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UDC Badia Polesine - Unione dei democratici cristiani e di centro

UDC Badia Polesine - Unione dei democratici cristiani e di centro
Sosteniamo la causa di chi finalmente mette in campo esplicitamente i valori cristiani in Polesine.Sosteniamo la causa di chi finalmente mette in campo esplicitamente i valori cristiani in Polesine. Attorno alla recente esperienza dell’Udc a Badia Polesine si sono venute a creare relazioni ed amicizie che hanno portato alla formazione di un’affiatata squadra di persone provenienti dalle più diverse realtà professionali, di volontariato e di imnpegno civico. Persone che fanno riferimento alla tradizione di centro moderato ed alla dottrina sociale della chiesa. Proprio con questa squadra l’Udc vuole impegnarsi a Badia Polesine, mettendo in campo le nostre capacità ed energie. L’obiettivo di fondo è quello di interagire con le realtà locali, continuando la battaglia contro il degrado e la cattiva gestione. L’Udc si pone in ascolto delle problematiche di chi vive la città e si propone di avviare un dialogo con i moderati, favorendone la loro partecipazione attiva alla vita del terriorio, trasformando la sezione Udc in laboratorio di idee e proposte sulla scia di un programma che esca dagli schemi visti finora, ripensando al governo cittadino poichè, così com’è, fa acqua da molte parti.

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mercoledì 12 agosto 2009

Badia - Vigili disarmati, gli agenti si ribellano «Così non facciamo il turno serale»

Badia La polizia locale contro la circolare del sindaco: «Troppi rischi»

Vigili disarmati, gli agenti si ribellano «Così non facciamo il turno serale»

Tratto dal Corriere del Veneto di Rovigo del 12/08/2009

vigili urbani2520paletta 150x150 Badia   Vigili disarmati, gli agenti si ribellano «Così non facciamo il turno serale» BADIA - «Dopo la circolare del prefetto Aldo Adinolfi sulla necessità di girare armati nei turni Serali, non è ammissibile che il sindaco di Badia, Gastone Fantato, disarmi i vigili urbani. Per questo abbiamo proclamato lo stato di agitazione sindacale»; Stefano Previato, segretario del sindacato autonomo dei lavoratori di polizia municipale (Sulpm), spiega così la decisione della sigla di andare al «muro contro muro» con l’amministrazione badiese. m vista delle manifestazioni ferragostane, spiega Previato, «alcuni colleghi hanno visto modificato il proprio turno dalle 13.30 alle 19.30 in quello dalle 19.30 alle a di notte solo due ore prima dell’entrata in servizio, e poi gli stessi hanno dovuto ripresentarsi in comando alle 7 del mattino dopo». Ad altri, aggiunge Previato, «è stato soppresso il turno di riposo settimanale per cui si trovano a lavorare per quindici giorni consecutivi. D tutto per eventi che non rivestono carattere straordinario, d’urgenza o imprevisto». Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è il disarmo degli operatori, «adottato con azione impositiva dal sindaco - afferma il segretario del Sulpm - in totale difformità dalle leggi che sottendono la materia e del regolamento di polizia locale approvato dal consiglio comunale di Badia, ha esposto i dipendenti a rischi d’incolumità predisponendo servizi notturni in totale assenza di qualsiasi strumento di difesa personale». Laconica la replica del primo cittadino badiese Castone Fantato: «I rap- munale non si trattano sulla stampa». Essendo in agitazione sindacale, gli operatori iscritti al Sulpm a Badia si limiteranno a svòlgere le mansioni strettamente previste dalle norme contrattuali, senza eseguire prestazioni straordinarie non dovute per attività di polizia giudiziaria urgenti ed indifferibili. Per quel che riguarda i turni notturni, gli agenti saranno inservizio solo se comandati a farlo «non sussistendo - afferma Previato - alcun strumento a garanzia di incolumità dei vigili urbani in quelle ore». Domani mattina in prefettura ci sarà il tentativo di conciliazione tra le partì per chiudere la vertenza. Non risolta, dal punto di vista sindacale, anche la situazione invece a Rovigo secondo Previati. «n turno serale fino alle 22 senza armi - afferma il segretario del Sulpm - non è stato frutto di un accordo con l’amministrazione comunale tant’è che stiamo vagliando delle azioni sindacali anche su questo fronte. Certo è che non si tratta di una decisione grave come quella presa dal sindaco di Badia».

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