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UDC Badia Polesine - Unione dei democratici cristiani e di centro

UDC Badia Polesine - Unione dei democratici cristiani e di centro
Sosteniamo la causa di chi finalmente mette in campo esplicitamente i valori cristiani in Polesine.Sosteniamo la causa di chi finalmente mette in campo esplicitamente i valori cristiani in Polesine. Attorno alla recente esperienza dell’Udc a Badia Polesine si sono venute a creare relazioni ed amicizie che hanno portato alla formazione di un’affiatata squadra di persone provenienti dalle più diverse realtà professionali, di volontariato e di imnpegno civico. Persone che fanno riferimento alla tradizione di centro moderato ed alla dottrina sociale della chiesa. Proprio con questa squadra l’Udc vuole impegnarsi a Badia Polesine, mettendo in campo le nostre capacità ed energie. L’obiettivo di fondo è quello di interagire con le realtà locali, continuando la battaglia contro il degrado e la cattiva gestione. L’Udc si pone in ascolto delle problematiche di chi vive la città e si propone di avviare un dialogo con i moderati, favorendone la loro partecipazione attiva alla vita del terriorio, trasformando la sezione Udc in laboratorio di idee e proposte sulla scia di un programma che esca dagli schemi visti finora, ripensando al governo cittadino poichè, così com’è, fa acqua da molte parti.

Notizie varie

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Il blog di Iles Braghetto

domenica 23 agosto 2009

BADIA POLESINE - Torna l’anno prossimo la mostra del mercato

Sartori: «Sarà pronta per Ferragosto» . Era stata cancellata nel 2007

Tratto dal Gazzettino di Rovigo del 23/08/2009 di Paolo Aguzzoni

sartori-fotoLa Mostra Mercato del Ferragosto badiese è sempre stato uno dei momenti caratterizzanti della Fiera di Badia Polesine. Un momento di crisi lo aveva avuto a metà degli anni ’70 quando venne sospesa per un anno: poi riprese con momenti di grande successo sin quando è stata ospitata all'interno della scuole elementari di piazza Marconi. L'ultima edizione è stata quella del 2006, la numero 59, quando venne denominata infelicemente «Mostra espositiva» perchè era ormai evidente la sua decadenza. Nel corso del 2007 e 2008 la rassegna è stata cancellata dal Ferragosto badiese per scelta della giunta guidata dal sindaco Paolo Meneghin e dall'assessore di riferimento Marcello Ferreri. Quest'anno è tornata anche se nessuno l'ha chiamata mostra mercato perchè con soli nove operatori presenti non si può parlare di rassegna vera e propria, ma solo un «embrione» come l'ha definita la presidentessa della Pro Loco Nicoletta Avanzo. Per l'assessore Cristian Sartori (Udc) nel 2010 si potrà fare molto meglio: «Proveremo a rimetterla in piedi pur sapendo che nel periodo ferragostano molte aziende sono chiuse e non è facile allestire qualcosa di importante. Quest'anno abbiamo avuto poco tempo a disposizione: posso anche dire che si è fatto il possibile per fare trovare espositori ma le risposte sono state negative. Quindi ringraziamo quanti hanno, pur tra mille difficoltà, accolto il nostro invito».
Una breve cronistoria degli ultimi dieci anni di Mostra mercato: nel 1999 e 2000 l'incarico fu affidato a Venerino Arduini, che non chiese compensi, e fu organizzata alle elementari di piazza Marconi. Nel 2001 l'incarico, stavolta oneroso, venne dato alla Solune di Renato Maghini che spostò il luna park in piazzale Carlo Alberto Dalla Chiesa e la mostra mercato in piazza Marconi lasciata libera dalle giostre. Nel 2002 la Mostra mercato venne portata in via don Minzoni perchè l'esperimento del luna park spostato dal sua solita sede non dette i frutti sperati (protestò anche la parrocchia per la vicinanza al cimitero delle giostre): l'incarico di gestire la rassegna fu dato a Renato Maghin per 1.500 più Iva. Nel 2002 molte le proteste soprattutto dei portatori di handicap che trovarono precluso il transito sotto i portici di via don Minzoni. Dal 2003 al 2006 la mostra mercato, sempre organizzata da Maghini con compensi crescenti sino a tremila euro più Iva, fu allestita in piazzale Carlo Alberto Dalla Chiesa e il luna park in piazza Marconi.

BADIA POLESINE - Il luna park in via Migliorini fa protestare qualche giostraio

Tratto dal Resto del Carlino di Rovigo del 23/08/2009 di Giovanni Saretto

lunapark-badia-polesineUNA delle novità più rilevanti della 63ª edizione del Ferragosto Badiese, è stata senza dubbio la nuova collocazione del luna park. Le giostre infatti sono state sposate dalla tradizionale sede di piazza Marconi al parcheggio di piazzale Dalla Chiesa in via Migliorini, cosa però che ha fatto ‘rumoreggiare’ e non poco. L’amministrazione comunale, per bocca dell’assessore Sartori, fa sapere che l’Ufficio Tecnico del Comune ha valutato attentamente i pericoli di danneggiamento a carico del nuovissimo lastricato di piazza Marconi qualora vi fosserostate poste le giostre e le attrazioni degli spettacoli viaggianti, optando per lo spostamento delle stesse nella nuova collocazione, dando comunque la disponibilità ai giostrai di valutare eventuali soluzioni diverse per il prossimo anno. Sui problemi sollevati dagli stessi giostrai in merito al pericolo creato dal traffico sulle vie di accesso alle giostre l’assessore Faggion informa che di concerto con i vigili urbani e con gli uffici comunali di competenza si era anche cercato di predisporre un piano per il traffico, cosa che poi non è andata in porto. Da sottolineare, comunque, che già un tentativo di spostare il parco divertimenti aveva creato una vera e propria levata di scudi con la minaccia di non portare più nessuna giostra a Badia Polesine. Quest’anno, invece, gli stessi giostrai hanno da più parti lamentato soprattutto la necessità di creare un opportuno cordone di bancarelle per invitare il pubblico, proveniente dal centro storico, a recarsi nell’area del luna park in via Migliorini. Concludendo l’analisi sull’andamento del 63° Ferragosto, ringraziando per la vigilanza volontaria prestata dai carabinieri in congedo, e Mauro Sandalo coordinatore tecnico con gli operai del Comune, viene proposta l’idea di costituire un Comitato Fiera, magari coinvolgendo anche le realtà frazionali con un lavoro di squadra con la Pro Loco e gli operatori economici come è avvenuto quest’anno, senza dimenticare il contributo determinante dei numerosi sponsor intervenuti.

sabato 22 agosto 2009

BADIA POLESINE - «La mostra mercato verrà migliorata»

BADIA GLI ORGANIZZATORI FANNO IL PUNTO TRA MOLTE LUCI E QUALCHE OMBRA
«La mostra mercato verrà migliorata»

Tratto dal Resto del Carlino di Rovigo del 22/08/2009 di Giovanni Saretto

fuochi-artifico-badia-polesinePER ANNI il fiore all’occhiello del Ferragosto Badiese è stata la mostra mercato, un importante evento espositivo che nasce già negli anni ’50 come Mostra Mercato dell’Agricoltura e dell’Artigianato, assumendo nel tempo grande prestigio. Successivamente in epoche più recenti dopo anni di alti e bassi, la mostra era stata sospesa per due edizioni del Ferragosto. Quest’anno la nuova amministrazione con Pro Loco e Aoeb ha pensato di riproporla e per la 61° volta. «Quest’anno è stata una prova — spiega l’assessore Sartori — per vedere se c’è la possibilità di riorganizzarla al meglio. Le problematiche emerse hanno dimostrato che lo spazio di piazza Marconi è idoneo, ma nel breve non siamo riusciti a fare i più, e quindi a trovare più espositori». «Magari per il futuro ritorneremo allo stand chiuso», osserva invece l’assessore Faggion. Da ricordare che la mostra mercato era ospitata anche all’interno delle elementari del centro. «Quella di quest’anno — sostiene Avanzo, presidente Pro Loco — è stata una mostra embrionale anche per verificare sul campo se c’è ancora interesse per farla». Gianfranco Miozzo dell’Associazione Operatori Economici, spiega invece come siano state fatte «centinaia di telefonate per avere venditori ed espositori, che però avevano già preso altri impegni».

BADIA POLESINE - Valle della Buora, a settembre ci sarà l'inaugurazione dei lavori

BADIA POLESINE Valle della Buora, a settembre ci sarà l'inaugurazione dei lavori

Tratto dalla Voce di Rovigo del 22/08/2009 di Davide Sarzi

gorghiBadia Polesine - Verranno inaugurati a settembre i lavori all'oasi Buora di Salvaterra. Nell' anno 2006, l'acquisizione da parte del Consorzio di Bonifica Polesine Adige Canalbianco di una vasta area umida a ridosso del corso d'acqua canale Valdentro, in località Le Giare, nel territorio di Salvaterra, comportò, un progetto per la realizza2ione di due casse di colmata con finalità irrigue. Il Wwf venne coinvolto nel progetto e oriente, richiedendo un' attenzione particolare per le? sponde lacustri, la realizzazione dell'impianto e la messa a dimora di piante e siepi autoctone, all'intemo di un più ampio progetto di ripristino ambientale, atto a riproporre l'area quale un'oasi a favore della fauna locale. L'area in esame, precedentemente al nuovo assetto ambientale, era formata da due ampi avvallamenti e da alcuni dossi, dell'estensione di circa dieci ettari, ed era attraversata dal Canale Valdentro. Grazie a indagini geologiche, cartografiche e al rilevamento aereo, era possibile riconoscere in essa un territorio fluviale antichissimo e in fase terminale, nonché uno degli ultimi di tal genere ancora presenti nell'intera provincia di Rovigo. i. f. . Nel novembre 2002, a seguito di lavori fondiari effettuati senza l'obbligatorio consenso ministeriale che comportavano il livellamento dell'area valliva e il taglio di tutte le piante esistenti, la Valle della Buora concludeva rapidamente e definitivamente la sua storia secolare e il suo terreno veniva acquistato dal Consorzio di Bonifica, nella prospettiva di creare una cassa di espansione del Canale Valdentro a fini idraulici. Sino al 2002, quell'area umida dalla forma allungata e cuspidata (nota locai- ó mente anche come Val de Broco), grazie ali' impossibilità di praticarvi qualsiasi coltivazione agraria, era ritenuta un luogo insalubre ma comunque idoneo ali' attività venatoria o alla pesca, attività che, nelle epoche in cui vigevano una maggiore indigenza e modelli alimentari ancora di stampo ottocentesco, avevano maggior motivo ad essere praticate. Rappresentava tuttavia, quell'area umida, anche l'ultimo esempio di terreno alluvionale dell' intero territorio di Badia Polesine, un ambiente dalle tipologie uniche, sempre più raro nella Comunità europea a causa delle moderne trasformazioni del paesaggio agràrio. Un altro aspetto collegato alla fruizione della Valle era la sua elevata valenza paesaggistica, grazie alla ricchezza di specie óanimali. presenti e alla, singolarità del paesaggio, ricco invece di vegetazione, acqua e sentieri ombreggiati e Silenziosi; un luogo doVe il- tempo sembrava essersi fermato al diciannovesimo secolo. La presenza di paleoalvei e dossi, della toponomastica di evidente riferimento fluviale (via Po Alto) e i percorsi tortuosi delle carreggiabili nell' area in esame, indirizzavano a identificare la Valle quale un luogo dalle caratteristiche peculiari dell' antico Polesine, ovvero una terra paludosa (dal Latino Palus), ma anche, purtroppo, un terreno che avrebbe dovuto confrontarsi, suo .'malgrado, con una cultura che l'associava ali' inutilità agro-commerciale anziché alle ricchezze della biodiversità. "L'intervento Adottato dal Consorzio di Bonifica Polesine Adige Canalbianco - fa sapere il. Wwf - seppur sopraggiunto all'eliminazione di un'area umida originaria. si colloca perciò in un contesto estremamente positivo poiché tende a riproporre un luogo privilegiato ó pennumerosi di quei taxa faunistici e vegetali che vedono sempre più ridotto il loro habitat". Ammonterebbero a una trentina, almeno, le specie omitiche allontanatesi dalla provincia di Rovigo, nel secolo scorso, a causa dell' alterazione ambientale (ma anche della persecuzione diretta e dei pesticidi in agricoltura), che ha visto, come uno dei primi effetti, la desertificazione e deidrificazione (eliminazione degli specchi d'acqua e dei fossati campestri) delle rigogliose campagne polesahe. Non è noto quando si formò la Va11p rfplla Rnnra ma o certo invece che, sulle zone dossive di quelle terre, vi fossero alcuni insediamenti d'epoca romana imperiale, tra i più antichi del territorio di Badia Polesine, come appunto i numerosi reperti conservati nel locale Museo Civico Baruffaldi' e la documentazione bibliografica lasciano a testimonianza . Recentemente, inoltre, a seguito dei lavori per la costruzione dell'Autostrada 31 Valdastico sud che transita in località le Giare, il Dipartimento di Archeologia dell'Università di Padova ha effettuato una serie di scavi in un sepolcreto, riportando alla luce le tipiche tombe a cappuccina.

