
Tratto dal Gazzettino di Rovigo del 14 Febbraio 2009 di Paolo Aguzzoni
Il segretario ha parlato di terreno scivolato sotto ai piedi all’attuale maggioranza squagliatasi prima dell’approvazione del bilancio.
Nel presentare sabato scorso la senatrice Maria Pia Garavaglia, il coordinatore del circolo di Badia Polesine del Pd, Gianni Stroppa ha esposto alcune valutazioni politiche in chiave locale. E ha invocato apertamente l’arivo del Commissario prefettizio per risolvere definitivamente l’angosciosa situazione politica in cui versa il Comune di Badia Polesine dopo che Meneghin ha perso la sua maggioranza.
Rivolgendosi al coordinatore provinciale Gabriele Frigato e al suo vice Diego Crivellari Stroppa ha detto: «Voglio testimoniare come il Pd a Badia sia impegnato nel fare e proporre chiarezza nei rapporti fra le persone e nelle alleanze in vista delle prossime amministrative, dopo cinque anni di cattiva amministrazione fatta di ribaltoni e controribaltoni e, si spera, di definitiva implosione con la nomina del Commissario Prefettizio! Anche per questo la nostra identità deve rimotivare il nostro elettorato in termini di partecipazione attiva e di proposta politica. Dobbiamo perciò far percepire alle persone comuni che è arrivato il tempo del cambiamento, della novità e della coerenza! Dello spessore dei nostri uomini e delle nostre decisioni, che dimostrino la capacità di cogliere i problemi locali e proporre soluzioni concretamente realizzabili».
Per Stroppa ben si addice all'attuale situazione di crisi politica e amministrativa badiese un passo del messaggio di investitura pronunciato da Barack Obama il 4 novembre scorso: «Quel che i cinici non riescono a capire è che il terreno gli è scivolato sotto i piedi. Gli argomenti stantii che ci hanno consumato tanto a lungo non sono più applicabili» e ha concluso: «Chiudiamo per un attimo gli occhi e pensiamo se anche nella nostra città possiamo far nostro un messaggio così forte per costruire una città del futuro pulita, ordinata e colorata, che produce lavoro, ricchezza per i nostri figli e solidarietà per i nostri anziani, realizzando un progetto serio, concreto e credibile. Rincorrendo un sogno, forse! Difficile ma non impossibile! Possiamo cambiare. Voglio crederci insieme».
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