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UDC Badia Polesine - Unione dei democratici cristiani e di centro

UDC Badia Polesine - Unione dei democratici cristiani e di centro
Sosteniamo la causa di chi finalmente mette in campo esplicitamente i valori cristiani in Polesine.Sosteniamo la causa di chi finalmente mette in campo esplicitamente i valori cristiani in Polesine. Attorno alla recente esperienza dell’Udc a Badia Polesine si sono venute a creare relazioni ed amicizie che hanno portato alla formazione di un’affiatata squadra di persone provenienti dalle più diverse realtà professionali, di volontariato e di imnpegno civico. Persone che fanno riferimento alla tradizione di centro moderato ed alla dottrina sociale della chiesa. Proprio con questa squadra l’Udc vuole impegnarsi a Badia Polesine, mettendo in campo le nostre capacità ed energie. L’obiettivo di fondo è quello di interagire con le realtà locali, continuando la battaglia contro il degrado e la cattiva gestione. L’Udc si pone in ascolto delle problematiche di chi vive la città e si propone di avviare un dialogo con i moderati, favorendone la loro partecipazione attiva alla vita del terriorio, trasformando la sezione Udc in laboratorio di idee e proposte sulla scia di un programma che esca dagli schemi visti finora, ripensando al governo cittadino poichè, così com’è, fa acqua da molte parti.

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Il blog di Iles Braghetto

sabato 18 aprile 2009

Contiero: «La Lega ha il programma, il Pdl invece zero»

Tratto dal Resto del Carlino di Rovigo del 18 Aprile 2009

«IL PROSSIMO 24 aprile daremo il nome candidato del centro destra per le elezioni provinciali. Chiunque sia, l’importante è che non ci sarà nessun veto. Che si andrà tutti uniti al primo turno».
Parola di Antonello Contiero (nella foto) che, ieri, in una conferenza stampa presso la sede della Lega, ha ufficializzato la ‘pax augustea’ che regna in casa del centro destra.
«Con il Pdl e con Mainardi abbiamo avuto un dialogo a tutto campo. Era giusto fare un ragionamento a 360 gradi. Ci ha permesso di abbandonare certi ‘trasversalismi’. Si andrà tutti uniti, ma ognuno col proprio simbolo. Anche le liste civiche dovranno indicare chiaramente chi le sostiene. Resta il nodo Udc ma sono certo verrà sciolto presto, a livello nazionale. In corsa uniti al primo turno — vaticina sicuro Contiero— possiamo vincere con 52 per cento».
Ma, dopo i buoni propositi e il quadro idilliaco di un centro destra che marcia unito in vista della vittoria, arrivano le prime bordate. Alcune di rigore, altre fuori ordinanza.
Prevedibili quelle contro i transfughi di ‘Progetto Polesine’, i giovani ex lumbard Segantin e Bellinello che a Contiero hanno promesso battaglia. «Chi ha tradito la Lega resterà fuori da qualunque accordo o lista», dice il segretario. E fin qui nulla di strano, che Contiero abbia chiesto agli alleati del Pdl che i ‘ragazzini terribili’ vengano lasciati fuori della porta anche ad un eventuale ballottaggio.
«Quello che mi preoccupa — aggiunge Contiero — è il problema del programma. Il nostro programma è già tutto sul sito: chiaro e già stilato. Dal Pdl, zero». Strano che il dialogo «a tutto campo» con il Pdl e con Mainardi non abbia contemplato l’accordo su un programma comune e condiviso. Così Contiero, sulla testa del nuovo segretario provinciale del Pdl, stila il programma. «Vogliamo la privatizzazione del Censer, abbattere i costi della politica da 5 milioni e 2 milioni e mezzo di euro». Non solo. Contiero elenca altri i punti del programma della Lega inderogabili: problema energetico, del lavoro, della sicurezza. Toccherà a Mainardi e al Pdl dire, nei prossimi giorni, se ci stanno o no.
«Ad Adria appoggiamo la lista civica di Barbuiani. Lui, è noto, è un uomo del Pdl: allora noi vogliamo il vicesindaco. Ovviamente ciascuno dovrà mettere sotto il simbolo della civica il proprio simbolo. Così è chiaro chi c’è e chi non c’è. Per Badia, Lendinara e Occhobello tutto si deve ancora discutere. Resta inteso che dove c’è un sindaco del Pdl il vicesindaco sarà leghista e viceversa.».
Contiero si schermisce e dice che il candidato per le prossime provinciali potrebbe essere chiunque. Ma parla già come chi ha vinto la battaglia in casa del centro destra. Almeno per la corsa allo scranno di palazzo Celio. E detta le condizioni.

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