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UDC Badia Polesine - Unione dei democratici cristiani e di centro

UDC Badia Polesine - Unione dei democratici cristiani e di centro
Sosteniamo la causa di chi finalmente mette in campo esplicitamente i valori cristiani in Polesine.Sosteniamo la causa di chi finalmente mette in campo esplicitamente i valori cristiani in Polesine. Attorno alla recente esperienza dell’Udc a Badia Polesine si sono venute a creare relazioni ed amicizie che hanno portato alla formazione di un’affiatata squadra di persone provenienti dalle più diverse realtà professionali, di volontariato e di imnpegno civico. Persone che fanno riferimento alla tradizione di centro moderato ed alla dottrina sociale della chiesa. Proprio con questa squadra l’Udc vuole impegnarsi a Badia Polesine, mettendo in campo le nostre capacità ed energie. L’obiettivo di fondo è quello di interagire con le realtà locali, continuando la battaglia contro il degrado e la cattiva gestione. L’Udc si pone in ascolto delle problematiche di chi vive la città e si propone di avviare un dialogo con i moderati, favorendone la loro partecipazione attiva alla vita del terriorio, trasformando la sezione Udc in laboratorio di idee e proposte sulla scia di un programma che esca dagli schemi visti finora, ripensando al governo cittadino poichè, così com’è, fa acqua da molte parti.

Notizie varie

Notizie Udc Italia - Io C'entro - UDC Social Network

Il blog di Iles Braghetto

venerdì 11 dicembre 2009

Giovani UDC Rovigo incontrano tutti gli iscritti e simpatizzanti

Giovani UDC Rovigo incontrano tutti gli iscritti e simpatizzanti

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Carissimi,
il giovanile dell’Udc di Rovigo vi invita lunedì 14 Dicembre ore 21.00 presso la sede Udc in via Mazzini 46 a scambiare quattro chiacchiere … Con preghiera di darne comunicazione a quanti non riusciremo ad invitare personalmente.
Cordialità
Udc Giovani Rovigo
Comm. Prov. Greta Giolo

domenica 23 agosto 2009

BADIA POLESINE - Torna l’anno prossimo la mostra del mercato

Sartori: «Sarà pronta per Ferragosto» . Era stata cancellata nel 2007

Tratto dal Gazzettino di Rovigo del 23/08/2009 di Paolo Aguzzoni

sartori-fotoLa Mostra Mercato del Ferragosto badiese è sempre stato uno dei momenti caratterizzanti della Fiera di Badia Polesine. Un momento di crisi lo aveva avuto a metà degli anni ’70 quando venne sospesa per un anno: poi riprese con momenti di grande successo sin quando è stata ospitata all'interno della scuole elementari di piazza Marconi. L'ultima edizione è stata quella del 2006, la numero 59, quando venne denominata infelicemente «Mostra espositiva» perchè era ormai evidente la sua decadenza. Nel corso del 2007 e 2008 la rassegna è stata cancellata dal Ferragosto badiese per scelta della giunta guidata dal sindaco Paolo Meneghin e dall'assessore di riferimento Marcello Ferreri. Quest'anno è tornata anche se nessuno l'ha chiamata mostra mercato perchè con soli nove operatori presenti non si può parlare di rassegna vera e propria, ma solo un «embrione» come l'ha definita la presidentessa della Pro Loco Nicoletta Avanzo. Per l'assessore Cristian Sartori (Udc) nel 2010 si potrà fare molto meglio: «Proveremo a rimetterla in piedi pur sapendo che nel periodo ferragostano molte aziende sono chiuse e non è facile allestire qualcosa di importante. Quest'anno abbiamo avuto poco tempo a disposizione: posso anche dire che si è fatto il possibile per fare trovare espositori ma le risposte sono state negative. Quindi ringraziamo quanti hanno, pur tra mille difficoltà, accolto il nostro invito».
Una breve cronistoria degli ultimi dieci anni di Mostra mercato: nel 1999 e 2000 l'incarico fu affidato a Venerino Arduini, che non chiese compensi, e fu organizzata alle elementari di piazza Marconi. Nel 2001 l'incarico, stavolta oneroso, venne dato alla Solune di Renato Maghini che spostò il luna park in piazzale Carlo Alberto Dalla Chiesa e la mostra mercato in piazza Marconi lasciata libera dalle giostre. Nel 2002 la Mostra mercato venne portata in via don Minzoni perchè l'esperimento del luna park spostato dal sua solita sede non dette i frutti sperati (protestò anche la parrocchia per la vicinanza al cimitero delle giostre): l'incarico di gestire la rassegna fu dato a Renato Maghin per 1.500 più Iva. Nel 2002 molte le proteste soprattutto dei portatori di handicap che trovarono precluso il transito sotto i portici di via don Minzoni. Dal 2003 al 2006 la mostra mercato, sempre organizzata da Maghini con compensi crescenti sino a tremila euro più Iva, fu allestita in piazzale Carlo Alberto Dalla Chiesa e il luna park in piazza Marconi.

BADIA POLESINE - Il luna park in via Migliorini fa protestare qualche giostraio

Tratto dal Resto del Carlino di Rovigo del 23/08/2009 di Giovanni Saretto

lunapark-badia-polesineUNA delle novità più rilevanti della 63ª edizione del Ferragosto Badiese, è stata senza dubbio la nuova collocazione del luna park. Le giostre infatti sono state sposate dalla tradizionale sede di piazza Marconi al parcheggio di piazzale Dalla Chiesa in via Migliorini, cosa però che ha fatto ‘rumoreggiare’ e non poco. L’amministrazione comunale, per bocca dell’assessore Sartori, fa sapere che l’Ufficio Tecnico del Comune ha valutato attentamente i pericoli di danneggiamento a carico del nuovissimo lastricato di piazza Marconi qualora vi fosserostate poste le giostre e le attrazioni degli spettacoli viaggianti, optando per lo spostamento delle stesse nella nuova collocazione, dando comunque la disponibilità ai giostrai di valutare eventuali soluzioni diverse per il prossimo anno. Sui problemi sollevati dagli stessi giostrai in merito al pericolo creato dal traffico sulle vie di accesso alle giostre l’assessore Faggion informa che di concerto con i vigili urbani e con gli uffici comunali di competenza si era anche cercato di predisporre un piano per il traffico, cosa che poi non è andata in porto. Da sottolineare, comunque, che già un tentativo di spostare il parco divertimenti aveva creato una vera e propria levata di scudi con la minaccia di non portare più nessuna giostra a Badia Polesine. Quest’anno, invece, gli stessi giostrai hanno da più parti lamentato soprattutto la necessità di creare un opportuno cordone di bancarelle per invitare il pubblico, proveniente dal centro storico, a recarsi nell’area del luna park in via Migliorini. Concludendo l’analisi sull’andamento del 63° Ferragosto, ringraziando per la vigilanza volontaria prestata dai carabinieri in congedo, e Mauro Sandalo coordinatore tecnico con gli operai del Comune, viene proposta l’idea di costituire un Comitato Fiera, magari coinvolgendo anche le realtà frazionali con un lavoro di squadra con la Pro Loco e gli operatori economici come è avvenuto quest’anno, senza dimenticare il contributo determinante dei numerosi sponsor intervenuti.