FICAROLO - C’è bisogno di un centro unito

C'è bisogno di un centro unito

Lettera di Giuseppe Pietroni al Gazzettino di Rovigo del 22/08/2009

mail-2C'è sempre bisogno di un quadro politico diverso, maggiormente stabile e democratico come in effetti lo era prima. Un centro forte e unito, quello di un tempo, quelle origini, non tante vane iniziative con formazioni più o meno credibili e durature. Ritengo che sia la destra che la sinistra ne verrebbero rigenerate, in effetti tra le altre cose è rilevabile come dallo sfaldamento del centro, oltre a un vuoto politico, settori e sezioni del centro italiano hanno inflazionato destra e sinistra a loro volta in difficoltà anche per eventi intemazionali. Vuoto del centro politico: crisi del ceto medio che non ha punti d'appoggio e non è più ben rappresentato pur essendo fondamentale, quindi più povertà. È vero che influiscono situazioni europee e mondiali, qui ci sono modelli di sviluppo da rivedere in senso filosofìco,. teorico e futurista, ma a livello nazionale è così, per l'Italia è così. Ritengo che l'Udc e altri elementi politici, sia sulla strada giusta per costruire ciò che dopo gli anni 90 appare davvero un'impresa. Può riuscire pure nella nostra provincia dove spesso accadono cose "d'anteprima...".

venerdì 21 agosto 2009

BADIA POLESINE - «Un Ferragosto di grande successo»

GLI ORGANIZZATORI FANNO IL PUNTO SULLA RIUSCITA DELLA MANIFESTAZIONE

Tratto dal Resto del Carlino di Rovigo del 21/08/2009 di Giovanni Saretto

organizzatori ferragosto badiese 2 300x210 BADIA POLESINE   «Un Ferragosto di grande successo»A FARI ancora caldi, gli organizzatori del 63° Ferragosto Badiese tracciano un primo bilancio sull’esito, in particolare per quanto riguarda gli spettacoli di piazza poposti al pubblico nei dieci giorni di Fiera. L’assessore Sartori è soddisfatto: «Abbiamo favorito spettacoli di un certo livello, puntando molto sulla musica, ritenendo che altre tipologie di spettacolo, teatro, cabaret, fossero meno adatti per essere proposti all’aperto». L’assessore Faggion, invece, che ha collaborato strettamente con ilcollega di Giunta nell’organizzazione della sagra, ricorda come la piazza sia stata trasformata «in un grande salotto all’aperto». Sartori, in merito alla nuova collocazione del palco sul rialzato di piazza Grani, ricorda che la scelta è stata fatta dal sindaco e che l’aspetto positivo della nuova collocazione è l’apertura dello spazio antistante il Comune e di fronte ai bar, che così hanno potuto lavorare meglio. L’aspetto da valutare resta quello tecnico legato alla qualità del suono di ritorno. Molto positivo anche il commento di Nicoletta Avanzo presidente della Pro Loco: «Per la disposizione del palco, e per il rimbombo che si percepiva bisognerà trovare una soluzione ú osserva ú. In merito agli spettacoli, per l’anno prossimo proporrei anche il cabaret, come mi è anche stato chiesto da più parti. Per il resto abbiamo avuto il pienone tutte le sere. Non è mai capitato che un assessore salito sul palco fosse tanto applaudito, tutto ciò grazie anche alla fattiva collaborazione dell’Amministrazione Comunale con la Pro Loco e l’Aoeb. Con grande fatica ma congrande soddisfazione siamo arrivati alla fine». Commenti positivi anche da Gianfranco Miozzo in rappresentanza degli Operatori Economici: «II Ferragosto badiese è stato la degna continuazione degli spettacoli organizzati già dal luglio scorso ú conclude ú. Si cercherà di migliorare ancora la visibilità degli spettacoli in tutta la piazza». In chioda Sartori, che sùttolinea la partecipazione delle realtà produttive del territorio, fa capire che la tanto discussa disposizione del palco spettacoli, per l’anno prossimo sarà oggetto di ulteriore verifica, e che quindi vi potranno essère ulteriori novità.

BADIA POLESINE - “Ferragosto, meglio di così non si poteva»

BADIA POLESINE Il bilancio degli organizzatori che sottolineano il poco tempo tempo avuto a diposizione.

In vista vari correttìvi

Tratto dal Gazzettino di Rovigo del 21/08/2009 di Paolo Aguzzoni

organizzatori ferragosto badiese 300x144 BADIA POLESINE   Ferragosto, meglio di così non si poteva» Gli organizzatori del Ferragosto Badiese 2009: Comune, Pro Loco, Associazione Operatori economici badiesi concordano su tré concetti: «Nonostante il poco tempo a disposizione, visto che la nuova giunta comunale si è insediata a giugno, tutto è andato bene: piazza sempre piena di gente per gli spettacoli, l’embrione di Mostra Mercato ha dimostrato che la rassegna BUÒ tornare, per il Luna park in Piazzale Dalla Chiesa ci potrà essere un ripensamento e quindi farlo tornare in piazza Marconi, la squadra funzionato. In pratica si tratta di un cantiere aperto attorno al quale si potrà lavorare già dai prossimi mesi e quindi con più tempo davanti senza le contingenze del2009». Gli assessori Marco Faggibn (Lega Nord) e Cristian Sartori (Udc) assieme alla presidente della Pro Loco Nicoletta Avanzo e a Gianfranco Miozzo dell’Aoeb hanno tracciato il bilancio del Ferragosto 2009 che è durato un giorno in più a causa della nota vicenda dei fuochi d’arificio saltati lunedì 17 agosto perché previsti in un’area diversa, anche se poco distante, da quella stabilita dalla commissione, e spostati a martedì. Va detto subito che il peso economico del Ferragosto Badiese 2009 è stato affidato alle sponsorizzazioni compreso lo spettacolo pirotecnico che gli scorsi anni veniva pagato dal Comune. Quest’anno il palco per gli spettacoli è stato spostato in piazza Martiri della Libertà: sempre in centro, ma non più a ridosso del municipio. Secondo gli organizzatori gli spettacoli musicali sono stati accolti bene anche se per il prossimo anno si potrà tornare a dedicare una serata al cabaret. Sulla posizione del palco ci sono prò e contro: la piazzarne ha guadagnato in quando a disposizione, ma ci sono stati problemi di acustica e solo i due bar del <- centro ne hanno avuto vantaggi diretti, risultando gli altri piuttostodefilati. «Sono amareggiata - spiega Nicoletta Avanzo - per lo spostamento dello spettacolo pirotecnico: si è rischiato di rovinare un ottimo Ferragosto, per quanto mi compete mi scuso per il disguido. Ringrazio il direttivo dimostratesi operativo per tutta la Fiera e segnalo il successo dell’anguriata da noi Organizzata in piazza Vangadizza la sera di Ferragosto». «A nome della giunta - aggiunge Sartori - ringrazio quanti hanno collaborato dal personale esterno del Comune guidato da Mauro Sandalo, alla Protezionecivile dell’Associazione Carabinieri presente tutte le sere e che premieremo con un contributo, aglisponsor (striscioni, tabellone elettronico, écc.) a tutta la squadra che nei prossimi anni vedremo di allargare». Grandi riscontri non sono arrivati dallo stand gastronomico ospitato in piazza Marconi. «Forse - spiega Faggion - converrà pensare a soluzioni locali magari coinvolgendo chi organizza le nostre feste paesane. Nel 2010 metteremo in piedi un comitato organizzatore del Ferragosto Badiese». Soddisfatto anche Miozzo che con l’Aoeb è da luglio che anima il centro di Badia Polesine e ora può dire che tutto è andato bene.

