BADIA POLESINE La lettera del sindaco Gastone Fantato sta per giungere a tutte le famiglie della città
La situazione finanziaria è nera anche per il ricorso ai “derivati”. Un bilancio da incubo
Tratto dal Gazzettino di Rovigo del 11/08/2009 di Paolo Aguzzoni
II comune di Badia Polesine è strangolato dai debiti e dai famigerati “derivati”: la situazione finanziaria è nera. Non va meglio l’organizzazione: è ormai un’azienda che sembra non avere ne capo, ne coda. Il sindaco Gastone Fantato ha iniziato a leggere le carte lasciate in eredità dalla Giunta Meneghin e ha stilato una “Lettera ai badiesi” per dire quello che ha sin qui rilevato: la missiva arriverà in questi giorni in tutte le famiglie. «Forse - scrive Fantato - è la prima volta che a Badia un sindaco si rivolge direttamente ai cittadini per illustrare 10 stato in cui si trova l’istituzione municipale, ma da quando ho assunto l’incariqo, ho avuto la possibilità di accertare, anche se non in modo definitivo, la situazione generale. Non ho trovato uno stato di “buona salute” e considerato che si tratta della nostra “casa comune”, ho il dovere di informarvi privilegiando due comparti con caratteristiche di forte anomalia: lo stato finanziario e l’organizzazione ed efficienza, lo stato finanziario è senza dubbio quello che provoca le maggiori preoccupazioni». Fantato, con l’aiuto dell’assessore alle Finanze e Bilancio Remo Previatello ha tracciato un quadro preoccupante: 18 milioni di euro residui per mutui su opere realizzate; 1.920.000 euro di rata annua con scadenza al 2034: «tale importo non è compatibile con le nostre possibilità econom i e h e » . L’anno peggiore è il 2007: quello del ribaltone politico servito per coprire 11 tracollo finanziario gestito da “colonnelli” che comandavano da “generali” (leggi Giunta comunale). Continua Fantato: «Nel 2007 L’Amministrazione, essendo lo stato del Bilancio in condizioni di «dissesto”, ha effettuato una rinfwrmayinns ripi mutili F’finan^a creativa”, i cosiddetti “derivati”) su un totale di 13.700.000 euro di cui solo 2.340.000 a tasso fìsso, il resto a tasso variabile. Il beneficio immediato fu un «premio» di 80.000 euro. Purtroppo i tassi sono precipitati e pertanto paghiamo tassi compresi nella «fascia» stabilita dal contratto (più alta, hdr) anche se i valori di mercato sono diminuiti da 3,5 a 4 punti, provocando così, in caso di estinzione al 30 giugno 2009, una perdita finanziaria in continua evoluzione negativa, che ha raggiunto un valore assolutamente enorme». Fantato parla addirittura di milioni di euro, ma per il momento non fornisce numeri precisi, aggiunge solo che «lo stato di esposizione di cassa ha avuto sempre una scopertura attorno o superiore al milione di euro, cioè siamo “in rosso permanente”». Per chiudere, nel Bilancio di previsione 2009, approvato dal commissario prefettizio Luigi Vitetti, sono state inserite meno spese e più entrate e così già ora «lo sbilancio di gestione e di circa 110.000 euro. L’accertamento, sperando sia definitivo, degli impegni e spese, di cui l’Amministrazione dovrà farsi carico, affinchè il bilancio sia veritiero e corretto, sino a ora ha dato una somma di ulteriori 230.000 euro circa, tali spese sono da riferirsi a vari esercizi che vanno dal 2003 al corrente 2009. In queste spese sono comprese anche tipologie, in corso d’accertamento, con caratteristiche, di dubbia competenza. Il saldo passivo sulla proiezione al 31 dicembre 2009 è di 330 mila euro». Roba da mandare tutto alla magistratura.
Nessun commento:
Posta un commento