sabato 22 agosto 2009

BADIA POLESINE - «La mostra mercato verrà migliorata»

BADIA GLI ORGANIZZATORI FANNO IL PUNTO TRA MOLTE LUCI E QUALCHE OMBRA
«La mostra mercato verrà migliorata»

Tratto dal Resto del Carlino di Rovigo del 22/08/2009 di Giovanni Saretto

fuochi-artifico-badia-polesinePER ANNI il fiore all’occhiello del Ferragosto Badiese è stata la mostra mercato, un importante evento espositivo che nasce già negli anni ’50 come Mostra Mercato dell’Agricoltura e dell’Artigianato, assumendo nel tempo grande prestigio. Successivamente in epoche più recenti dopo anni di alti e bassi, la mostra era stata sospesa per due edizioni del Ferragosto. Quest’anno la nuova amministrazione con Pro Loco e Aoeb ha pensato di riproporla e per la 61° volta. «Quest’anno è stata una prova — spiega l’assessore Sartori — per vedere se c’è la possibilità di riorganizzarla al meglio. Le problematiche emerse hanno dimostrato che lo spazio di piazza Marconi è idoneo, ma nel breve non siamo riusciti a fare i più, e quindi a trovare più espositori». «Magari per il futuro ritorneremo allo stand chiuso», osserva invece l’assessore Faggion. Da ricordare che la mostra mercato era ospitata anche all’interno delle elementari del centro. «Quella di quest’anno — sostiene Avanzo, presidente Pro Loco — è stata una mostra embrionale anche per verificare sul campo se c’è ancora interesse per farla». Gianfranco Miozzo dell’Associazione Operatori Economici, spiega invece come siano state fatte «centinaia di telefonate per avere venditori ed espositori, che però avevano già preso altri impegni».

BADIA POLESINE - Valle della Buora, a settembre ci sarà l'inaugurazione dei lavori

BADIA POLESINE Valle della Buora, a settembre ci sarà l'inaugurazione dei lavori

Tratto dalla Voce di Rovigo del 22/08/2009 di Davide Sarzi

gorghiBadia Polesine - Verranno inaugurati a settembre i lavori all'oasi Buora di Salvaterra. Nell' anno 2006, l'acquisizione da parte del Consorzio di Bonifica Polesine Adige Canalbianco di una vasta area umida a ridosso del corso d'acqua canale Valdentro, in località Le Giare, nel territorio di Salvaterra, comportò, un progetto per la realizza2ione di due casse di colmata con finalità irrigue. Il Wwf venne coinvolto nel progetto e oriente, richiedendo un' attenzione particolare per le? sponde lacustri, la realizzazione dell'impianto e la messa a dimora di piante e siepi autoctone, all'intemo di un più ampio progetto di ripristino ambientale, atto a riproporre l'area quale un'oasi a favore della fauna locale. L'area in esame, precedentemente al nuovo assetto ambientale, era formata da due ampi avvallamenti e da alcuni dossi, dell'estensione di circa dieci ettari, ed era attraversata dal Canale Valdentro. Grazie a indagini geologiche, cartografiche e al rilevamento aereo, era possibile riconoscere in essa un territorio fluviale antichissimo e in fase terminale, nonché uno degli ultimi di tal genere ancora presenti nell'intera provincia di Rovigo. i. f. . Nel novembre 2002, a seguito di lavori fondiari effettuati senza l'obbligatorio consenso ministeriale che comportavano il livellamento dell'area valliva e il taglio di tutte le piante esistenti, la Valle della Buora concludeva rapidamente e definitivamente la sua storia secolare e il suo terreno veniva acquistato dal Consorzio di Bonifica, nella prospettiva di creare una cassa di espansione del Canale Valdentro a fini idraulici. Sino al 2002, quell'area umida dalla forma allungata e cuspidata (nota locai- ó mente anche come Val de Broco), grazie ali' impossibilità di praticarvi qualsiasi coltivazione agraria, era ritenuta un luogo insalubre ma comunque idoneo ali' attività venatoria o alla pesca, attività che, nelle epoche in cui vigevano una maggiore indigenza e modelli alimentari ancora di stampo ottocentesco, avevano maggior motivo ad essere praticate. Rappresentava tuttavia, quell'area umida, anche l'ultimo esempio di terreno alluvionale dell' intero territorio di Badia Polesine, un ambiente dalle tipologie uniche, sempre più raro nella Comunità europea a causa delle moderne trasformazioni del paesaggio agràrio. Un altro aspetto collegato alla fruizione della Valle era la sua elevata valenza paesaggistica, grazie alla ricchezza di specie óanimali. presenti e alla, singolarità del paesaggio, ricco invece di vegetazione, acqua e sentieri ombreggiati e Silenziosi; un luogo doVe il- tempo sembrava essersi fermato al diciannovesimo secolo. La presenza di paleoalvei e dossi, della toponomastica di evidente riferimento fluviale (via Po Alto) e i percorsi tortuosi delle carreggiabili nell' area in esame, indirizzavano a identificare la Valle quale un luogo dalle caratteristiche peculiari dell' antico Polesine, ovvero una terra paludosa (dal Latino Palus), ma anche, purtroppo, un terreno che avrebbe dovuto confrontarsi, suo .'malgrado, con una cultura che l'associava ali' inutilità agro-commerciale anziché alle ricchezze della biodiversità. "L'intervento Adottato dal Consorzio di Bonifica Polesine Adige Canalbianco - fa sapere il. Wwf - seppur sopraggiunto all'eliminazione di un'area umida originaria. si colloca perciò in un contesto estremamente positivo poiché tende a riproporre un luogo privilegiato ó pennumerosi di quei taxa faunistici e vegetali che vedono sempre più ridotto il loro habitat". Ammonterebbero a una trentina, almeno, le specie omitiche allontanatesi dalla provincia di Rovigo, nel secolo scorso, a causa dell' alterazione ambientale (ma anche della persecuzione diretta e dei pesticidi in agricoltura), che ha visto, come uno dei primi effetti, la desertificazione e deidrificazione (eliminazione degli specchi d'acqua e dei fossati campestri) delle rigogliose campagne polesahe. Non è noto quando si formò la Va11p rfplla Rnnra ma o certo invece che, sulle zone dossive di quelle terre, vi fossero alcuni insediamenti d'epoca romana imperiale, tra i più antichi del territorio di Badia Polesine, come appunto i numerosi reperti conservati nel locale Museo Civico Baruffaldi' e la documentazione bibliografica lasciano a testimonianza . Recentemente, inoltre, a seguito dei lavori per la costruzione dell'Autostrada 31 Valdastico sud che transita in località le Giare, il Dipartimento di Archeologia dell'Università di Padova ha effettuato una serie di scavi in un sepolcreto, riportando alla luce le tipiche tombe a cappuccina.

