LA LETTERA “Bilancio, situazione fallimentare”
Fantato non usa mezze misure: “Mi sento di informare le nostre famiglie, la cosa è preoccupante”
Tratto dalla Voce di Rovigo del 11/08/2009 di Davide Sarzi
BADIA POLESINE - L’aveva annunciato nell’ultimo consiglio comunale e nei prossimi giorni la promessa verrà mantenuta. Il sindaco Gastone Fantato ha deciso di dare comunicazione ai cittadini di Badia Polesine dello stato in cui si trova l’istituzione municipale mediante una lettera inviata a tutte le oltre 4mila famiglie badiesi. “E’ forse la prima . volta - esordisce il primo cittadino - che, a Badia, un sindaco si rivolge direttamente ai concittadini per illustrare la situazione generale del comune. Non ho trovato uno stato di buona salute e, considerato che si tratta della nostra ‘casa comune’, ho il dovere di informare i badiesi della preoccupante situazione, soffermandomi su due aspetti che presentano forti anomalie: l’aspetto finanziario e quello organizzativo”. La missiva, che arriverà nelle case durante il periodo del Ferragosto Badiese, è stata approntata dallo Stesso sindaco e dall’assessore al bilancio ed andrà ad illustrare, per la parte finanziaria, lo stato debitorio a medio e lungo termine, lo stato del bilancio 2009 e la proiezione del bilancio 2009. “Per spiegare la situazione debitoria - spiega Fantato - bisogna fare un passo indietro nel 2007 quando l’amministrazione precedente, trovandosi con il bilancio in condizioni di ‘dissesto’, ha effettuato la rinegoziazione dei mutui dei cosiddetti derivati su un totale di 13.700.000 euro, di cui solo 2.340.000 euro a tasso fìsso ed il resto a tasso variabile, scommettendo che l’andamento degli interessi restasse compreso in una determinata fascia. Il ‘premio’ immediato dì questa azione furono 80.000 euro ed una maggior disponibilità di cassa. Purtroppo i tassi sono precipitati e pertanto il Comune paga interessi compresi in quella fascia ó predeterminata, anche se i valori sono diminuiti dai 3,5 ai 4 punti, Lo stato di esposizione di cassa ha comunque avuto sempre una’scopertura attorno o superiore al milione di euro”. Secondo le rilevazioni effettuate, il bilancio al 30 giugno indica uno sbilancio di gestione di circa 110.000 euro a cui si devono aggiungere spese per ulteriori 230.000 euro circa riferite a vari esercizi che vanno dal 2003 al 2009. In queste spese sono comprese alcune voci con caratteristiche di dùbbia competenza, spese effettuate che, dai primi accertamenti, sembra non siano state riportate in bilancio. “Questa situazione continua Fantato - determina una proiezione, al 31 dicembre 2009, di un saldo passivo di gestione di 330.000 euro. Basti pensare che le rate annuali dei mutui incidono per quasi 2 milioni di euro, un importo incompa’ tibile con le possibilità economiche del comune che hanno azzerato la possibilità di fare le dovute manutenzioni a strade, illùminazione, verde pubblico, eccetera, con la normale;’disponibilità di cassa. ‘Infatti da diversi anni tali manutenzioni sono state effettuate ricorrendo ad ulteriori mutui, aggravando così lo stato debitorio. A farla da ‘padrone’ gli impianti sportivi, costati 7,9 milioni di euro è finanziati con 4,7 milioni di mutui ed una rata annuale di 360.000 euro”. Se lo stato economico viene definito “fallimentare” dal sindaco Fantato, lo stato organizzativo raggiunge il livello “tragico”. “Manca totalmente una visione di ‘unicità’ dell’ ‘azienda comunale’. - spiega ancora Fantato - Troppi uffici svolgono mansioni che si accavallano con quelle degli altri o che vengono svolte parzialmente da più soggetti senza un dialogo intemo finalizzato al risultato. Sia chiaro che ritengo buona la qualità e la professionalità complessiva del personale, ma non è presente una filiera di comando certa che definisca compiti e responsabilità: ci sono in pratica troppi ‘colonnelli’ e pochi ’soldati’. Questo determina che spesso le istanze dei cittadini siano dirottate da un ufficio.
all’altro a causa dell’incertezza della responsabilità, determinando risultati di efficienza scadenti. Il compito di. questa amministrazione sarà quello di riportare funzionalità allo stato organizzativo, introducendo la cultura dell’unicità dell’Ente ed eliminando quei ‘comparti autogestiti’ che sono praticamente senza controllo di indirizzo e risultato”. In quest’ottica si inserirebbe l’affidamento al segretario Tiengo e al vice-segretario Patergnanì (i due funzionari più alti in grado) di tutte le funzioni gestionali “in attesa di un ridisegno della pianta organica che sia coerente .
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