BADIA POLESINE - Caldo record: due morti e allarme nelle città

Due uomini di BADIA POLESINE perdono la vita per arresto cardiocircolatorio, tré anziani si sentono male per la strada e vengono soccorsi

A Venezia livello di allerta 3, temperature notturne al top nella Bassa padovana, ospedali presi d’assalto

Tratto da Il Gazzettino Ed. Nazionale del 21/08/2009

afa 300x214 BADIA POLESINE   Caldo record: due morti e allarme nelle città Due morti in poche ore a BADIA POLESINE, in provincia di Rovigo, e sotto accusa c’è il ealdo insopportabile che sta attanagliando il Veneto con temperature vicine ai 38 gradi. A perdere la vita, entrambi per arresto cardiocircolatorio, sono stati Riccardo Callegari, 37 anni e il pensionato Natalino Faccioli di 78 anni. Il primo è stato trovato morto a casa sua, ieri mattina, dalla fidanzata; il secóndo si è sentito male davanti alla farmacia del paese dopo essere stato dal medico. Non da tregua l’afa, soprattutto nelle città del Nord, con il termometro che è salito oltre i 35 gradi. La Protezione civile mette in guardia dai rischi per la salute. Sono 7 i caú poluoghi (sui 30 presi in esame) ad essere segnati in rosso nel bollettino, tra cui Venezia, dove si preannuncia il livello di allerta “3″, il più alto, che, indica «rischi per soggetti vulnerabili dovuti al prolungarsi delle alte temperature per due o tré giorni» Questa ondata di caldo africano che da giorni avvolge la regione dovrebbe durare fino a sabato, quando, a cominciare dalle Dolomiti, piogge e temporali potrebbero abbassa-, rè le temperature. Durante la settimana, tuttavia, la colonnina di mercurio ha evidenziato in molte località valori superiori a quelli misurati dal ‘93. In alta quota a 3256 metri, vicino all’arrivo della funivia della Marmolada, negli ultimi 25 giorni le temperature minime sono scese sotto zero soltanto tre volte (il 3,4 e 14 agosto), è addirittura, la notte scorsa, si è registrato un + 5,3°. Anche all’ombra dei colli Euganei si muore dal caldo. Soprattutto la notte. La Bassa risulta infatti essere da qualche giorno ormai la zona più calda dell’intera provincia padovana durante il giorno e addirittura la più bollente della regione per quanto riguarda le temperature notturne. Non si salvano neanche i comuni immersi nelle pieghe verdeggianti dei colli. A Teolo i termometri hanno presentato un’escalation da domenica in poi, con punte di 33,34 e 35,3 gradi. «Il dato - spiega Stefano Veronese, meteorologo del centro Arpav di Teolo - è dovuto alla conformazione della provincia di Padova. Le zone più a nord del capoluogo sono molto vicine alla fascia pedemontana e montana, quindi risultano spesso più fresche grazie alle correnti che scendono da nord. La Bassa è invece assimilabile al Polesine, che notoriamente è molto caldo come zona nell’ambito della pianura padana, proprio perché risente meno di eventuali brezze montane». A Padova, comunque, l’ozono ha superato ieri i 220 microgrammi, e già mercoledì aveva varcato il limite di attenzione dei 180 micorgrammi per metrocubo d’aria. Legambiente avverte, «la qualità dell’aria resterà stazionaria su livelli scadenti almeno fino a venerdì». La situazione, ovviamente, ha messo in allerta tutti gli ospedali della regione. Ieri, fin in dalle prime ore del mattino, al pronto soccorso del nosocomio di Rovigo si sono presentati a decine lamentando problemi respiratori, cardiocirco- latori e generale spossatezza dovuta all’eccesso di calore. A rischio soprattutto cardiopatici e ipertesi, che avvertono chiari sintomi di debilitazione e mancamento. La conferma arriva anche dai casi di ricovero che iniziano ad aumentare. Almeno tré gli anziani che si sono sentiti male per strada e soccorsi d’urgenza dall’ambulanza. Anche a Mestre gli anziani optano per l’ospedale, ma molti di loro pare preferiscano il grande centro commerciale Auchan (per altro a poche centinaia di metri dal nosocomio). All’Ulss 12 hanno contato, nella settimana dal 13 al 19 agosto, 1.215 persone che si sono presentate al Pronto soccorso per una visita contro le 1.161 della settimana 13-19 luglio. Quindi 54 persone in più tra luglio e agosto, non molto. I ricoveri, invece, sono stati meno, 184 in agosto e 197 in luglio. Ma si tratta di ricoveri più lunghi in agosto perché ci sono più famiglie in ferie e dunque più anziani che restano soli in città. Questo spiega la “sofferenza” dei reparti di Medicina, Geriatria e Lungodegenza più che del Pronto soccorso. In ogni caso, per oggi e domani, è annunciato il livello 3 e cioè il massimo grado di allerta per quanto riguarda tè ondate di calore. Dunque, non resta che tapparsi in casa se si ha l’aria condizionata. L’alternativa sono i centri commerciali, mai cóme in questo periodo presi d’assalto da pensionati e badanti intente a spingere carrozzine. In fin dei conti non costano nulla e sono più divertenti di un centro anziani.

giovedì 20 agosto 2009

BADIA POLESINE - La società di calcio minaccia di traslocare

Il Comune sta discutendo con i due club (anche rugby) il pagamento delle manutenzione degli impianti sportivi

Tratto dal Gazzettino di Rovigo del 20/08/2009 di Paolo Aguzzoni

calcioPer la manutenzione ordinaria di parchi e giardini, il periodo estivo per le amministrazioni comunali non passa mai visto gli oneri che comporta. Non ci sono solo parchi e giardini ma anche le aree sportive e allora con i costi si va ancora più su. Vediamo un paio di impegni di spesa su questi settori per il comune di Badia Polesine a cui aggiungeremo un altro onere di carattere «sportivo».
Per i mesi di luglio e agosto il Comune ha previsto di spendere, per la muntenzione delle aree verdi, 14.500 euro Iva compresa: il 15 luglio l'Azienda Agricola Daniele Padovani di Badia Polesine ha presentato il preventivo che è stato approvato il successivo 23 luglio; nel lavoro è compresa la raccolta e il trasporto del materiale di risulta. Lo stesso 23 luglio è stata liquidata la fattura della ditta Flavio Rigoni di Maserà (PD) per il servizio di manutenzione delle aree sportive e pertinenze esterne per il calcio e il rugby. Il 24 aprile scorso il Commissario prefettizio Vitetti aveva approvato il preventivo della Flavio Rigoni per la manutenzione delle citate aree sportive «mediante sfalcio, ferilizzazione, diserbo selettivo degli infestanti, nonchè l'arieggiatura superficiale e di media profondità» per il periodo da aprile a giugno: spesa prevista quattro mila euro al mese più Iva 20% per un totale di 14.400 euro Iva compresa per tre mesi. Il Comune sta discutendo con le società di calcio e rugby l'attuazione delle convenzioni che regolano i rapporti fra le parti e pare assodato che gli oneri per la manutenzione dei campi passi alle due citate società sportive come le stesse convenzioni prevedevano. Questo aspetto economico non era mai stato comunque applicato. Quindi ci sarà da discutere e dopo il ritorno del Badia calcio dal ritiro in Val di Sole, verrà promosso un altro incontro: pare che durante il primo atto la società di calcio, di fronte alla spesa per la manutenzione dei campi, abbia minacciato di andare a giocare su un campo esterno. Altro onere legato al mondo dello sport riguarda la struttura per il «Terzo tempo» del rugby che la società della palla ovale ha realizzato in proprio visto che nel progetto degli impianti sportivi di via Martiri di Villamarzana non era stata inserita nonostante tutti sapessero della sua indispendabilità.
Il 4 agosto scorso alla Ss Rugby Badia è stato deliberato un contributo di 35 mila euro per il pagamento della seconda rata del mutuo accesso per la strutture del «Terzo tempo»: in pratica il Comune rimborserà tutte le rate del mutuo.

BADIA POLESINE - Ferragosto, si pensa un ente per la fiera

Il bilancio della kermesse. Faggion punta al ritorno delle giostre in piazza Marconi

Sartori vede il bicchiere mezzo pieno: "Non tutto M funzionato, ma miglioreremo"

Tratto dalla Voce di Rovigo del 20/08/2009

sartori-fotoBADIA POLESINE - Non ha di certo annoiato, almeno dal punto di vista delle reazioni e delle sorprese il 63esimo Ferragósto Badiese che, dopo le polemiche per il "caso" dei fuochi artificiali non in sicurezza-, si è chiuso ufficialmente l'altra sera, questa volta sì, con lo spettacolo pirotecnico che ha illuminato il cielo sopra Badia. Ieri pomeriggio in municipio gli assessori Sartori (cultura) e Faggion (commercio) assieme all'associazione Operatori economici rappresentata da Gianfranco Miozzo e alla presidènte della Pro loco Nicoletta Avanzo, hanno tirato le somme della classica kermesse di agosto. Non tutto ha funzionato, ma si può migliorare, come spiega l'assessore alla cultura Cristian Sartori: "Ci sono stati dei problemi - ammette l'espónente della giunta Fantato - non siamo riusciti ad avere, abbastanza bancarelle, mancavano degli espositori, ma ci tengo a ribadire che il tempo a nostra disposizione per preparare la manifestazione è stato effettivamente poco. Tuttavia - osserva Sartori - assieme alla Pro loco e agli Operatori economici siamo riusciti ad allestire un buon cartello di eventi; spettacoli che sono stati tutti pagati grazie alle sponsorizzazioni riscuotendo un buon successo di pubblico". Quanto alle critiche relative all'organizzazione l'assessore si mostra disponibile ad aprire già da subito un dialogo con le realtà commerciali del territorio e lancia. una proposta: "Stiamo pensando di creare un ente fiera che possa raccogliere al proprio intemo tutte le realtà profagoniste del Ferragosto, un evento - sottolinea Sartori che è di tutti i badiesi e non solo dell'amministrazione comunale". L'assessore, ringrazia coloro che hanno operato alla realizzazione del Ferragosto, come volontari del soccorso, carabinieri in congedo e tutta la squadra degli operatori del Comune che "sono andati al di là del proprio lavoro". Ai ringraziamenti si aggiunge l'assessore Marco Faggion che dice la sua sull'esito della manifestazione e parla della mostra mercato che quest'anno ha contato nove espositori, e che, a detta del giovane assessore "deve tornare ad essere al chiuso; così come è necessario che lo stand gastronomico possa essere il più autonomo possibile". Faggion si dice propenso anche al "ritomo delle giostre in piazza Marconi" e auspica "la soluzióne di alcuni problemi legati alla viabilità". Infine le note positive, la piazza per esempio: "Credo-termina Faggion - che si sia rivelata come il vero salotto della città, grazie anche alla disposizione del palco e del maxischermo". Infine parola alla Pro loco e alla presidente Nicoletta Avanzo: "II tempo è stato poco, ma abbiamo lavorato bene con l'amministrazio" ne, il vero problema è non essere riusciti ad avere una vera e propria mostra mercato, ma l'anno prossimo cercheremo di fare meglio. Ho sempre lavorato bene con le amministrazioni che si sono succedute in questi anni e così è stato anche con questa". Quanto alla vicenda dei fuochi la presidente della Pro loco si dice contenta "di essere riuscita a realizzare lo stesso lo spettacolo; per noi sarebbe stato dawero un peccato non riuscire a chiudere al meglio questa tradizionale kermesse".