FICAROLO - C’è bisogno di un centro unito

C'è bisogno di un centro unito

Lettera di Giuseppe Pietroni al Gazzettino di Rovigo del 22/08/2009

mail-2C'è sempre bisogno di un quadro politico diverso, maggiormente stabile e democratico come in effetti lo era prima. Un centro forte e unito, quello di un tempo, quelle origini, non tante vane iniziative con formazioni più o meno credibili e durature. Ritengo che sia la destra che la sinistra ne verrebbero rigenerate, in effetti tra le altre cose è rilevabile come dallo sfaldamento del centro, oltre a un vuoto politico, settori e sezioni del centro italiano hanno inflazionato destra e sinistra a loro volta in difficoltà anche per eventi intemazionali. Vuoto del centro politico: crisi del ceto medio che non ha punti d'appoggio e non è più ben rappresentato pur essendo fondamentale, quindi più povertà. È vero che influiscono situazioni europee e mondiali, qui ci sono modelli di sviluppo da rivedere in senso filosofìco,. teorico e futurista, ma a livello nazionale è così, per l'Italia è così. Ritengo che l'Udc e altri elementi politici, sia sulla strada giusta per costruire ciò che dopo gli anni 90 appare davvero un'impresa. Può riuscire pure nella nostra provincia dove spesso accadono cose "d'anteprima...".

venerdì 21 agosto 2009

BADIA POLESINE - «Un Ferragosto di grande successo»

GLI ORGANIZZATORI FANNO IL PUNTO SULLA RIUSCITA DELLA MANIFESTAZIONE

Tratto dal Resto del Carlino di Rovigo del 21/08/2009 di Giovanni Saretto

organizzatori ferragosto badiese 2 300x210 BADIA POLESINE   «Un Ferragosto di grande successo»A FARI ancora caldi, gli organizzatori del 63° Ferragosto Badiese tracciano un primo bilancio sull’esito, in particolare per quanto riguarda gli spettacoli di piazza poposti al pubblico nei dieci giorni di Fiera. L’assessore Sartori è soddisfatto: «Abbiamo favorito spettacoli di un certo livello, puntando molto sulla musica, ritenendo che altre tipologie di spettacolo, teatro, cabaret, fossero meno adatti per essere proposti all’aperto». L’assessore Faggion, invece, che ha collaborato strettamente con ilcollega di Giunta nell’organizzazione della sagra, ricorda come la piazza sia stata trasformata «in un grande salotto all’aperto». Sartori, in merito alla nuova collocazione del palco sul rialzato di piazza Grani, ricorda che la scelta è stata fatta dal sindaco e che l’aspetto positivo della nuova collocazione è l’apertura dello spazio antistante il Comune e di fronte ai bar, che così hanno potuto lavorare meglio. L’aspetto da valutare resta quello tecnico legato alla qualità del suono di ritorno. Molto positivo anche il commento di Nicoletta Avanzo presidente della Pro Loco: «Per la disposizione del palco, e per il rimbombo che si percepiva bisognerà trovare una soluzione ú osserva ú. In merito agli spettacoli, per l’anno prossimo proporrei anche il cabaret, come mi è anche stato chiesto da più parti. Per il resto abbiamo avuto il pienone tutte le sere. Non è mai capitato che un assessore salito sul palco fosse tanto applaudito, tutto ciò grazie anche alla fattiva collaborazione dell’Amministrazione Comunale con la Pro Loco e l’Aoeb. Con grande fatica ma congrande soddisfazione siamo arrivati alla fine». Commenti positivi anche da Gianfranco Miozzo in rappresentanza degli Operatori Economici: «II Ferragosto badiese è stato la degna continuazione degli spettacoli organizzati già dal luglio scorso ú conclude ú. Si cercherà di migliorare ancora la visibilità degli spettacoli in tutta la piazza». In chioda Sartori, che sùttolinea la partecipazione delle realtà produttive del territorio, fa capire che la tanto discussa disposizione del palco spettacoli, per l’anno prossimo sarà oggetto di ulteriore verifica, e che quindi vi potranno essère ulteriori novità.

BADIA POLESINE - “Ferragosto, meglio di così non si poteva»

BADIA POLESINE Il bilancio degli organizzatori che sottolineano il poco tempo tempo avuto a diposizione.

