocata e presieduta dal sindaco sino all’elezione del presidente del consiglio comunale ed avrà i seguenti punti all’ordine del giorno: convalida degli eletti, giuramento del sindaco davanti al consiglio, elezione del presidente e del vice presidente del consiglio, presa atto del provvedimento del sindaco di nomina della giunta comunale ed elezione dei componenti la commissione elettorale del comune. Entro dieci giorni dalla seduta di insediamento, il sindaco dovrà depositare presso la segreteria generale le “linee programmatiche” relative ai progetti da realizzare nel corso del mandato. Successivamente, enza dei capigruppo, il sindaco dovrà presentare al consiglio comunale le linee programmatiche per la loro approvazione. In questa seconda enti.