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UDC Badia Polesine - Unione dei democratici cristiani e di centro

UDC Badia Polesine - Unione dei democratici cristiani e di centro
Sosteniamo la causa di chi finalmente mette in campo esplicitamente i valori cristiani in Polesine.Sosteniamo la causa di chi finalmente mette in campo esplicitamente i valori cristiani in Polesine. Attorno alla recente esperienza dell’Udc a Badia Polesine si sono venute a creare relazioni ed amicizie che hanno portato alla formazione di un’affiatata squadra di persone provenienti dalle più diverse realtà professionali, di volontariato e di imnpegno civico. Persone che fanno riferimento alla tradizione di centro moderato ed alla dottrina sociale della chiesa. Proprio con questa squadra l’Udc vuole impegnarsi a Badia Polesine, mettendo in campo le nostre capacità ed energie. L’obiettivo di fondo è quello di interagire con le realtà locali, continuando la battaglia contro il degrado e la cattiva gestione. L’Udc si pone in ascolto delle problematiche di chi vive la città e si propone di avviare un dialogo con i moderati, favorendone la loro partecipazione attiva alla vita del terriorio, trasformando la sezione Udc in laboratorio di idee e proposte sulla scia di un programma che esca dagli schemi visti finora, ripensando al governo cittadino poichè, così com’è, fa acqua da molte parti.

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martedì 11 agosto 2009

BADIA - La preoccupazione del sindaco: «Il debito comunale è spaventoso» Fantato scrive una lettera ai cittadini

BADIA POLESINE La preoccupazione del sindaco: «Il debito comunale è spaventoso»

Fantato scrive una lettera ai cittadini

Tratto dal Resto del Carlino di Rovigo del 11/08/2009

fantasindaco BADIA   La preoccupazione del sindaco: «Il debito comunale è spaventoso» Fantato scrive una lettera ai cittadini IL SINDACO di Badia Polesine Gastone Fantato nei prossimi giorni invierà a tutte le famiglie badiesi una lettera, in cui si riassumo i dati rilevati (frutto del lavoro di ricognizione e di analisi effettuate con l’assessore al bilancio Remo Previatello) sullo “stato dell’arte” delle casse comunali. Nelle quali si evidenzia a detta dello stesso Fantato il grave dissesto finanziario a carico del bilancio comunale. IL PRIMO cittadino rileva che «lo stato economico e finanziario sono fallimentari, sono molto preoccupato, e ciò anche per la gestione del bilancio fatta da almeno 10 anni a questa parte. C’è un debito in mutui di 18 milioni di euro, con rate annue di 1 milione e 920 mila euro, detto questo resta ben poco o nulla per quello che c’è, da poter fare». Nel documento che i cittadini riceveranno i cittadini si evidenzia inoltre che nel 2007, l’Amministrazione, essendo lo stato del bilancio in condizioni di dissesto, ha effettuato una rinegoziazione del comparto mutui (finanza creativa, i cosidetti derivati), su un totale di 13.700.000 euro di cui solo 2.340.000 euro a tasso fisso, il resto a tasso variabile. IL BENEFICIO immediato m un premio di 80 mila euro e una maggior disponibilità di cassa, ma per il successivo precipitare dei tassi sui mutui, negoziati coi valori dell’epoca, ha provocato una successiva perdita finanziaria in contìnua evoluzione negativa. Fantato prosegue spiegando che lo stato del bilancio 2009 al 30/06 presenta uno sbilancio digestione di circa 110.000 euro, in termini di impegni e spese è anche emerso che l’accertamento ha rilevato che l’Amministrazione dovrà farsi carico di una ulteriore somma di 230.000 euro, spese riferite a vari esercizi dal 2003 ad oggi- LA PROIEZIONE del bilancio 2009 al 31/13 con l’attuale situazione presenta una previsione passiva di saldo passivo di gestione di almeno 330.000 euro. Il sindaco ribadisce che «vale la pena ricordare che l’incidenza delle rate annuali dei mutui ammonta a circa 1.920.000 euro, è che tale importo non ècompatibiire con le nostre possibilità economiche». Fantato nel documento ai badiesi, informa «dell’altra grave anomalia» accertata e che riguarda l’organizzazione e l’efficienza della macchina comunale, «manca la visione dell’unicità dell’azienda, troppi uffici svolgono mansioni che si accavallano con quelle degli altri, senza un dialogo intemo, senza coordinamento, in sostanza abbiamo un esercito ricco di colonnelli ma con pochi soldati, si giustifica così l’affidamento da me effettuato, ai due funzionali più alti in grado di tutte le funzioni gestionali in attesa di ridisegnare la pianta organica.

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