In vista vari correttìvi

Tratto dal Gazzettino di Rovigo del 21/08/2009 di Paolo Aguzzoni

organizzatori ferragosto badiese 300x144 BADIA POLESINE   Ferragosto, meglio di così non si poteva» Gli organizzatori del Ferragosto Badiese 2009: Comune, Pro Loco, Associazione Operatori economici badiesi concordano su tré concetti: «Nonostante il poco tempo a disposizione, visto che la nuova giunta comunale si è insediata a giugno, tutto è andato bene: piazza sempre piena di gente per gli spettacoli, l’embrione di Mostra Mercato ha dimostrato che la rassegna BUÒ tornare, per il Luna park in Piazzale Dalla Chiesa ci potrà essere un ripensamento e quindi farlo tornare in piazza Marconi, la squadra funzionato. In pratica si tratta di un cantiere aperto attorno al quale si potrà lavorare già dai prossimi mesi e quindi con più tempo davanti senza le contingenze del2009». Gli assessori Marco Faggibn (Lega Nord) e Cristian Sartori (Udc) assieme alla presidente della Pro Loco Nicoletta Avanzo e a Gianfranco Miozzo dell’Aoeb hanno tracciato il bilancio del Ferragosto 2009 che è durato un giorno in più a causa della nota vicenda dei fuochi d’arificio saltati lunedì 17 agosto perché previsti in un’area diversa, anche se poco distante, da quella stabilita dalla commissione, e spostati a martedì. Va detto subito che il peso economico del Ferragosto Badiese 2009 è stato affidato alle sponsorizzazioni compreso lo spettacolo pirotecnico che gli scorsi anni veniva pagato dal Comune. Quest’anno il palco per gli spettacoli è stato spostato in piazza Martiri della Libertà: sempre in centro, ma non più a ridosso del municipio. Secondo gli organizzatori gli spettacoli musicali sono stati accolti bene anche se per il prossimo anno si potrà tornare a dedicare una serata al cabaret. Sulla posizione del palco ci sono prò e contro: la piazzarne ha guadagnato in quando a disposizione, ma ci sono stati problemi di acustica e solo i due bar del <- centro ne hanno avuto vantaggi diretti, risultando gli altri piuttostodefilati. «Sono amareggiata - spiega Nicoletta Avanzo - per lo spostamento dello spettacolo pirotecnico: si è rischiato di rovinare un ottimo Ferragosto, per quanto mi compete mi scuso per il disguido. Ringrazio il direttivo dimostratesi operativo per tutta la Fiera e segnalo il successo dell’anguriata da noi Organizzata in piazza Vangadizza la sera di Ferragosto». «A nome della giunta - aggiunge Sartori - ringrazio quanti hanno collaborato dal personale esterno del Comune guidato da Mauro Sandalo, alla Protezionecivile dell’Associazione Carabinieri presente tutte le sere e che premieremo con un contributo, aglisponsor (striscioni, tabellone elettronico, écc.) a tutta la squadra che nei prossimi anni vedremo di allargare». Grandi riscontri non sono arrivati dallo stand gastronomico ospitato in piazza Marconi. «Forse - spiega Faggion - converrà pensare a soluzioni locali magari coinvolgendo chi organizza le nostre feste paesane. Nel 2010 metteremo in piedi un comitato organizzatore del Ferragosto Badiese». Soddisfatto anche Miozzo che con l’Aoeb è da luglio che anima il centro di Badia Polesine e ora può dire che tutto è andato bene.

BADIA POLESINE - Caldo record: due morti e allarme nelle città

Due uomini di BADIA POLESINE perdono la vita per arresto cardiocircolatorio, tré anziani si sentono male per la strada e vengono soccorsi

A Venezia livello di allerta 3, temperature notturne al top nella Bassa padovana, ospedali presi d’assalto

Tratto da Il Gazzettino Ed. Nazionale del 21/08/2009

afa 300x214 BADIA POLESINE   Caldo record: due morti e allarme nelle città Due morti in poche ore a BADIA POLESINE, in provincia di Rovigo, e sotto accusa c’è il ealdo insopportabile che sta attanagliando il Veneto con temperature vicine ai 38 gradi. A perdere la vita, entrambi per arresto cardiocircolatorio, sono stati Riccardo Callegari, 37 anni e il pensionato Natalino Faccioli di 78 anni. Il primo è stato trovato morto a casa sua, ieri mattina, dalla fidanzata; il secóndo si è sentito male davanti alla farmacia del paese dopo essere stato dal medico. Non da tregua l’afa, soprattutto nelle città del Nord, con il termometro che è salito oltre i 35 gradi. La Protezione civile mette in guardia dai rischi per la salute. Sono 7 i caú poluoghi (sui 30 presi in esame) ad essere segnati in rosso nel bollettino, tra cui Venezia, dove si preannuncia il livello di allerta “3″, il più alto, che, indica «rischi per soggetti vulnerabili dovuti al prolungarsi delle alte temperature per due o tré giorni» Questa ondata di caldo africano che da giorni avvolge la regione dovrebbe durare fino a sabato, quando, a cominciare dalle Dolomiti, piogge e temporali potrebbero abbassa-, rè le temperature. Durante la settimana, tuttavia, la colonnina di mercurio ha evidenziato in molte località valori superiori a quelli misurati dal ‘93. In alta quota a 3256 metri, vicino all’arrivo della funivia della Marmolada, negli ultimi 25 giorni le temperature minime sono scese sotto zero soltanto tre volte (il 3,4 e 14 agosto), è addirittura, la notte scorsa, si è registrato un + 5,3°. Anche all’ombra dei colli Euganei si muore dal caldo. Soprattutto la notte. La Bassa risulta infatti essere da qualche giorno ormai la zona più calda dell’intera provincia padovana durante il giorno e addirittura la più bollente della regione per quanto riguarda le temperature notturne. Non si salvano neanche i comuni immersi nelle pieghe verdeggianti dei colli. A Teolo i termometri hanno presentato un’escalation da domenica in poi, con punte di 33,34 e 35,3 gradi. «Il dato - spiega Stefano Veronese, meteorologo del centro Arpav di Teolo - è dovuto alla conformazione della provincia di Padova. Le zone più a nord del capoluogo sono molto vicine alla fascia pedemontana e montana, quindi risultano spesso più fresche grazie alle correnti che scendono da nord. La Bassa è invece assimilabile al Polesine, che notoriamente è molto caldo come zona nell’ambito della pianura padana, proprio perché risente meno di eventuali brezze montane». A Padova, comunque, l’ozono ha superato ieri i 220 microgrammi, e già mercoledì aveva varcato il limite di attenzione dei 180 micorgrammi per metrocubo d’aria. Legambiente avverte, «la qualità dell’aria resterà stazionaria su livelli scadenti almeno fino a venerdì». La situazione, ovviamente, ha messo in allerta tutti gli ospedali della regione. Ieri, fin in dalle prime ore del mattino, al pronto soccorso del nosocomio di Rovigo si sono presentati a decine lamentando problemi respiratori, cardiocirco- latori e generale spossatezza dovuta all’eccesso di calore. A rischio soprattutto cardiopatici e ipertesi, che avvertono chiari sintomi di debilitazione e mancamento. La conferma arriva anche dai casi di ricovero che iniziano ad aumentare. Almeno tré gli anziani che si sono sentiti male per strada e soccorsi d’urgenza dall’ambulanza. Anche a Mestre gli anziani optano per l’ospedale, ma molti di loro pare preferiscano il grande centro commerciale Auchan (per altro a poche centinaia di metri dal nosocomio). All’Ulss 12 hanno contato, nella settimana dal 13 al 19 agosto, 1.215 persone che si sono presentate al Pronto soccorso per una visita contro le 1.161 della settimana 13-19 luglio. Quindi 54 persone in più tra luglio e agosto, non molto. I ricoveri, invece, sono stati meno, 184 in agosto e 197 in luglio. Ma si tratta di ricoveri più lunghi in agosto perché ci sono più famiglie in ferie e dunque più anziani che restano soli in città. Questo spiega la “sofferenza” dei reparti di Medicina, Geriatria e Lungodegenza più che del Pronto soccorso. In ogni caso, per oggi e domani, è annunciato il livello 3 e cioè il massimo grado di allerta per quanto riguarda tè ondate di calore. Dunque, non resta che tapparsi in casa se si ha l’aria condizionata. L’alternativa sono i centri commerciali, mai cóme in questo periodo presi d’assalto da pensionati e badanti intente a spingere carrozzine. In fin dei conti non costano nulla e sono più divertenti di un centro anziani.

