Grandi manovre in preparazione delle elezioni con al centro i malesseri del Pdl
L’ex sindaco Fantato ha predisposto un gruppone "laboratorio" extra schieramenti
Tratto dal Gazzettino di Rovigo del 05/05/2009
Quella che è appena iniziata sarà una settimana importante per la politica badiese. La lista che fa capo a Gastone Fantato è ormai fatta: ieri sera c'è stato l'incontro decisivo e quindi nei prossimi giorni ci sarà l'ufficialità di un accordo che vede assieme la Lega Nord, il Pd, l'Udc e parte del Pdl e ovviamente indipendenti e pare anche i socialisti. Salvo sorprese questa rappresenta una grossa novità: una sorta di laboratorio non nuovo a Badia Polesine che poi ha avuto ripercussioni anche in altre parti d'Italia.
Basti pensare che nel 1957 nacque qui il primo centro-sinistra poi adottato anche ad Agrigento e negli anni successivi diffusosi ulteriormente. Il laboratorio «Fantato» è quindi pronto al via per proporre ai badiesi un'alternativa rispetto all'ultima lista guidata da Paolo Meneghin impantanatosi nel ribaltone del 2007 e affossatosi nel controribaltone del dicembre 2008.
Il Pdl badiese è in gran fermento anche per le fratture che quotidianamente registra al suo interno: l'annunciata riproposizione di Paolo Meneghin, autocandidatosi lo scorso 5 marzo quando si è dimesso, non appare così certa perchè attorno gli scricchiolii sono forti tanto che si dice abbia gettato la spugna. Vedremo cosa escogiterà il coordinatore del Pdl Massimo Stefani che è il depositario del simbolo del partito e quindi sarà lui, assieme al vice Ivo Baccaglini, a dire l'ultima parola. Allo stato delle cose Meneghin si troverebbe in lista con i nemici giurati degli ultimi cinque anni Luca Rossetto e Claudio Guerra: le premesse non sembrano, per lui, rassicuranti. Si agita il Fac degli assessori uscenti Marcello Ferreri, Renzo Aguzzoni e Mario Cabassa perchè è stata chiesta e ottenuta dal Pdl la testa di Ferreri, ma sembra che il trio non voglia rompersi e quindi potrebbe anche correre da solo con una propria lista magari con il simbolo del Pdl. Si dice che Stefani non voglia mollare chi i voti ha dimostrato di saperli trovare: infatti i tre del Fac, nell'ordine, sono stati i più votati alle ultime comunali. C'è nervosismo anche negli «apparati» collaterali: parliamo dell'Us Calcio Badia guidato da uomini di Fi. La scorsa settimana c'è stata una riunione di dirigenti e tecnici biancazzurri chiamati dall'amministratore delegato Iginio Bendin (capo settore tecnico del Comune) che ha invitato tutti a stringersi attorno alla lista del Pdl. Si racconta ci sia stata qualche voce dissonante e che il ritorno alla politica attiva di Bendin non sia stato proprio fortunata anche se ha lanciato il suo anatema: se non ci sostenete, a giugno il Badia calcio sparisce. Strano modo di agire da parte di chi dal Comune ha ricevuto soldi (diretti e indiretti) e strutture che non possono essere appannaggio solo di una parte politica: non è un buon segno, o meglio continua a essere il segno di un andazzo che dura da diversi anni. Ha preso intanto corpo quella che è ormai la terza lista coordinata da Adino Rossi che ha riesumato «La Siepe» ora diventata «La Siepe - Badia viva e sicura»: ci sono già stati diversi incontri, ci sono i nomi: si attendono di conoscere il candidato sindaco e le alleanze messe in campo.
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