BADIA POLESINE - «Non vogliamo i soldi del Comune»

Consiglieri rinunciano al ‘gettone’

Tratto dal Resto del Carlino di Rovigo del 20/08/2009

berenganmantovaniDUE GIOVANI neo consiglieri della maggioranza guidata dal sindaco Fantato hanno illustrato l’iniziativa che intendono proporre nel prossimo consiglio comunale che dovrebbe svolgersi entro fine Settembre. I due giovanissimi consiglieri Riccardo Mantovani, classe 1987 del Partito Socialista, e Manuel Berengan, classe 1984 del Partito Democratico, infatti, hanno inviato al presidente dell’assise badiese Enzo Ortolan, un documento contenente una personale espressione d’intento nella quale si dichiara di voler rinunciare in toto e per tutta la legislatura (2009-2014), alla liquidazione semestrale del rimborso spese, derivante dal gettone di presenza in consiglio comunale. Gettone che è di circa 20 euro lorde a seduta consiliare effettuata.
A tutto ciò è stato dato effetto immediato e quindi valido già dalla prossima data di liquidazione. Mantovani ha poi sottolineato che tale scelta è stata fatta anche in considerazione della situazione economica attuale: «La nostra — osserva — è un’iniziativa simbolica. L’obiettivo è di dare un messaggio all’esterno ma anche all’interno e vorremmo che la nostra proposta coinvolgesse tutti i consiglieri comunali, esclusi il sindaco, il vice e gli assessori che si sono già decurtati l’indennità. Abbiamo inoltre calcolato che per 14 consiglieri, che rinunciano al compenso, il risparmio per le casse comunali nel quinquennio sarebbe di circa 10 mila euro. Speriamo che la nostra iniziativa venga recepita. Ufficializzeremo e proporremo il tutto in un intervento nel prossimo consiglio».

mercoledì 19 agosto 2009

BADIA POLESINE - Fuochi rimandati Ora è polemica

Fuochi rimandati Ora è polemica Faggion: «Un sabotaggio indegno»

Tratto dal Resto del Carlino di Rovigo del 19/08/2009 di Giovanni Saretto

fuochi artificio badia polesine ferragosto badiese 150x150 BADIA POLESINE   Fuochi rimandati Ora è polemica GRANDE stupore e talora disapunto il numerosissimo pubblico interenuto per assistere al tradizionale spettacolo pirotecnico di fine fiera, ha appreso che i fuochi erano stati rinviati al giorno dopo, fatto che ha suscitato anche il malumore di chi, giunto da fuori, non è potuto ritornare la sera “successiva a Badia per assistere allo spettacolo. Le motivazioni del rinvio addotte dall’assessore Cristian Sartori, responsabile con il collega di giunta Marco Faggion di seguire l’organizzazione della fiera sono essenzialmente di ordine tecnico. C’è una commissione tecnica provinciale per le materie esplodenti, preposta alle verifiche necessario che viene convocata dalla Prefettura. Sartori spiega che a Badia vi sono due punti di lancio per i fuochi, uno è collocato in parco Munari, dietro l’abbazia, e l’altro che era è stato scelto e individuato per quest’anno con collocazione dietro il cimitero nuovo, l’assessore chiarisce «la ditta Maltarelló di Arquà Polesine che è incaricata di far partire i fuochi, ha però ritenuto non idonea la posizione da noi scelta, chiedendo di spostare di circa 30 metri il luogo di lancio, a questo punto però sono intervenute le forze dell’ordine che non hanno ritenuto a norma di legge il nuovo punto di lancio, che non era più il punto già previsto e individuato, a quel punto non siamo più riusciti a organizzare il punto di lancio con relativa autobotte in Parco Munari e abbiamo quindi rinviato il tutto». Sartori conclude «i fuochi sono uno spettacolo che fa parte della tradizione badiese, e nonostante le difficoltà economiche del periodo li abbiamo fortemente voluti, questa amministrazione ha dimostrato di saper rispondere in modo adeguato anche in casi di emergenza». L’assessore Faggion aggiunge «trovo una cosa indegna che persone promuovano un’azione di dispetto per ostacolare il buon esito del Ferragosto, mi ero personalmente promotore di un’azione di dialogo con gli e amministratori, da adesso il treno della Lega va dritto, con questi ho chiuso». Da più parti infatti già nel pomeriggio del rinvio si vociferava che la visita di ispezione, che ha di fatto bloccato lo spettacolo pirotecnico, sia stata innescata da persone che tra l’altro ben conoscevano dettami e regole di legge da applicare per gli spettacoli di questo genere.

BADIA POLESINE - Fuochi rimandati: si accende la polemica

La zona a lato del cimitero non è stata considerata sicura, quella indicata era dietro il camposanto

Sartori: “Siamo stati pronti”. Faggion accusa: “Carabinieri chiamati per dispetto”

Tratto dalla Voce di Rovigo del 19/08/2009 di Davide Sarzi

fuochi artifico badia polesine 150x150 BADIA POLESINE   Fuochi rimandati: si accende la polemicaBADIA POLESINE - E’ proprio il caso di dire che lo spettacolo artificiale (mancato) di lunedì sera ha acceso il finale del Ferragosto Badiese. L’annullamento Improvviso dello show pirotecnico, spostato all’ultimo momento a ieri sera, ha un po’ disorientato il pubblico giunto in città per assistere al tradizionale spettacolo dei fuochi, ma la decisione si e resa necessaria dopo che il punto di fuoco stabilito, stando a quanto si apprende, non era quello chiaramente indicato dalla commissione apposita. Ma soprattutto in considerazione della necessità, anche segnalata dai carabinieri, di spostare il sito da cui far partire i fuochi per ragioni di sicurezza. Infatti, fa sapere l’assessore alla cultura e al turismo Cristian Sartori, “la zona dietro il cimitero non era utilizzabile e per questo ci si era spostati a lato del camposanto, ma non essendo questa la zona chiaramente designata dalla commissione siamo stati costretti a optare per lo spostamento dei fuochi a stasera (ieri, ndr), questo anche perché era impossibile riuscire a spostarsi nella serata di ieri (lunedì ndr) nell’altro possibile sito destinato allo sparo dei fuochi: il parco Munari”. L’assessore sottolinea quindi la prontezza dell’amministrazione nel cercare di risolvere il problema: “Credo che abbiamo dimostrato capacità nel far fronte ad un caso di auesto tino ed essere riusciti a programmare a tempo di record un’altra serata del Ferragosto debba essere significativo del fatto che questa giunta ha saputo muoversi bene anche di fronte ad una situazione inaspettata”. Tuttavia, se l’assessore alla cultura smorza i toni, il collega Marco Faggìon delegato al commercio - va all’attacco e si rivolge direttamente a chi, a suo dire, avrebbe voluto appositamente rovinare lo show per mettere in cattiva .luce l’operato della giunta. “Qualcuno ci ha voluto fare un dispetto - afferma il giovane assessore di Badia - evidentemente si aveva l’interesse a ‘rovinare’ il Ferragosto Badiese facendo questa, segnalazione ai carabinieri. A nostro avviso - prosegue l’assessore della giunta diretta dal sindaco Fantato - la fiera è andata bene e ci dispiace davvero che si sia arrivati a questo”. ‘ L’assessore, dopo le accuse, passa però anche ai ringraziamenti “verso i carabinieri che ci hanno avvertiti per tempo (intorno alle ró ndr) permettendoci di spostare sito e data dello spettacolo pirotecnico”. La chiusura spetta però ancora all’assessore Sartori che coglie l’occasione per dire la sua sul bilancio di questo Ferragosto: non tutti (specie alcuni commercianti) si sono detti soddisfatti dell’esito della storica kermesse estiva: “Era difficile organizzare la manifestazione in poco più di un mese e mezzo, ma penso che ci siamo dati da fare e con la Pro loco e l’associazione degli Operatori economici abbiamo dato vita ad un programma di tutto rispetto; quanto alle critiche - termina l’assessore - invito sin d’ora chi non è stato contento a lavorare con noi da subito per cercare di migliorare ciò che non ha funzionato e preparare al meglio R.

BADIA POLESINE - Fuochi artificiali sulla politica

BADIA POLESINE La chiusura del Ferragosto ha riservato botti particolari che toccano l’amministrazione

La giunta accusa i predecessori di aver spinto per far saltare lo spettacolo pirotecnico

Tratto dal Gazzettino di Rovigo del 19/08/2009 di Paolo Aguzzoni

fuochi artificio badia polesineLa mancata effettuazione dello spettacolo pirotecnico, previsto per lunedì a mezzanotte a conclusione del ferragosto badiese, è diventata un caso politico. - Lo spettacolo, affidato alla Pirotnica Arquatese, non è stato annullato, ma spostato a ieri notte. D motivo “tecnico” di questa scelta obbligata presa dalla nuova amministrazione Fantato nel pomeriggio di lunedì lo spiega il neo assessore Cristian Sartori (Udc). «Negli anni scorsi la commissione aveva stabilito due punti di sparo dei fuochi d’artificio: uno all’interno del parco Munari della Vangadizza, dove sono previste delle prescrizioni compresa la presenza obibigatoria di un’autobotte dei vigili del fuoco, e l’altro dietro il cimitero senza prescrizioni. La ditta incaricata dello spettacolo ci ha fatto presente che per la tipologia dei suoi mortai di lancio aveva scelto il secondo posto spostandosi, però, di una ventina di metri perché dall’interno di un campo di barbabietole non era possibile installare le attrezzature: La stessa ditta ci ha detto che le condizioni di sicurezza erano garantite». Con Io spostamento si è andati piuttosto vicini alla guardiola d’ingresso della parte nuova del cimitero. «Nel pomeriggio - continua Sartori - verso le 17 sono arrivati i carabinieri per dirci che il posto scelto non è era esattamente quello stabilito dalla commissione: a quel punto non avevamo più la possibilità di contattare i vigili del fuoco per l’autobotte e tornare al parco Munari. Al momento abbiamo pensato di annullare tutto, poi sono stati trovati i fondi per un nuovo spettacolo in piazza, così è stato lasciato fermo il luna park per un altro giorno e si. è spostato lo spettacolo pirotecnico al parco come negli scorsi anni rispettando le prescrizioni: non so dire se in precedenza ci sia sempre stata l’autobotte .prevista». Sartori ha il sospetto che da parte di qualche amministratore della passata giunta Meneghin sia arrivata l’imbeccata giusta ai carabinieri. «Non hanno fatto un dispetto a noi, ma ai badiési». Va giù più secco l’altro assessore che segue le manifestazioni ferragostane Marco Faggion (Lega nord). «Mi sembra sia tutto chiaro: si è voluto usare politicamente lo spettacolo per fare un dispetto a chi è in giunta da poche settimane, e ciò da parte di persone che non so se negli scorsi anni siano state così rispettose delle regole come vogliono far’credere. I carabinieri ci hanno avvisati con grande spirito di collaborazione e alla fine ce l’abbiamo fatta a non perdere i fuochi. Posso solo dire che la ditta che lo scorso anno ha fatto i fuochi (Fireworks di Parente, ndr) deve avere dal Comune ancora seimila euro e non ci sono impegni di spesa a copertura: che dire di chi ci ha preceduti?».