giovedì 20 agosto 2009

BADIA POLESINE - La società di calcio minaccia di traslocare

Il Comune sta discutendo con i due club (anche rugby) il pagamento delle manutenzione degli impianti sportivi

Tratto dal Gazzettino di Rovigo del 20/08/2009 di Paolo Aguzzoni

calcioPer la manutenzione ordinaria di parchi e giardini, il periodo estivo per le amministrazioni comunali non passa mai visto gli oneri che comporta. Non ci sono solo parchi e giardini ma anche le aree sportive e allora con i costi si va ancora più su. Vediamo un paio di impegni di spesa su questi settori per il comune di Badia Polesine a cui aggiungeremo un altro onere di carattere «sportivo».
Per i mesi di luglio e agosto il Comune ha previsto di spendere, per la muntenzione delle aree verdi, 14.500 euro Iva compresa: il 15 luglio l'Azienda Agricola Daniele Padovani di Badia Polesine ha presentato il preventivo che è stato approvato il successivo 23 luglio; nel lavoro è compresa la raccolta e il trasporto del materiale di risulta. Lo stesso 23 luglio è stata liquidata la fattura della ditta Flavio Rigoni di Maserà (PD) per il servizio di manutenzione delle aree sportive e pertinenze esterne per il calcio e il rugby. Il 24 aprile scorso il Commissario prefettizio Vitetti aveva approvato il preventivo della Flavio Rigoni per la manutenzione delle citate aree sportive «mediante sfalcio, ferilizzazione, diserbo selettivo degli infestanti, nonchè l'arieggiatura superficiale e di media profondità» per il periodo da aprile a giugno: spesa prevista quattro mila euro al mese più Iva 20% per un totale di 14.400 euro Iva compresa per tre mesi. Il Comune sta discutendo con le società di calcio e rugby l'attuazione delle convenzioni che regolano i rapporti fra le parti e pare assodato che gli oneri per la manutenzione dei campi passi alle due citate società sportive come le stesse convenzioni prevedevano. Questo aspetto economico non era mai stato comunque applicato. Quindi ci sarà da discutere e dopo il ritorno del Badia calcio dal ritiro in Val di Sole, verrà promosso un altro incontro: pare che durante il primo atto la società di calcio, di fronte alla spesa per la manutenzione dei campi, abbia minacciato di andare a giocare su un campo esterno. Altro onere legato al mondo dello sport riguarda la struttura per il «Terzo tempo» del rugby che la società della palla ovale ha realizzato in proprio visto che nel progetto degli impianti sportivi di via Martiri di Villamarzana non era stata inserita nonostante tutti sapessero della sua indispendabilità.
Il 4 agosto scorso alla Ss Rugby Badia è stato deliberato un contributo di 35 mila euro per il pagamento della seconda rata del mutuo accesso per la strutture del «Terzo tempo»: in pratica il Comune rimborserà tutte le rate del mutuo.

BADIA POLESINE - Ferragosto, si pensa un ente per la fiera

Il bilancio della kermesse. Faggion punta al ritorno delle giostre in piazza Marconi

Sartori vede il bicchiere mezzo pieno: "Non tutto M funzionato, ma miglioreremo"

Tratto dalla Voce di Rovigo del 20/08/2009

sartori-fotoBADIA POLESINE - Non ha di certo annoiato, almeno dal punto di vista delle reazioni e delle sorprese il 63esimo Ferragósto Badiese che, dopo le polemiche per il "caso" dei fuochi artificiali non in sicurezza-, si è chiuso ufficialmente l'altra sera, questa volta sì, con lo spettacolo pirotecnico che ha illuminato il cielo sopra Badia. Ieri pomeriggio in municipio gli assessori Sartori (cultura) e Faggion (commercio) assieme all'associazione Operatori economici rappresentata da Gianfranco Miozzo e alla presidènte della Pro loco Nicoletta Avanzo, hanno tirato le somme della classica kermesse di agosto. Non tutto ha funzionato, ma si può migliorare, come spiega l'assessore alla cultura Cristian Sartori: "Ci sono stati dei problemi - ammette l'espónente della giunta Fantato - non siamo riusciti ad avere, abbastanza bancarelle, mancavano degli espositori, ma ci tengo a ribadire che il tempo a nostra disposizione per preparare la manifestazione è stato effettivamente poco. Tuttavia - osserva Sartori - assieme alla Pro loco e agli Operatori economici siamo riusciti ad allestire un buon cartello di eventi; spettacoli che sono stati tutti pagati grazie alle sponsorizzazioni riscuotendo un buon successo di pubblico". Quanto alle critiche relative all'organizzazione l'assessore si mostra disponibile ad aprire già da subito un dialogo con le realtà commerciali del territorio e lancia. una proposta: "Stiamo pensando di creare un ente fiera che possa raccogliere al proprio intemo tutte le realtà profagoniste del Ferragosto, un evento - sottolinea Sartori che è di tutti i badiesi e non solo dell'amministrazione comunale". L'assessore, ringrazia coloro che hanno operato alla realizzazione del Ferragosto, come volontari del soccorso, carabinieri in congedo e tutta la squadra degli operatori del Comune che "sono andati al di là del proprio lavoro". Ai ringraziamenti si aggiunge l'assessore Marco Faggion che dice la sua sull'esito della manifestazione e parla della mostra mercato che quest'anno ha contato nove espositori, e che, a detta del giovane assessore "deve tornare ad essere al chiuso; così come è necessario che lo stand gastronomico possa essere il più autonomo possibile". Faggion si dice propenso anche al "ritomo delle giostre in piazza Marconi" e auspica "la soluzióne di alcuni problemi legati alla viabilità". Infine le note positive, la piazza per esempio: "Credo-termina Faggion - che si sia rivelata come il vero salotto della città, grazie anche alla disposizione del palco e del maxischermo". Infine parola alla Pro loco e alla presidente Nicoletta Avanzo: "II tempo è stato poco, ma abbiamo lavorato bene con l'amministrazio" ne, il vero problema è non essere riusciti ad avere una vera e propria mostra mercato, ma l'anno prossimo cercheremo di fare meglio. Ho sempre lavorato bene con le amministrazioni che si sono succedute in questi anni e così è stato anche con questa". Quanto alla vicenda dei fuochi la presidente della Pro loco si dice contenta "di essere riuscita a realizzare lo stesso lo spettacolo; per noi sarebbe stato dawero un peccato non riuscire a chiudere al meglio questa tradizionale kermesse".

