Tratto dalla Voce di Rovigo del 12/08/2009 di Davide Sarzi
BADIA POLESINE - Ieri l’annuncio della lettera che sarà inviata ai cittadini badiesi per spiegare il preoccupante stato finanziario ed organizzativo dell’ente comunale. Oggi la notizia che i conti e le procedure per l’affidamento dei lavori degli impianti sportivi saranno ripresi in mano e controllati con la lente di ingrandimento. Prosegue così l’opera di verifica che il sindaco Castone Fantato aveva iniziato appena eletto, incaricando l’assessore estemo al bilancio, Remo Previatello, a svolgere una disamina della situazione delle casse comunali, del bilancio di previsione e dello stato debitorio (mutui) del Comune, analisi poi illustrata dallo stesso assessore in consiglio comunale ed oggetto della missiva che raggiungerà le case dei badiesi nei prossimi giorni. E’ lo stesso primo cittadino a spiegare i motivi dell’incarico affidato all’ingegher Claudio Giarola: “Com’è noto i nuovi impiantì sportivi sono costati 7,9 milioni di euro, escluse le opere stia-. dali ed il sottopassaggio. In questi anni sono stati Oggetto di polemiche, soprattutto per l’entità della spesa totale in rapporto all’opera effettivamente realizzata. Dai primi accertamenti è emersa la sensazione che non ci sia stata una corretta interpretazione delle procedure e dei rapporti contrattuali e per questo motivo la giunta comunale ha deciso di incaricare l’ingegner Giarola di rivedere tutte i procedimenti, i contratti e le operazioni inerenti alla realizzazione degli impianti sportivi, in modo da fugare ogni dubbio sull’esecuzione dei lavori. Il mandato è già operativo e, in linea di massima, dovrebbe essere esaurito entro l’anno”. Gli impiantì di via Martiri di Villamarzana tornano così ad occupare la scena politica badiese. Durante la campagna elettorale la questione è stata al centro delle polemiche: difesi strenuamente nei dibattiti dall’ex sindaco Paolo Meneghin e duramente criticati sia dall’allora candidato Adino Rossi, ora consigliere, che dall’attuale sindaco Fantato, il quale li ha ripetutamente indicati come prima grande causa del dissèsto finanziario del Comune. Ora gli accertamenti, che andranno a verificare se le “carte” sono in regola e se l’entità della spesa è giustificata, un’indagine che, con ogni probabilità, innescherà da subito un tourbillon di veleni e controversie. La “lunga estate calda” di Badia continua su più fronti (e sempre di oggi lo stato di agitazione dei vigili urbani) e promette un autunno altrettanto infuocato.
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