BADIA POLESINE - Problemi di sicurezza, fuochi d’artificio rimandati di un giorno

Lo spettacolo pirotecnico era atteso lunedì sera. Il sindaco: «Solo posticipato, anche se i problemi di bilancio sono gravi»

Problemi di sicurezza, fuochi d’artificio rimandati di un giorno

Tratto dal Corriere del Veneto del 19/08/2009

fuochi aritificio badia polesine 150x150 BADIA POLESINE   Problemi di sicurezza, fuochi dartificio rimandati di un giorno BADIA POLESINE - Tutti col naso all’msù. Un bellissimo cielo stellato ma niente di più. Nessun fuoco d’artificio, lunedì sera. I badiesi si attendevano ben altro nella serata di chiusura della fiera tradiaonale estiva che da piazza Vittorio Emanuele si estende fino al cimitero comunale occupando con bancherelle e giostre il centro storico di Badia. Cittadini delusi per la mancanza dei caratteristici giochi di luce, dei botti e dell’immancabile finale da restare a bocca aperta. Per questo l’annuale rassegna paesana di spettacoli e mostre in centro storico si è tinta di un piccolo mistero e qualche «letterina». Fino a serata inoltrata ogni ospite della piazza-era convinto di potersi spostare nel parco della Vangadizza, sede storica dello spettacolo. Appena la voce sulla cancellazione si è sparsa, una lunga coda di persone ha fatto ritomo a casa. «I fuochi sono stati spostati al giorno successivo (ieri sera si sono svolti regolarmente, ndr) - chiosa l’assessore alla Cultura, Cristian Sartori - Uno spostamento causato da problemi tecnici legati alla sicurezza. Ci sono diversi punti di sparo disponibili. Alcuni più delicati di altri per cui è necessaria la presenza di un autobotte dei vigili del fuoco, da avvisare in tempo utile. In seguito al cambio repentino del punto di sparo non siamo riusciti ad organizzare con i pompieri e la serata pirotecnica è slittata al giorno successivo». Una spiegazione semplice che potrebbe non bastare per calmierare gli animi di chi è arrivato guidando da mori città per assistere allo show. Qualcun’altro già prodigava qualche supposizione. I sospetti erano che lo spettacolo fosse saltato per la mancanza di soldi dovuta al bilancio in rosso del Comune. «Assolutamente no - continua Sartori -1 fuochi d’artifido, come tutti gli spettacoli e le mostre sono state finanziati dagli esercenti e dai commerdanti di Badia, che hanno voluto offrire il proprio supporto alla nostra rassegna annuale». Un sospetto che, tuttavia, appare legittimo. Nessuno ormai è all’oscuro della situazione poco rosea dei conti pubblio. E la lettera che il sindaco Gastone Fantato ha dédso di spedire nelle case dei suoi condttadini serve a puntualizzarlo. Una comunicazione diretta e dedsa che chiarifica ad ogni badiese lo stato delle finanze inuiudpali. E che, divisa in due, snocdola i dati del bilando e la situazione organizzativa dei vari uffid pubblio. Emerge un passivo da i io mila euro già accertato che, secondo le previsioni, si gonfierà fino a 330 mila entro fine anno. Sono dure stoccate all’amministrazione precedente, dell’ex sindaco Paolo Meneghin, colpevole, secondo Fantato, di aver investito attraverso pratiche sbagliate di «finanza creativa» sulla rinegoziazione dei mutui numeri grossi e abbastanza preoccupanti: la rata annuale si aggira sui due milioni di euro.

martedì 18 agosto 2009

BADIA POLESINE - Adigetto, presto ci sarà la riqualificazione

II concorso promosso dal Consorzio di bonifica è stato vinto da Luigi Paparella

Prevista la realizzazione di un circuito ciclopedonale e la sistemazione delle passerelle

Tratto dalla Voce di Rovigo di Davide Sarzi

adigetto-badia-polesineBadia Polesine - Avrà il prestigioso palcoscenico dell'Abbazia della Vangadizza la presentazione del progetto vincitore del concorso di idee promosso dal Consorzio di bonifica Adige-Canalbianco per la riqualificazione architettonica e paesaggistica del tratto di Adigetto che interessa il centro storico di Badia Polesine. Con una lettera inviata il 30 luglio scorso al sindaco Gastone Fantato, il direttore generale del Consorzio, Carlo Piombo, ha comunicato al primo cittadino che la giunta consorziale, con delibera del 18 luglio, ha disposto di prendere atto dell'operato della commissione di gara che ha valutato le opere in concorso e di fare propria la graduatoria determinata dai commissari rendendola impegnativa per l'Ente. Vincitore del concorso è risultato essere lo studio dell'architetto rodigino Luigi Paparella con l'attribuzione di 92 punti e un premiò di 8.000 euro. Secondo e terzo classificato, rispettivamente con 88 ed 86 punti, sono stati gli architetti Gianfranco Franchi di Pistola e Paolo Miotto di Vigonza (Pd). Il concorso di idee, bandito dall'ente consorziale nell'aprile Scorso, riguarda la riqualificazione del tratto iniziale del canale Adigetto compreso fra il ponte in cui si incrociano via Bòva cecchino e Riviera Balzan ;(Sr88) e quello su cui corre la Strada provinciale i (via Martiri di Villamarzana) per un'estensione di 1795 metri. Le proposte progettuali (i cui costì di realizzazione dovevano rimanere contenuti entro 3.500.000 euro) dovevano soddisfare precisi obiettivi di carattere generale: la sicurezza idraulica del canale e quella dei mezzi in transito lungo le vie di comunicazione lambite dal corso d'acqua, la permanenza sia dell'attuale portata (30 metri cubi/sec) che della sezione esistente, la salvaguardia della falda attuale e delle derivazioni "Santa Rosa" e "FrancaviUa", la continuità del deflusso delle acque anche in fase esecutiva dei lavori, il divieto di fombinare il corso d'acqua, la garanzia di una facile manutenzione del canale e l'utilizzo di tecniche di ingegnerìa naturalistica. j!»JelIa vajùl^gaaonési è tenuto eontp'inparticolar modo dell'originalità e dell'integrazione con il tessuto storico, sociale e paesaggistico, la capacità di valorizzazione degli spazi verdi lungo il cariale Adigetto, la funzionalità e la rispondenza dei materiali scelti e delle tecniche di esecuzione oltre naturalmente ai costi di realizzazione e manutenzione. Ora il progetto vincitore dell'architetto Paparella, acquisito in proprietà dal consorzio, potrebbe essere posto a base di gara per un concorso di realizzazione dell' "idea" presentata, fermo restando che l'amministrazione può decidere di non realizzare il progetto, di realizzarlo solo in parte o di apportare le modifiche o le varianti che riterrà opportune. Intanto gli elaborati prodotti dagli li concorrenti saranno pubblicati nel córso di una mostra pubblica ctie siterrà a Badia Polesine» presso; l'Abbazia

BADIA POLESINE - E’ polemica sulla fiera: «E’ stata un fiasco»

BADIA LA PROTESTA DEI COMMERCIANTI DI VIA DON MINZONI E VIA ROMA

Tratto dal Resto del Carlino di Rovigo di Giovanni Saretto

bartriesteE’ POLEMICA sul 63° Ferragosto badiese. Il titolare del Bar Trieste è Renato Guerrato che da ben 25 anni gestisce in pieno centro a Badia Polesine uno dei bar storici del luogo, con tono deciso non risparmia critiche a nessuno in merito all’organizzazione del 63° Ferragosto badiese. «Questa Fiera — esordisce — Guerrato — così come è stata organizzata quest’anno, per il mio esercizio è stata un fiasco totale, non è stato creato assolutamente nulla per tutte le attività che sono lungo via don Minzoni e via Roma. Voglio fare l’esempio del mercatino che di solito si svolge sul rialzato di piazza Marconi: bene anche quello è stato spostato per collocarlo altrove , penalizzandoci così ulteriormente». Il titolare del bar Trieste ribadisce «la Giunta ha dato mandato organizzativo, affidandosi a 4-5 persone che non so se definire egoiste o incompetenti, che hanno pensato solo a se stesse. Ma sono stati chiesti contributi per la manifestazioni anche su queste vie, rimaste isolate dagli eventi fieristici». Il titolare del bar spiega che si sarebbero potute collocare le giostre all’interno dello stadio di via Roma; che gli eventi si potrebbero svolgere in piazza Marconi e in piazza Vittorio, beneficiandone così tutti gli esercizi pubblici badiesi. Guerrato ricorda con un pò di nostalgia gli anni migliori della Fiera badiese, «quelli tra l’85 e i primi del ‘90 sono stati davvero irripetibili».

sabato 15 agosto 2009

Badia Polesine - "Preferiamo la famiglia". Udc in piazza per raccogliere le firme tra i cittadini

Iniziativa al via domani

Tratto dalla Voce di Rovigo del 15/08/2009 di Davide Sarzi

p1020340Badia Polesine - Do domani anche a Badia Polesine inzierà la raccolta di firme, prmossa dall'Udc, in favore del quoziente familiare. Con un comunicato inviato alla stampa da Mauro Annunziata, la sezione locale del partito di Casini rende noto che durante le domeniche ed i mercoledi di Agosto sarà allestito un gazebo in piazza Vittorio Emanuele "per raccogliere firme in favore di un sistema fiscale che sostituisca le attuali detrazioni Irpef (delle tasse) con le deduzioni (dal reddito) dello stesso importo per tutti i nuclei familiari a prescindere dal reddito". L'iniziativa, dal titolo "Preferiamo la famiglia", parte proprio dal Veneto ed è stata presentata a Padova venerdi 7 Agosto dal segretario regionale dell'Udc, Antonio De Poli, alla presenza dell'assessore, Stefano Valdegamberi, del segretario provinciale Cesare Paggiaro e del consigliere regionale Flavio Frasson. L'Udc di Badia Polesine ritiene opportuno far proprie le parole dello stesso De Poli: "I figli sono un valore, un bene di tutti, indipendentemente dal reddito della famiglia. Tutto questo salvaguardando il dettato dell'art.53 della Costituzione che impone il concorso di tutti i cittadini alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Siamo l'ultimo paese al mondo in fatto di natalità, la 2000 euro per il figlio a carico, 3000 euro per due figli a carico, 4000 per tre figli povertà nel nostro paese è direttamente correlata al numero di figli, e le famiglie numerose sono maggiormente a rischio povertà. La famiglia è il soggetto oppresso della società contemporanea, e nessuno si preoccupa di trovare soluzioni al problema, e moto spesso ci si tappa le orecchie di fronte alle proposte concrete. Le politiche fiscali sono del tutto neutrali rispetto alla presenza dei figli nel nucleo familiare. Investire nella famiglia vuol dire risparmia notevole di spesa sociale, perché la famiglia è ampiamente in grado di restituire anche in termini economici i benefici che le vengono riconosciuti. L'entità delle deduzioni del reddito sono indicate nel comunicato: a carico, 5000 per quattro figli a carico. "Il problema della mancata progressività dell'imposta - spiega la nota - viene risolto con una correzione dell'attuale sistema degli assegni familiari, incrementando l'importo degli assegni stessi. Ci impegneremo per sensibilizzare il Governo ad approvare la nostra proposta." Per chi fosse interessato a saperne di più è disponibile il sito web della sezione lcoale dell'UDC all'indirizzo http://www.udcbadiapolesine.org .