BADIA POLESINE - «Non vogliamo i soldi del Comune»

Consiglieri rinunciano al ‘gettone’

Tratto dal Resto del Carlino di Rovigo del 20/08/2009

berenganmantovaniDUE GIOVANI neo consiglieri della maggioranza guidata dal sindaco Fantato hanno illustrato l’iniziativa che intendono proporre nel prossimo consiglio comunale che dovrebbe svolgersi entro fine Settembre. I due giovanissimi consiglieri Riccardo Mantovani, classe 1987 del Partito Socialista, e Manuel Berengan, classe 1984 del Partito Democratico, infatti, hanno inviato al presidente dell’assise badiese Enzo Ortolan, un documento contenente una personale espressione d’intento nella quale si dichiara di voler rinunciare in toto e per tutta la legislatura (2009-2014), alla liquidazione semestrale del rimborso spese, derivante dal gettone di presenza in consiglio comunale. Gettone che è di circa 20 euro lorde a seduta consiliare effettuata.
A tutto ciò è stato dato effetto immediato e quindi valido già dalla prossima data di liquidazione. Mantovani ha poi sottolineato che tale scelta è stata fatta anche in considerazione della situazione economica attuale: «La nostra — osserva — è un’iniziativa simbolica. L’obiettivo è di dare un messaggio all’esterno ma anche all’interno e vorremmo che la nostra proposta coinvolgesse tutti i consiglieri comunali, esclusi il sindaco, il vice e gli assessori che si sono già decurtati l’indennità. Abbiamo inoltre calcolato che per 14 consiglieri, che rinunciano al compenso, il risparmio per le casse comunali nel quinquennio sarebbe di circa 10 mila euro. Speriamo che la nostra iniziativa venga recepita. Ufficializzeremo e proporremo il tutto in un intervento nel prossimo consiglio».

mercoledì 19 agosto 2009

BADIA POLESINE - Fuochi rimandati Ora è polemica

Fuochi rimandati Ora è polemica Faggion: «Un sabotaggio indegno»

Tratto dal Resto del Carlino di Rovigo del 19/08/2009 di Giovanni Saretto

fuochi artificio badia polesine ferragosto badiese 150x150 BADIA POLESINE   Fuochi rimandati Ora è polemica GRANDE stupore e talora disapunto il numerosissimo pubblico interenuto per assistere al tradizionale spettacolo pirotecnico di fine fiera, ha appreso che i fuochi erano stati rinviati al giorno dopo, fatto che ha suscitato anche il malumore di chi, giunto da fuori, non è potuto ritornare la sera “successiva a Badia per assistere allo spettacolo. Le motivazioni del rinvio addotte dall’assessore Cristian Sartori, responsabile con il collega di giunta Marco Faggion di seguire l’organizzazione della fiera sono essenzialmente di ordine tecnico. C’è una commissione tecnica provinciale per le materie esplodenti, preposta alle verifiche necessario che viene convocata dalla Prefettura. Sartori spiega che a Badia vi sono due punti di lancio per i fuochi, uno è collocato in parco Munari, dietro l’abbazia, e l’altro che era è stato scelto e individuato per quest’anno con collocazione dietro il cimitero nuovo, l’assessore chiarisce «la ditta Maltarelló di Arquà Polesine che è incaricata di far partire i fuochi, ha però ritenuto non idonea la posizione da noi scelta, chiedendo di spostare di circa 30 metri il luogo di lancio, a questo punto però sono intervenute le forze dell’ordine che non hanno ritenuto a norma di legge il nuovo punto di lancio, che non era più il punto già previsto e individuato, a quel punto non siamo più riusciti a organizzare il punto di lancio con relativa autobotte in Parco Munari e abbiamo quindi rinviato il tutto». Sartori conclude «i fuochi sono uno spettacolo che fa parte della tradizione badiese, e nonostante le difficoltà economiche del periodo li abbiamo fortemente voluti, questa amministrazione ha dimostrato di saper rispondere in modo adeguato anche in casi di emergenza». L’assessore Faggion aggiunge «trovo una cosa indegna che persone promuovano un’azione di dispetto per ostacolare il buon esito del Ferragosto, mi ero personalmente promotore di un’azione di dialogo con gli e amministratori, da adesso il treno della Lega va dritto, con questi ho chiuso». Da più parti infatti già nel pomeriggio del rinvio si vociferava che la visita di ispezione, che ha di fatto bloccato lo spettacolo pirotecnico, sia stata innescata da persone che tra l’altro ben conoscevano dettami e regole di legge da applicare per gli spettacoli di questo genere.

BADIA POLESINE - Fuochi rimandati: si accende la polemica

La zona a lato del cimitero non è stata considerata sicura, quella indicata era dietro il camposanto

Sartori: “Siamo stati pronti”. Faggion accusa: “Carabinieri chiamati per dispetto”

Tratto dalla Voce di Rovigo del 19/08/2009 di Davide Sarzi

fuochi artifico badia polesine 150x150 BADIA POLESINE   Fuochi rimandati: si accende la polemicaBADIA POLESINE - E’ proprio il caso di dire che lo spettacolo artificiale (mancato) di lunedì sera ha acceso il finale del Ferragosto Badiese. L’annullamento Improvviso dello show pirotecnico, spostato all’ultimo momento a ieri sera, ha un po’ disorientato il pubblico giunto in città per assistere al tradizionale spettacolo dei fuochi, ma la decisione si e resa necessaria dopo che il punto di fuoco stabilito, stando a quanto si apprende, non era quello chiaramente indicato dalla commissione apposita. Ma soprattutto in considerazione della necessità, anche segnalata dai carabinieri, di spostare il sito da cui far partire i fuochi per ragioni di sicurezza. Infatti, fa sapere l’assessore alla cultura e al turismo Cristian Sartori, “la zona dietro il cimitero non era utilizzabile e per questo ci si era spostati a lato del camposanto, ma non essendo questa la zona chiaramente designata dalla commissione siamo stati costretti a optare per lo spostamento dei fuochi a stasera (ieri, ndr), questo anche perché era impossibile riuscire a spostarsi nella serata di ieri (lunedì ndr) nell’altro possibile sito destinato allo sparo dei fuochi: il parco Munari”. L’assessore sottolinea quindi la prontezza dell’amministrazione nel cercare di risolvere il problema: “Credo che abbiamo dimostrato capacità nel far fronte ad un caso di auesto tino ed essere riusciti a programmare a tempo di record un’altra serata del Ferragosto debba essere significativo del fatto che questa giunta ha saputo muoversi bene anche di fronte ad una situazione inaspettata”. Tuttavia, se l’assessore alla cultura smorza i toni, il collega Marco Faggìon delegato al commercio - va all’attacco e si rivolge direttamente a chi, a suo dire, avrebbe voluto appositamente rovinare lo show per mettere in cattiva .luce l’operato della giunta. “Qualcuno ci ha voluto fare un dispetto - afferma il giovane assessore di Badia - evidentemente si aveva l’interesse a ‘rovinare’ il Ferragosto Badiese facendo questa, segnalazione ai carabinieri. A nostro avviso - prosegue l’assessore della giunta diretta dal sindaco Fantato - la fiera è andata bene e ci dispiace davvero che si sia arrivati a questo”. ‘ L’assessore, dopo le accuse, passa però anche ai ringraziamenti “verso i carabinieri che ci hanno avvertiti per tempo (intorno alle ró ndr) permettendoci di spostare sito e data dello spettacolo pirotecnico”. La chiusura spetta però ancora all’assessore Sartori che coglie l’occasione per dire la sua sul bilancio di questo Ferragosto: non tutti (specie alcuni commercianti) si sono detti soddisfatti dell’esito della storica kermesse estiva: “Era difficile organizzare la manifestazione in poco più di un mese e mezzo, ma penso che ci siamo dati da fare e con la Pro loco e l’associazione degli Operatori economici abbiamo dato vita ad un programma di tutto rispetto; quanto alle critiche - termina l’assessore - invito sin d’ora chi non è stato contento a lavorare con noi da subito per cercare di migliorare ciò che non ha funzionato e preparare al meglio R.

