
Vertice Mainardi- Contiero. Bellotti: “Priorità al Parlamento”
Tratto dalla Voce di Rovigo del 16/04/2009 di Alberto Garbellini
In casa Pdl la data per la chiusura dei lavori sulla scelta del candidato alla presidenza della Provincia sembra essere quella del 24 aprile. Ieri un vertice tra Mauro Mainardi, coordinatore provinciale del Pdl e la Lega. Un colloquio che lo stesso Mainardi definisce “interlocutorio”. Il Pdl al momento non può che aspettare la decisione della Lega. Gli accordi presi a livello nazionale parlano chiaro, il candidato lo devono esprimere loro. Noi al momento siamo spettatori”. I nomi in ballo nel Carroccio sono sempre gli stessi: Alessandro D’Isanto e il segretario provinciale Antonello Contiero. Lo stesso Contiero però precisa che “stiamo ragionando a 360 gradi, anche per i vari Comuni. Al momento abbiamo bloccato le liste Lega che stavano correndo da sole2. Fra gli outsider per la poltrona di Palazzo Celio potrebbero spuntare Linda Guarnieri e un esterno legato al mondo dell’imprenditoria. In base agli accordi anche la candidatura di Manuela Munerato a sindaco di Lendinara potrebbe rientrare. Mainardi lavora anche a livello di alleanze: ” Ci troveremo pure con l’Udc. Nei prossimi giorni fisseremo appuntamenti ed incontri”. Chi non sembra molto entusiasta di come il Pdl si sta avvicinando alle elezioni è il parlamentare Luca Bellotti: ” Se i candidati vengono scelti non dal territorio bisogna anche mettere nel conto la possibilità di non vincere”. Riferimento che pare diretto alla Lega che dovrebbe esprimere il nome del Pdl in base ad accordi regionali e nazionali. “Vedo troppi tatticismi - insiste Bellotti - tra le ipotesi prospettate io continuo a ritenere che quella con maggiori possibilità di vittoria sia quella di Vittorio Sgarbi, almeno sposterebbe il tema del ragionamento”. Bellotti è anche vice coordinatore provinciale del Pdl ma ammette che ” l’incarico di parlamentare è primario, basta e avanza. Mi batterò anche a livello provinciale, è chiaro. Però troppe volte le scelte non dipendono dal territorio. In molti lo dicono, ma in pochi fanno davvero qualcosa”. E chiude con un proverbio eloquente: “Alla fine chi è causa del suo mal pianga se stesso”.
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