Badia Polesine - Il paese dei monumenti ai caduti

Presenti già dodici opere alla memoria, è in arrivo la tredicesima

Tratto dal Resto del Carlino di Rovigo di Giovanni Saretto

monumneto-caduti-badia-polesine-comuneIL CERIMONIERE comunale Mario Baratella con a fianco gli assessori Sartori e Faggion, hanno esposto in sala consiliare le proposte organizzative relative al nuovo monumento «Ai caduti nelle missioni di pace» italiani e non. Presenti i rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’arma tra le quali la Fidca, la locale sezione del Fante, l’Associazione Carabinieri in congedo e i Marinai d’Italia, presente inoltre il tenente colonnello dell’aeronautica Luciano Oriolesi ex consigliere comunale che è stato in missione in Iraq. Il nuovo monumento dovrebbe essere collocato nel rialzo sul retro dei giardini pubblici del centro, e l’idea realizzativa prende spunto dal monte Himalaya, il progetto è dell’archittetto Ivan Stocchi dell’ufficio tecnico comunale. Della sottoscrizione popolare, utile a raccogliere i fondi necessari si occupa proprio Mario Baratella.Ma c’è anche chi esprime il proprio dissenso su quanto Baratella chiede di poter realizzare, è Claudio Vallarini rappresentante locale del Wwf e studioso di storia. Lo stesso in una lettera spiega i perché al no ad un nuovo monumento, oltre a far presente che a Badia Polesine e frazioni sono già presenti ben 12 opere alla memoria, «il troppo storpia», esordisce e sottolinea, «questa città, che ospita già due monumenti e due targhe dedicati ai sui Caduti nel centro principale ed uno in ogni piazza delle frazioni (esclusa Villafora), potrebbe ormai concorrere al primato regionale delle opere realizzate in ricordo delle vittime delle guerre, l’ultima delle quali è stata inaugurata solamente un anno fa». Lo stesso Vallarini propone inoltre di accontentarsi dei monumenti già presenti, non realizzandone di nuovi, e anche di spostare quelli realizzati all’interno del luogo “della meditazione sulla tragedia e sulla morte”, il cimitero. In chiave ambientalista
l‘esponente delWwfricorda le 150 piante abbattute sul territorio comunale, nell’ultimo anno, proponendo di ripiantarle per dedicarle ai caduti nelle missioni di pace, di tutte le guerre, o a tutte le vittime di mafia. Nel documento stilato è presente una dettagliato censimento di tutti i sacelli alla memoria, lapidi e monumenti badiesi.

giovedì 13 agosto 2009

Testo Integrale della lettera inviata ai Cittadini Badiesi dal Sindaco Gastone Fantato

Testo Integrale della lettera inviata ai Cittadini Badiesi

dal Sindaco Gastone Fantato


C’è Posta per Te!

postino UDC Badia Polesine

Pubblichiamo il Testo Integrale della lettera inviata ai Cittadini Badiesi dal Sindaco Gastone Fantato:

Clicca per scaricare la versione PDF:

Comune di BADIA POLESINE

Lettera ai Badiesi

Premessa:
forse è la prima volta che a Badia un Sindaco si rivolge direttamente ai conCittadini per illustrare lo stato in cui si trova l’istituzione Municipale, ma nel breve periodo da quando ho assunto l’incarico, ho avuto la possibilità di accertare, anche se non in modo definitivo, la situazione generale.

Non ho trovato uno stato di “buona salute” e considerato che si tratta della nostra “Casa comune”, ho il dovere di informarVi nel modo più semplice e chiaro possibile, privilegiando due com parti con caratteristiche di forte anomalia: lo Stato Finanziario e l’Organizzazione ed Efficienza.

STATO FINANZIARIO:

è senza dubbio quello che provoca le maggiori preoccupazioni.

Stato Debitorio a medio e lungo termine (mutui):

Nel 2007 L’Amministrazione, essendo lo stato del Bilancio in condizioni di “dissesto”, ha effettuato una rinegoziazione del com parto mutui (”finanza creativa” cosiddetti “derivati”) su un totale di € 13.700.00,00 di cui solo € 2.340.00,00 a tasso fisso, il resto a .. CONTINUA

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BADIA POLESINE - Vigili in stato d’agitazione

BADIA conciliazione tra le parti.

Tratto dal Resto del Carlino di Rovigo di Giovanni Saretto

vigili2 150x150 BADIA POLESINE   Vigili in stato dagitazione E’ convocato per oggi rincontro che vedrà protagonisti il sindaco di Badia Polesine Gastone Fantato, e i rappresentanti della Polizia Municipale aderenti al Suipm. Proprio questo sindacato, che rappresenta la totalità dei vigili badiesi, con un comunicato a firma del segretario provinciale Stefano Previato, ha reso pubblica la proclamazione dello stato di agitazione dei suoi aderenti. Tra i motivi di tale stato vi sarebbe la manifesta posizione unilaterale assunta dall’Amministrazione Comunale, nonché le intempestive scelte adottate nel disporre servizi anche notturni degli agenti di Polizia locale privi dell’arma, quale imprescindibile strumento di difesa personale, ed in totale assenza di preventiva “informativa ” contrattuale. Il sindacato inoltre informa che numerosi solleciti inviati alla nuova amministrazione per arrivare ad una conclusione del percorso di riorganizzazione del Corpo di Polizia Locale, peraltro già avviato con la precedente amministrazione, e di cui era stato interessato anche il Commissario Prefettizio sono rimasti senza risposta. A conseguenza di tutto ciò il sindacato rende noto che i vigili locali si limiteranno a svolgere solo le mansioni previste dal contratto, astenendosi da prestazioni straordinarie non dovute per attività di Polizia Giudiziaria urgenti ed indifferibili e sarà consegnato presso il Comando dalle 22 fino alla fine del turno se comandato in servizio notturno. Adesso la palla passa al Prefetto per tentare di arrivare ad una conciliazione tra le parti.

BADIA POLESINE - Vigili urbani, Barbieri favorevole alle armi

BADIA POLESINE L’ESPONENTE DEL PDL POLEMIZZA CON CONTIERO (LEGA)

Vigili urbani, Barbieri favorevole alle armi

Tratto dal Resto del Carlino di Rovigo

vigile 150x150 BADIA POLESINE   Vigili urbani, Barbieri favorevole alle armiL’ex assessore ai Servizi Sociali del Comune di BADIA POLESINE, ora consigliere di minoranza del Pdl, Giulio Barbieri è intervenuto sui problemi legati alla sicurezza del territorio e dei cittadini. Barbieri non risparmia critiche alla Lega, rea di governare a Badia col centro-sinistra, mentre a livello nazionale sta con il Pdl. Così esordisce l’ex amministratore locale sui temi della sicurezza, « mi sembra strano che Contiero dica che anche a Badia si faranno le ronde, e non abbia detto assolutamente nulla sulla revoca delle armi ai vigili urbani locali». Barbieri a tal proposito, inoltre, ricorda come la Lega, a livello nazionale, si sia fatta carico della battaglia sul pacchetto sicurezza e quindi anche della questione riguardante le armi ai vigili urbani. Sulla questione, spostando lo sguardo a Badia, Barbieri afferma «penso che levare le armi ai vigili sia stato uno sbaglio»; e sull’argomento “ronde” lo stesso aggiunge «Ronde è un termine che non condivido, io sono per un’associazione volontaria di cittadini osservatori, che però non dovranno umiliare le forze dell’ordine preposte al controllo del territorio nelle loro mansioni fondamentali, forze dell’ordine che restano gli organi ufficiali di controllo della sicurezza dello stato, per cui chiedo anche che ad esse vengano attribuite più risorse economiche per operare al meglio».

BADIA POLESINE - “Errore togliere le armi e trasferire i vigili”

Sicurezza e ronde al centro dell’intervento del politico di minoranza

”Errore togliere le armi e trasferire i vigili” Stoccate del consigliere di opposizione Giulio Barbieri Che non risparmia Confiero

Tratto dalla Voce di Rovigo di Davide Sarzi

vigili urbani2520paletta 150x150 BADIA POLESINE   Errore togliere le armi e trasferire i vigiliBADIA POLESINE - Sicurezza-, rende e qualche frecciata a Contiero e alla Lega. Questi gli argomenti toccati dal consigliere di opposizione Giulio Barbieri nell’ambito di un intervento che l’ex assessore ai servizi sociali dell’amministrazione Meneghin ha voluto rilasciare alle pagine del nostro giornale. E proprio dal grande sconfitto delle provinciali parte la sua disamina sulla vita politica badiese negl’i ultimi giorni: “Contiero ha detto alcuni giorni or sono che anche a Badia si dovranno fare le ronde. Strano però che non abbia di fatto accennato alla recente revoca all’armamento dei vigili urbani deciso dal sindaco Fantato, visto che il Carroccio è presente in maggioranza a Badia. Proprio quel Carroccio che, a livello nazionale porta avanti il famoso “pacchetto sicurezza” in cui è compreso proprio l’armamento della polizia locale. Se i presupposti, sono questi sono proprio curioso di vedere come saranno allestite le ronde, mi sembra che si sia proprio partiti con il piede sbagliato”. Ma Barbieri è a favore o contrario alle ronde? “A me il termine ronde non piace, sono più per la costituzione di ‘associazioni di osservatori’ volontari che non dovrebbero ‘umiliare’ le forze dell’ordine, ma anzi dovrebbero essere coordinate dalle stesse. In ogni caso io sono convinto che le ron do siano superflue e che si dovrebbe puntare ad un aumento del personale delle forze dell’ordine, con una paga migliore ed un maggior uso di tecnologie avan. zate. Ed ovviamente per l’inasprimento delle pene: chi sbaglia deve pagare veramente”. Il consigliere toma poi a parlare del mancato rinnovo dell’assegnazione continuativa delle armi agli agenti di polizia locale da parte del sindaco, uno degli episodi che ha generato lo stato di agitazione dei vigili urbani. “Penso sia stato uno sbaglio da parte dell’amministrazione comunale. I cittadini a mio parere si sentono più sicuri se vedono una divisa girare per le vie della città. E’ un errore che fa il paio con la decisione, finora solo vociferata dai giornali (in realtà ben più di una voce come riportato in un artìcolo del nostro quotidiano in data 30 luglio), di spostare i vigili urbani dalla sede attuale di palazzo T’appari agli uffici all’intemo del palazzo comunale. Sarebbe più saggio andare a ritrattare con la proprietà per rinegoziare l’affitto, in quanto sono state investite somme ingenti per sistemare il palazzo con le dotazioni necessarie al lavoro degli agenti. Tali migliorie diventerebbero inutili con lo spostamento dei vigili in comune determinando uno spreco delle somme investite.

mercoledì 12 agosto 2009

BADIA POLESINE - “Impianti sportivi, vanno riviste tutte le procedure”

Badia, il sindaco Fantato incarica L’ingegner Giarola

Tratto dal Resto del Carlino di Rovigo del 12/08/2009

artificiale 150x150 BADIA POLESINE   Impianti sportivi, vanno riviste tutte le procedureBADIA POLESINE - IN RELAZIONE al grave dissesto finanziario delle casse comunali, il sindaco Fantatp è entrato in merito anche sulla questione riguardantegli impianti sportivi di via Martiri di Villamarzana, «costati circa 7,9 milioni di euro di cui 3,2 milioni finaziati con alienazioni di immobili ed altri mezzi ordinari e con 4,7 milioni con mutui (con una rata di circa 360.000 euro), assieme ad altre operazioni debitorie, hanno di fatto azzerato la possibilità di fare le dovute manutenzioni alle strade, alla segnaletica, all’illuminazione ecc.» e prosegue, «la spesa per gli impianti, sportivi e relativi campi è stata mal digerita dai cittadini, per il loro costo, ritenuto esagerato». Alla luce di tutto questo l’amministrazione ha perciò deciso, di incaricare l’ingegner Claudio Giarola, che già segue anche i lavori di recupero dell’Abbazia, di rivedere tutte le procedure, compresi i contratti stipulati a suo tempo. Tàntalo prosegue spiegando che scopo di tak incarico è di fugare ogni dubbio sulla corretta gestione drtutta l’operazione riguardante l’impiantistica sportiva di recente edificazione: a Giarda quindi verrà dato per il lavoro di revisione un incarico formale di giunta. Fantato conclude ribadendo che «ai dubbi dei cittadini, dato anche l’elevato costo sostenuto dal Comune vanno date risposte, su questo come su altro, e entro fine anno prevediamo di avere la situazione reale e aggiornata della revisione oggetto dell’incarico». Concludendo il sindaco ha detto che «la soluzione di questo stato economico e finanziario che ottimisticamente si può definirsi fallimentare, non sarà ne facile, ne breve, ne indolore, ma oltre ad essere indispensabile, è preliminare ad ogni azione dell’amministrazione, per cui l’affronteremo e, cautamente, spero con risultati positivi». Da ricordare che scelte relative alla nuova impiantistica sportiva ha coinvolto due le due amministrazioni comunali precedenti con i sindaci Boldrin e Meneghin, scelte oggetto di accese discussioni dentro e fuori ‘il palazzo’.