BADIA POLESINE - Fuochi artificiali sulla politica

BADIA POLESINE La chiusura del Ferragosto ha riservato botti particolari che toccano l’amministrazione

La giunta accusa i predecessori di aver spinto per far saltare lo spettacolo pirotecnico

Tratto dal Gazzettino di Rovigo del 19/08/2009 di Paolo Aguzzoni

fuochi artificio badia polesineLa mancata effettuazione dello spettacolo pirotecnico, previsto per lunedì a mezzanotte a conclusione del ferragosto badiese, è diventata un caso politico. - Lo spettacolo, affidato alla Pirotnica Arquatese, non è stato annullato, ma spostato a ieri notte. D motivo “tecnico” di questa scelta obbligata presa dalla nuova amministrazione Fantato nel pomeriggio di lunedì lo spiega il neo assessore Cristian Sartori (Udc). «Negli anni scorsi la commissione aveva stabilito due punti di sparo dei fuochi d’artificio: uno all’interno del parco Munari della Vangadizza, dove sono previste delle prescrizioni compresa la presenza obibigatoria di un’autobotte dei vigili del fuoco, e l’altro dietro il cimitero senza prescrizioni. La ditta incaricata dello spettacolo ci ha fatto presente che per la tipologia dei suoi mortai di lancio aveva scelto il secondo posto spostandosi, però, di una ventina di metri perché dall’interno di un campo di barbabietole non era possibile installare le attrezzature: La stessa ditta ci ha detto che le condizioni di sicurezza erano garantite». Con Io spostamento si è andati piuttosto vicini alla guardiola d’ingresso della parte nuova del cimitero. «Nel pomeriggio - continua Sartori - verso le 17 sono arrivati i carabinieri per dirci che il posto scelto non è era esattamente quello stabilito dalla commissione: a quel punto non avevamo più la possibilità di contattare i vigili del fuoco per l’autobotte e tornare al parco Munari. Al momento abbiamo pensato di annullare tutto, poi sono stati trovati i fondi per un nuovo spettacolo in piazza, così è stato lasciato fermo il luna park per un altro giorno e si. è spostato lo spettacolo pirotecnico al parco come negli scorsi anni rispettando le prescrizioni: non so dire se in precedenza ci sia sempre stata l’autobotte .prevista». Sartori ha il sospetto che da parte di qualche amministratore della passata giunta Meneghin sia arrivata l’imbeccata giusta ai carabinieri. «Non hanno fatto un dispetto a noi, ma ai badiési». Va giù più secco l’altro assessore che segue le manifestazioni ferragostane Marco Faggion (Lega nord). «Mi sembra sia tutto chiaro: si è voluto usare politicamente lo spettacolo per fare un dispetto a chi è in giunta da poche settimane, e ciò da parte di persone che non so se negli scorsi anni siano state così rispettose delle regole come vogliono far’credere. I carabinieri ci hanno avvisati con grande spirito di collaborazione e alla fine ce l’abbiamo fatta a non perdere i fuochi. Posso solo dire che la ditta che lo scorso anno ha fatto i fuochi (Fireworks di Parente, ndr) deve avere dal Comune ancora seimila euro e non ci sono impegni di spesa a copertura: che dire di chi ci ha preceduti?».

BADIA POLESINE - Problemi di sicurezza, fuochi d’artificio rimandati di un giorno

Lo spettacolo pirotecnico era atteso lunedì sera. Il sindaco: «Solo posticipato, anche se i problemi di bilancio sono gravi»

Problemi di sicurezza, fuochi d’artificio rimandati di un giorno

Tratto dal Corriere del Veneto del 19/08/2009

fuochi aritificio badia polesine 150x150 BADIA POLESINE   Problemi di sicurezza, fuochi dartificio rimandati di un giorno BADIA POLESINE - Tutti col naso all’msù. Un bellissimo cielo stellato ma niente di più. Nessun fuoco d’artificio, lunedì sera. I badiesi si attendevano ben altro nella serata di chiusura della fiera tradiaonale estiva che da piazza Vittorio Emanuele si estende fino al cimitero comunale occupando con bancherelle e giostre il centro storico di Badia. Cittadini delusi per la mancanza dei caratteristici giochi di luce, dei botti e dell’immancabile finale da restare a bocca aperta. Per questo l’annuale rassegna paesana di spettacoli e mostre in centro storico si è tinta di un piccolo mistero e qualche «letterina». Fino a serata inoltrata ogni ospite della piazza-era convinto di potersi spostare nel parco della Vangadizza, sede storica dello spettacolo. Appena la voce sulla cancellazione si è sparsa, una lunga coda di persone ha fatto ritomo a casa. «I fuochi sono stati spostati al giorno successivo (ieri sera si sono svolti regolarmente, ndr) - chiosa l’assessore alla Cultura, Cristian Sartori - Uno spostamento causato da problemi tecnici legati alla sicurezza. Ci sono diversi punti di sparo disponibili. Alcuni più delicati di altri per cui è necessaria la presenza di un autobotte dei vigili del fuoco, da avvisare in tempo utile. In seguito al cambio repentino del punto di sparo non siamo riusciti ad organizzare con i pompieri e la serata pirotecnica è slittata al giorno successivo». Una spiegazione semplice che potrebbe non bastare per calmierare gli animi di chi è arrivato guidando da mori città per assistere allo show. Qualcun’altro già prodigava qualche supposizione. I sospetti erano che lo spettacolo fosse saltato per la mancanza di soldi dovuta al bilancio in rosso del Comune. «Assolutamente no - continua Sartori -1 fuochi d’artifido, come tutti gli spettacoli e le mostre sono state finanziati dagli esercenti e dai commerdanti di Badia, che hanno voluto offrire il proprio supporto alla nostra rassegna annuale». Un sospetto che, tuttavia, appare legittimo. Nessuno ormai è all’oscuro della situazione poco rosea dei conti pubblio. E la lettera che il sindaco Gastone Fantato ha dédso di spedire nelle case dei suoi condttadini serve a puntualizzarlo. Una comunicazione diretta e dedsa che chiarifica ad ogni badiese lo stato delle finanze inuiudpali. E che, divisa in due, snocdola i dati del bilando e la situazione organizzativa dei vari uffid pubblio. Emerge un passivo da i io mila euro già accertato che, secondo le previsioni, si gonfierà fino a 330 mila entro fine anno. Sono dure stoccate all’amministrazione precedente, dell’ex sindaco Paolo Meneghin, colpevole, secondo Fantato, di aver investito attraverso pratiche sbagliate di «finanza creativa» sulla rinegoziazione dei mutui numeri grossi e abbastanza preoccupanti: la rata annuale si aggira sui due milioni di euro.

