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UDC Badia Polesine - Unione dei democratici cristiani e di centro

UDC Badia Polesine - Unione dei democratici cristiani e di centro
Sosteniamo la causa di chi finalmente mette in campo esplicitamente i valori cristiani in Polesine.Sosteniamo la causa di chi finalmente mette in campo esplicitamente i valori cristiani in Polesine. Attorno alla recente esperienza dell’Udc a Badia Polesine si sono venute a creare relazioni ed amicizie che hanno portato alla formazione di un’affiatata squadra di persone provenienti dalle più diverse realtà professionali, di volontariato e di imnpegno civico. Persone che fanno riferimento alla tradizione di centro moderato ed alla dottrina sociale della chiesa. Proprio con questa squadra l’Udc vuole impegnarsi a Badia Polesine, mettendo in campo le nostre capacità ed energie. L’obiettivo di fondo è quello di interagire con le realtà locali, continuando la battaglia contro il degrado e la cattiva gestione. L’Udc si pone in ascolto delle problematiche di chi vive la città e si propone di avviare un dialogo con i moderati, favorendone la loro partecipazione attiva alla vita del terriorio, trasformando la sezione Udc in laboratorio di idee e proposte sulla scia di un programma che esca dagli schemi visti finora, ripensando al governo cittadino poichè, così com’è, fa acqua da molte parti.

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mercoledì 6 maggio 2009

Dimissioni dall’Udc: non vogliono correre da soli

Tratto dal Gazzettino di Rovigo del 06/05/2009

Dimissioni in massa dall’Udc. Lo fa presente Gastone Ferrarese, ormai ex segretario comunale dell’Unione di Centro in aperta polemica con la decisione di non schierarsi con il Pdl. “Non potendo matenere tale impegno, dal momento che il responsabile Antonio De Poli, ha obbligato l’Udc ad una corsa solitaria, mi sono dimesso non solo dalla segreteria ma anche dal movimento. In tale scelta - specifica - mi hanno seguito, tranne uno, tutti i membri del comitato comunale ed il capogruppo Bruno Di Bartolomeo, che peraltro, per ragioni personali, aveva già comunicato di abbandonare la vita politica attiva. Tutti hanno sentito l’imperativo morale di dimettersi: ci siamo sentiti traditi”. “La segreteria provinciale - insiste Ferrarese - , nei vari direttivi ad Adria a cui ho partecipato, ha sempre sostenuto che alle amministrative avremmo dovuto seguire l’impegno regionale tanto che noi, già nell’ottobre scorso, avevamo deciso all’unanimità e sottoscritto un documento in tal senso che ci impegnava all’alleanza con il Pdl. Nonostante il commissariamento provinciale inoltre eravamo stati rassicurati che gli impegni in tal senso sarebbero stati mantenuti. Solo alcuni giorni fa è invece arrivato l’ordine di presentarci da soli, vanificando così una lista già pronta”. “Accettare tale imposizione - conclude Ferrarese - significava tradire quanti ci avevano sostenuto e rompere le alleanze. La corsa solitaria poi avrebbe rappresentato l’isolamento e la continuazione delle difficoltà e delle ristretezze conosciute in questi ultimi 5 anni cui si è fatto fronte con generosità ed impegno”.

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