BADIA POLESINE - “Impianti sportivi, tutto da rifare”

II sindaco ha dato mandato all’ìngegner Giarola dì verificare “procedure e contratti”

Tratto dalla Voce di Rovigo del 12/08/2009 di Davide Sarzi

pallone 150x150 BADIA   Impianti sportivi, tutto da rifare BADIA POLESINE - Ieri l’annuncio della lettera che sarà inviata ai cittadini badiesi per spiegare il preoccupante stato finanziario ed organizzativo dell’ente comunale. Oggi la notizia che i conti e le procedure per l’affidamento dei lavori degli impianti sportivi saranno ripresi in mano e controllati con la lente di ingrandimento. Prosegue così l’opera di verifica che il sindaco Castone Fantato aveva iniziato appena eletto, incaricando l’assessore estemo al bilancio, Remo Previatello, a svolgere una disamina della situazione delle casse comunali, del bilancio di previsione e dello stato debitorio (mutui) del Comune, analisi poi illustrata dallo stesso assessore in consiglio comunale ed oggetto della missiva che raggiungerà le case dei badiesi nei prossimi giorni. E’ lo stesso primo cittadino a spiegare i motivi dell’incarico affidato all’ingegher Claudio Giarola: “Com’è noto i nuovi impiantì sportivi sono costati 7,9 milioni di euro, escluse le opere stia-. dali ed il sottopassaggio. In questi anni sono stati Oggetto di polemiche, soprattutto per l’entità della spesa totale in rapporto all’opera effettivamente realizzata. Dai primi accertamenti è emersa la sensazione che non ci sia stata una corretta interpretazione delle procedure e dei rapporti contrattuali e per questo motivo la giunta comunale ha deciso di incaricare l’ingegner Giarola di rivedere tutte i procedimenti, i contratti e le operazioni inerenti alla realizzazione degli impianti sportivi, in modo da fugare ogni dubbio sull’esecuzione dei lavori. Il mandato è già operativo e, in linea di massima, dovrebbe essere esaurito entro l’anno”. Gli impiantì di via Martiri di Villamarzana tornano così ad occupare la scena politica badiese. Durante la campagna elettorale la questione è stata al centro delle polemiche: difesi strenuamente nei dibattiti dall’ex sindaco Paolo Meneghin e duramente criticati sia dall’allora candidato Adino Rossi, ora consigliere, che dall’attuale sindaco Fantato, il quale li ha ripetutamente indicati come prima grande causa del dissèsto finanziario del Comune. Ora gli accertamenti, che andranno a verificare se le “carte” sono in regola e se l’entità della spesa è giustificata, un’indagine che, con ogni probabilità, innescherà da subito un tourbillon di veleni e controversie. La “lunga estate calda” di Badia continua su più fronti (e sempre di oggi lo stato di agitazione dei vigili urbani) e promette un autunno altrettanto infuocato.

BADIA POLESINE - «La cittadella ci ha azzerato»

BADIA POLESINE Gli impianti sportivi hanno determinato gravi sofferenze finanziarie

Fantato punta l’indice sulle scelte effettuate e vuole massima chiarezza

Tratto dal Gazzettino di Rovigo del 12/08/2009 di Paolo Aguzzoni

calcio 150x150 BADIA POLESINE   «La cittadella ci ha azzerato» Nella sua “Lettera ai badiesi”, sulla quale ci siamo soffermati ieri, il sindaco Gastone Fantato non dimentica certo il capitolo nuovi impianti sportivi di via Martiri di Villamarzana. Ma prima di affrontare questo tema scottante torniamo sulla situazione debitoria del Comune e sul futuro che si prospetta dopo la denuncia del primo cittadino. Su questo secondo aspetto Fantato ha scritto: «La soluzione di questo stato economico e finanziario, che ottimisticamente può definirsi fallimentare, non sarà ne facile, ne breve, ne indolore, ma oltre ad essere indispensabile, è preliminare ad ogni azione dell’Amministrazione, per cui l’affronteremo e. Cautamente, spero con risultati positivi». Su quanto è stato realizzato in via Martiri di Villamarzana (palazzetto dello sport compreso), Fantato scrive:’ «Gli impianti sportivi, ad esempio, costati circa 7,9 milioni di euro di cui 3,2 milioni finanziati con alienazioni di immobili ed altri mezzi ordinari e con 4,7 milioni con mutui (con una rata annua di circa 360.000 euro), assieme ad altre operazioni debitorie, hanno di fatto azzerato le possibilità di fare le dovute ma nutenzioni alle strade, alla segnaletica, all’illuminazione, ecc. con i normali mezzi di bilancio. Infatti, a tal proposito, ho accertato che da diversi anni le manutenzióni venivano fatte con il ricorso a mutui, cioè a mezzi stra- ordinari, aggravando così lo stato debitorio con ulteriori aumenti dell’importo delle rate di mutuo». Questo quanto i cittadini badiesi in questi giorni leggeranno perche il sindaco si è preso l’importante responsabilità di far sapere in quale stato ha trovato il Comune all’indomani della vittoria elettorale. «Nel quadro economico spiega Fantato fuori lettera - per gli impianti sportivi viene messa come quota attiva l’avanzo di amministrazione di 178 mila euro del 2008 che non esiste e questo per fare solo un esempio, ma ci sono molte spese che non sono coerenti con le opere eseguite». n passo successivo alla pubblica denuncia? «Come Giunta - continua il sindaco - abbiamo incaricato l’ingegner Claudio Giarola di rivedere tutte le procedure seguite nella realizzazione degli impianti sportivi. E questo nell’intento di fugare ogni dubbio, di mettere a tacere ogni illazione su presunte irregolarità nella gestione di questo complesso appalto. Penso che nel giro di qualche mese il lavoro di Giarola sarà compiuto e poi ne leggeremo i risultati prendendo le dovute e necessario decisioni». Giarola esaminerà anche il collaudo amministrativo arrivalo in Comune con quasi un anno e mezzo di ritardo sul tempo massimo consentivo, e per giunta nei giorni in cui c’era il commissario prefettizio Vitetti? «Certamente - conclude il sindaco - Giarola avrà l’incarico anche di affrontare questo documento. Ripeto, si tratta di un lavoro di indagine e valutazione necessario per sgombrare il campo da dubbi e illazione nella doverosa necessità di fare soprattutto chiariezza».

Badia - Vigili disarmati, gli agenti si ribellano «Così non facciamo il turno serale»

Badia La polizia locale contro la circolare del sindaco: «Troppi rischi»

Vigili disarmati, gli agenti si ribellano «Così non facciamo il turno serale»

Tratto dal Corriere del Veneto di Rovigo del 12/08/2009

vigili urbani2520paletta 150x150 Badia   Vigili disarmati, gli agenti si ribellano «Così non facciamo il turno serale» BADIA - «Dopo la circolare del prefetto Aldo Adinolfi sulla necessità di girare armati nei turni Serali, non è ammissibile che il sindaco di Badia, Gastone Fantato, disarmi i vigili urbani. Per questo abbiamo proclamato lo stato di agitazione sindacale»; Stefano Previato, segretario del sindacato autonomo dei lavoratori di polizia municipale (Sulpm), spiega così la decisione della sigla di andare al «muro contro muro» con l’amministrazione badiese. m vista delle manifestazioni ferragostane, spiega Previato, «alcuni colleghi hanno visto modificato il proprio turno dalle 13.30 alle 19.30 in quello dalle 19.30 alle a di notte solo due ore prima dell’entrata in servizio, e poi gli stessi hanno dovuto ripresentarsi in comando alle 7 del mattino dopo». Ad altri, aggiunge Previato, «è stato soppresso il turno di riposo settimanale per cui si trovano a lavorare per quindici giorni consecutivi. D tutto per eventi che non rivestono carattere straordinario, d’urgenza o imprevisto». Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è il disarmo degli operatori, «adottato con azione impositiva dal sindaco - afferma il segretario del Sulpm - in totale difformità dalle leggi che sottendono la materia e del regolamento di polizia locale approvato dal consiglio comunale di Badia, ha esposto i dipendenti a rischi d’incolumità predisponendo servizi notturni in totale assenza di qualsiasi strumento di difesa personale». Laconica la replica del primo cittadino badiese Castone Fantato: «I rap- munale non si trattano sulla stampa». Essendo in agitazione sindacale, gli operatori iscritti al Sulpm a Badia si limiteranno a svòlgere le mansioni strettamente previste dalle norme contrattuali, senza eseguire prestazioni straordinarie non dovute per attività di polizia giudiziaria urgenti ed indifferibili. Per quel che riguarda i turni notturni, gli agenti saranno inservizio solo se comandati a farlo «non sussistendo - afferma Previato - alcun strumento a garanzia di incolumità dei vigili urbani in quelle ore». Domani mattina in prefettura ci sarà il tentativo di conciliazione tra le partì per chiudere la vertenza. Non risolta, dal punto di vista sindacale, anche la situazione invece a Rovigo secondo Previati. «n turno serale fino alle 22 senza armi - afferma il segretario del Sulpm - non è stato frutto di un accordo con l’amministrazione comunale tant’è che stiamo vagliando delle azioni sindacali anche su questo fronte. Certo è che non si tratta di una decisione grave come quella presa dal sindaco di Badia».

martedì 11 agosto 2009

BADIA POLESINE - Comune strangolato dai debiti

BADIA POLESINE La lettera del sindaco Gastone Fantato sta per giungere a tutte le famiglie della città

La situazione finanziaria è nera anche per il ricorso ai “derivati”. Un bilancio da incubo

