Veronese : "Gonfiate le entrate nel bilancio"

Dopo le sue dimissioni l'assessore comunale alla Pi, Cultura, Turismo e Politiche giovanili Silvia Veronese non aveva voluto commentarle: " mi prendo qualche giorno e poi renderò note le motivazioni".
Commento che l'ex assessore condensa in una nota scritta: "Alcune doverose dichiarazioni sulle vere motivazion che hanno indotto le mie dimissioni da assessore comunale presentate in data 29 gennaio 2009".
Sono pesanti le argomentazioni di Silvia Veronese che integralemnte riportiamo: " Esistono serie obiezioni di fondo e sono le seguenti: una gestione spregiudicata del rapporto tra entrate ed uscite fuori da ogni logica del buon padre di famiglia.
Il comune di Badia Polesine spende di più di quanto incassa.Eppure tutte le tasse che gravano sui cittadini sono al massimo del consentito dalla legge.
Conto comunale sempre in rosso con una anticipazione di cassa spesso al limite del consentito.Continuo utilizzo dei BOC ( chiesti per la costruzione della piscina ) per far fronte alla spesa corrente.
La pervicace volontà del sindaco e dell'assessore al bilancio di coprire le troppe uscite gonfiando le entrate: gonfiare le multe ( neppure i vigili riescono a perseguire gli obiettivi posti dall'amministrazione eppure di multe ne fanno parecchie e
sappiamo quanto siano vessati i cittadini badiesi), gonfiare la vendita dei loculi, gonfiare gli oneri di urbanizzazione, gonfiare le entrare da Ici.
La pervicace volontà del sindaco e dell'assessore al bilancio di non ascoltare i sani consigli dei revisori contabili ossia non accedere a nuovi mututi e contenere la spesa.
La formidabile baldanza con cui questa amministrazione si appresta a mettere in essere straordinari "contenitori" quali il teatro sociale e la nuova piscina, ma senza mettere nel conto gli inevitabili altissimi costi di gestione".
"Gestione amministrativa - prosegue - spesso disinvolta e superficiale: si veda di esempio il conferimento per incarico per coordinatrice psicopedagogica affidato l'anno scorso; a quanto mi consta mai sottoposto all'esame della giunta nonostante sia
sia in seguito misteriosamente comparsa una delibera che sarebbe stata approvata all'unanimità. Guarda caso il primo atto amministrativo, relativo al mio assessorato, votato subito dopo le mie dimissioni, è proprio la conferma del medesimo incarico alla medesima
persona. Si veda ad esempio il taglio dei contributi alle scuole private senza avvertire l'assessore competente.L'anno 2008 ha portato la consapevolezza che qualcosa nel bilancio di Badia non torna. Si è chiesto un bilancio tecnico ce esprimesse qualche volontà di risanamento.
Richieste caudte del vuoto. Si avvicinano le elezioni e allora avanti con le piazze e inaugurazioni varie anche a costo di un possibile dissesto finanziario.Il buon senso oltre che l'integrità morale hanno imposto di non starci".
Indubbiamente, di fronte a queste dichiarazioni "dall'interno della Giunta", il voto sul bilancio, eventuali inciuci a parte, è ancora più in bilico.
Paolo Aguzzoni
Tratto dal Gazzettino di Rovigo del 06/02/2009
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