martedì 18 agosto 2009

BADIA POLESINE - Adigetto, presto ci sarà la riqualificazione

II concorso promosso dal Consorzio di bonifica è stato vinto da Luigi Paparella

Prevista la realizzazione di un circuito ciclopedonale e la sistemazione delle passerelle

Tratto dalla Voce di Rovigo di Davide Sarzi

adigetto-badia-polesineBadia Polesine - Avrà il prestigioso palcoscenico dell'Abbazia della Vangadizza la presentazione del progetto vincitore del concorso di idee promosso dal Consorzio di bonifica Adige-Canalbianco per la riqualificazione architettonica e paesaggistica del tratto di Adigetto che interessa il centro storico di Badia Polesine. Con una lettera inviata il 30 luglio scorso al sindaco Gastone Fantato, il direttore generale del Consorzio, Carlo Piombo, ha comunicato al primo cittadino che la giunta consorziale, con delibera del 18 luglio, ha disposto di prendere atto dell'operato della commissione di gara che ha valutato le opere in concorso e di fare propria la graduatoria determinata dai commissari rendendola impegnativa per l'Ente. Vincitore del concorso è risultato essere lo studio dell'architetto rodigino Luigi Paparella con l'attribuzione di 92 punti e un premiò di 8.000 euro. Secondo e terzo classificato, rispettivamente con 88 ed 86 punti, sono stati gli architetti Gianfranco Franchi di Pistola e Paolo Miotto di Vigonza (Pd). Il concorso di idee, bandito dall'ente consorziale nell'aprile Scorso, riguarda la riqualificazione del tratto iniziale del canale Adigetto compreso fra il ponte in cui si incrociano via Bòva cecchino e Riviera Balzan ;(Sr88) e quello su cui corre la Strada provinciale i (via Martiri di Villamarzana) per un'estensione di 1795 metri. Le proposte progettuali (i cui costì di realizzazione dovevano rimanere contenuti entro 3.500.000 euro) dovevano soddisfare precisi obiettivi di carattere generale: la sicurezza idraulica del canale e quella dei mezzi in transito lungo le vie di comunicazione lambite dal corso d'acqua, la permanenza sia dell'attuale portata (30 metri cubi/sec) che della sezione esistente, la salvaguardia della falda attuale e delle derivazioni "Santa Rosa" e "FrancaviUa", la continuità del deflusso delle acque anche in fase esecutiva dei lavori, il divieto di fombinare il corso d'acqua, la garanzia di una facile manutenzione del canale e l'utilizzo di tecniche di ingegnerìa naturalistica. j!»JelIa vajùl^gaaonési è tenuto eontp'inparticolar modo dell'originalità e dell'integrazione con il tessuto storico, sociale e paesaggistico, la capacità di valorizzazione degli spazi verdi lungo il cariale Adigetto, la funzionalità e la rispondenza dei materiali scelti e delle tecniche di esecuzione oltre naturalmente ai costi di realizzazione e manutenzione. Ora il progetto vincitore dell'architetto Paparella, acquisito in proprietà dal consorzio, potrebbe essere posto a base di gara per un concorso di realizzazione dell' "idea" presentata, fermo restando che l'amministrazione può decidere di non realizzare il progetto, di realizzarlo solo in parte o di apportare le modifiche o le varianti che riterrà opportune. Intanto gli elaborati prodotti dagli li concorrenti saranno pubblicati nel córso di una mostra pubblica ctie siterrà a Badia Polesine» presso; l'Abbazia

BADIA POLESINE - E’ polemica sulla fiera: «E’ stata un fiasco»

BADIA LA PROTESTA DEI COMMERCIANTI DI VIA DON MINZONI E VIA ROMA

Tratto dal Resto del Carlino di Rovigo di Giovanni Saretto

bartriesteE’ POLEMICA sul 63° Ferragosto badiese. Il titolare del Bar Trieste è Renato Guerrato che da ben 25 anni gestisce in pieno centro a Badia Polesine uno dei bar storici del luogo, con tono deciso non risparmia critiche a nessuno in merito all’organizzazione del 63° Ferragosto badiese. «Questa Fiera — esordisce — Guerrato — così come è stata organizzata quest’anno, per il mio esercizio è stata un fiasco totale, non è stato creato assolutamente nulla per tutte le attività che sono lungo via don Minzoni e via Roma. Voglio fare l’esempio del mercatino che di solito si svolge sul rialzato di piazza Marconi: bene anche quello è stato spostato per collocarlo altrove , penalizzandoci così ulteriormente». Il titolare del bar Trieste ribadisce «la Giunta ha dato mandato organizzativo, affidandosi a 4-5 persone che non so se definire egoiste o incompetenti, che hanno pensato solo a se stesse. Ma sono stati chiesti contributi per la manifestazioni anche su queste vie, rimaste isolate dagli eventi fieristici». Il titolare del bar spiega che si sarebbero potute collocare le giostre all’interno dello stadio di via Roma; che gli eventi si potrebbero svolgere in piazza Marconi e in piazza Vittorio, beneficiandone così tutti gli esercizi pubblici badiesi. Guerrato ricorda con un pò di nostalgia gli anni migliori della Fiera badiese, «quelli tra l’85 e i primi del ‘90 sono stati davvero irripetibili».