Tratto dal Gazzettino di Rovigo del 11/08/2009 di Paolo Aguzzoni

fantasindaco BADIA POLESINE   Comune strangolato dai debitiII comune di Badia Polesine è strangolato dai debiti e dai famigerati “derivati”: la situazione finanziaria è nera. Non va meglio l’organizzazione: è ormai un’azienda che sembra non avere ne capo, ne coda. Il sindaco Gastone Fantato ha iniziato a leggere le carte lasciate in eredità dalla Giunta Meneghin e ha stilato una “Lettera ai badiesi” per dire quello che ha sin qui rilevato: la missiva arriverà in questi giorni in tutte le famiglie. «Forse - scrive Fantato - è la prima volta che a Badia un sindaco si rivolge direttamente ai cittadini per illustrare 10 stato in cui si trova l’istituzione municipale, ma da quando ho assunto l’incariqo, ho avuto la possibilità di accertare, anche se non in modo definitivo, la situazione generale. Non ho trovato uno stato di “buona salute” e considerato che si tratta della nostra “casa comune”, ho il dovere di informarvi privilegiando due comparti con caratteristiche di forte anomalia: lo stato finanziario e l’organizzazione ed efficienza, lo stato finanziario è senza dubbio quello che provoca le maggiori preoccupazioni». Fantato, con l’aiuto dell’assessore alle Finanze e Bilancio Remo Previatello ha tracciato un quadro preoccupante: 18 milioni di euro residui per mutui su opere realizzate; 1.920.000 euro di rata annua con scadenza al 2034: «tale importo non è compatibile con le nostre possibilità econom i e h e » . L’anno peggiore è il 2007: quello del ribaltone politico servito per coprire 11 tracollo finanziario gestito da “colonnelli” che comandavano da “generali” (leggi Giunta comunale). Continua Fantato: «Nel 2007 L’Amministrazione, essendo lo stato del Bilancio in condizioni di «dissesto”, ha effettuato una rinfwrmayinns ripi mutili F’finan^a creativa”, i cosiddetti “derivati”) su un totale di 13.700.000 euro di cui solo 2.340.000 a tasso fìsso, il resto a tasso variabile. Il beneficio immediato fu un «premio» di 80.000 euro. Purtroppo i tassi sono precipitati e pertanto paghiamo tassi compresi nella «fascia» stabilita dal contratto (più alta, hdr) anche se i valori di mercato sono diminuiti da 3,5 a 4 punti, provocando così, in caso di estinzione al 30 giugno 2009, una perdita finanziaria in continua evoluzione negativa, che ha raggiunto un valore assolutamente enorme». Fantato parla addirittura di milioni di euro, ma per il momento non fornisce numeri precisi, aggiunge solo che «lo stato di esposizione di cassa ha avuto sempre una scopertura attorno o superiore al milione di euro, cioè siamo “in rosso permanente”». Per chiudere, nel Bilancio di previsione 2009, approvato dal commissario prefettizio Luigi Vitetti, sono state inserite meno spese e più entrate e così già ora «lo sbilancio di gestione e di circa 110.000 euro. L’accertamento, sperando sia definitivo, degli impegni e spese, di cui l’Amministrazione dovrà farsi carico, affinchè il bilancio sia veritiero e corretto, sino a ora ha dato una somma di ulteriori 230.000 euro circa, tali spese sono da riferirsi a vari esercizi che vanno dal 2003 al corrente 2009. In queste spese sono comprese anche tipologie, in corso d’accertamento, con caratteristiche, di dubbia competenza. Il saldo passivo sulla proiezione al 31 dicembre 2009 è di 330 mila euro». Roba da mandare tutto alla magistratura.

ALTO POLESINE - “Troppi uffici svolgono mansioni che si accavallano con quelle di altri»

«Troppi uffici svolgono mansioni che si accavallano con quelle di altri

Tratto dal Gazzettino di Rovigo del 11/08/2009 di Paolo Aguzzoni

fantasindaco ALTO POLESINE   Troppi uffici svolgono mansioni che si accavallano con quelle di altri» Su “Organizzazione ed efficienza” Fantato va giù durissimo: «Trattasi dell’altra grave anomalia accertata che, se non fosse sovrastata dallo stato finanziario, sarebbe la più grave. Vi è sicuramente la mancanza di uno stato organizzativo e di responsabilità di posizione che consenta una visione complessiva ed esaustiva di tutte le attività svolte dai vari uffici, manca in sostanza la visione dell’unicità dell’azienda». Aggiunge Fantato: «Troppi uffici svolgono mansioni che si accavallano con quelle di altri, o che vengono svolte parzialmente da più soggetti, anche in uffici diversi, senza un dialogo intemo che sia finalizzato allo scopo. Manca un mansionario dettagliato che definisca compiti e responsabilità secondo una filiera di comando certa. Il numero di personale con incarichi di posizione è di poco inferiore a quello senza incarichi particolari, in sostanza abbiamo un esercito ricco di colonnelli ma con pochi soldati. Spesso le istanze di cittadini, operatori economici, istituzioni, rivolte al nostro personale per segnalare piccoli danni, o richieste di interventi su situazioni di malfunzionamento dei servizi, oppure per indicare comportamenti scorretti, da parte di persone non rispettose delle norme di Civile convivenza, vengono, non sempre, ma spesso, dirottate da un ufficio all’altro, dichiarandosi di volta in volta l’interpellato non competente e ciò a causa l’incertezza delle responsabilità. La risposta a richieste scritte, costituisce l’eccezione e non la regola!». Quindi una macchina senza guida: cosa dirà il segretario generale Gianfranco Tiengo evidentemente responsabile “tecnico”, e cosa diranno gli amministratori degli ultimi dieci anni veri responsabili “politici” di questo sfascio? Fantato non punta il dito con- ‘ tro il personale comunale, dice solo che tante buone professionalità sono state mal gestite. «Il compito che questa Amministrazione ha assunto -continua Fantato - sarà quello di riportare lo stato organizzativo in condizioni di efficienza, reinserendo la cultura dell’unicità dell’ente, eliminando quelle sacche di comparti autogestiti, praticamente senza controllo di indirizzo e di risultato. Si giustifica così l’affidamento da me effettuato, ai due ronzionari più alti in grado (segretario e vice), di tutte le funzioni gestionali dei settori attuali, in attesa di un ridisegno della pianta organica e dei vari comparti, che sia coerente con le elementari norme di buona organizzazione ed efficienza». Conclude il sindaco: «Se ci avete eletto credo sia stato per dare una svolta all’indirizzo esistente, altrimenti bastava confermare chi c’era e che avrebbe fortemente voluto restarci».

BADIA POLESINE - “Bilancio, situazione fallimentare”

LA LETTERA “Bilancio, situazione fallimentare”

Fantato non usa mezze misure: “Mi sento di informare le nostre famiglie, la cosa è preoccupante”

Tratto dalla Voce di Rovigo del 11/08/2009 di Davide Sarzi

fantasindaco BADIA POLESINE   Bilancio, situazione fallimentare BADIA POLESINE - L’aveva annunciato nell’ultimo consiglio comunale e nei prossimi giorni la promessa verrà mantenuta. Il sindaco Gastone Fantato ha deciso di dare comunicazione ai cittadini di Badia Polesine dello stato in cui si trova l’istituzione municipale mediante una lettera inviata a tutte le oltre 4mila famiglie badiesi. “E’ forse la prima . volta - esordisce il primo cittadino - che, a Badia, un sindaco si rivolge direttamente ai concittadini per illustrare la situazione generale del comune. Non ho trovato uno stato di buona salute e, considerato che si tratta della nostra ‘casa comune’, ho il dovere di informare i badiesi della preoccupante situazione, soffermandomi su due aspetti che presentano forti anomalie: l’aspetto finanziario e quello organizzativo”. La missiva, che arriverà nelle case durante il periodo del Ferragosto Badiese, è stata approntata dallo Stesso sindaco e dall’assessore al bilancio ed andrà ad illustrare, per la parte finanziaria, lo stato debitorio a medio e lungo termine, lo stato del bilancio 2009 e la proiezione del bilancio 2009. “Per spiegare la situazione debitoria - spiega Fantato - bisogna fare un passo indietro nel 2007 quando l’amministrazione precedente, trovandosi con il bilancio in condizioni di ‘dissesto’, ha effettuato la rinegoziazione dei mutui dei cosiddetti derivati su un totale di 13.700.000 euro, di cui solo 2.340.000 euro a tasso fìsso ed il resto a tasso variabile, scommettendo che l’andamento degli interessi restasse compreso in una determinata fascia. Il ‘premio’ immediato dì questa azione furono 80.000 euro ed una maggior disponibilità di cassa. Purtroppo i tassi sono precipitati e pertanto il Comune paga interessi compresi in quella fascia ó predeterminata, anche se i valori sono diminuiti dai 3,5 ai 4 punti, Lo stato di esposizione di cassa ha comunque avuto sempre una’scopertura attorno o superiore al milione di euro”. Secondo le rilevazioni effettuate, il bilancio al 30 giugno indica uno sbilancio di gestione di circa 110.000 euro a cui si devono aggiungere spese per ulteriori 230.000 euro circa riferite a vari esercizi che vanno dal 2003 al 2009. In queste spese sono comprese alcune voci con caratteristiche di dùbbia competenza, spese effettuate che, dai primi accertamenti, sembra non siano state riportate in bilancio. “Questa situazione continua Fantato - determina una proiezione, al 31 dicembre 2009, di un saldo passivo di gestione di 330.000 euro. Basti pensare che le rate annuali dei mutui incidono per quasi 2 milioni di euro, un importo incompa’ tibile con le possibilità economiche del comune che hanno azzerato la possibilità di fare le dovute manutenzioni a strade, illùminazione, verde pubblico, eccetera, con la normale;’disponibilità di cassa. ‘Infatti da diversi anni tali manutenzioni sono state effettuate ricorrendo ad ulteriori mutui, aggravando così lo stato debitorio. A farla da ‘padrone’ gli impianti sportivi, costati 7,9 milioni di euro è finanziati con 4,7 milioni di mutui ed una rata annuale di 360.000 euro”. Se lo stato economico viene definito “fallimentare” dal sindaco Fantato, lo stato organizzativo raggiunge il livello “tragico”. “Manca totalmente una visione di ‘unicità’ dell’ ‘azienda comunale’. - spiega ancora Fantato - Troppi uffici svolgono mansioni che si accavallano con quelle degli altri o che vengono svolte parzialmente da più soggetti senza un dialogo intemo finalizzato al risultato. Sia chiaro che ritengo buona la qualità e la professionalità complessiva del personale, ma non è presente una filiera di comando certa che definisca compiti e responsabilità: ci sono in pratica troppi ‘colonnelli’ e pochi ’soldati’. Questo determina che spesso le istanze dei cittadini siano dirottate da un ufficio.
all’altro a causa dell’incertezza della responsabilità, determinando risultati di efficienza scadenti. Il compito di. questa amministrazione sarà quello di riportare funzionalità allo stato organizzativo, introducendo la cultura dell’unicità dell’Ente ed eliminando quei ‘comparti autogestiti’ che sono praticamente senza controllo di indirizzo e risultato”. In quest’ottica si inserirebbe l’affidamento al segretario Tiengo e al vice-segretario Patergnanì (i due funzionari più alti in grado) di tutte le funzioni gestionali “in attesa di un ridisegno della pianta organica che sia coerente .