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UDC Badia Polesine - Unione dei democratici cristiani e di centro

UDC Badia Polesine - Unione dei democratici cristiani e di centro
Sosteniamo la causa di chi finalmente mette in campo esplicitamente i valori cristiani in Polesine.Sosteniamo la causa di chi finalmente mette in campo esplicitamente i valori cristiani in Polesine. Attorno alla recente esperienza dell’Udc a Badia Polesine si sono venute a creare relazioni ed amicizie che hanno portato alla formazione di un’affiatata squadra di persone provenienti dalle più diverse realtà professionali, di volontariato e di imnpegno civico. Persone che fanno riferimento alla tradizione di centro moderato ed alla dottrina sociale della chiesa. Proprio con questa squadra l’Udc vuole impegnarsi a Badia Polesine, mettendo in campo le nostre capacità ed energie. L’obiettivo di fondo è quello di interagire con le realtà locali, continuando la battaglia contro il degrado e la cattiva gestione. L’Udc si pone in ascolto delle problematiche di chi vive la città e si propone di avviare un dialogo con i moderati, favorendone la loro partecipazione attiva alla vita del terriorio, trasformando la sezione Udc in laboratorio di idee e proposte sulla scia di un programma che esca dagli schemi visti finora, ripensando al governo cittadino poichè, così com’è, fa acqua da molte parti.

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Il blog di Iles Braghetto

giovedì 9 aprile 2009

Il teatro potrà essere completato

Il commissario Luigi Vitetti ha approvato il bilancio e si potrà accedere ai finanziamenti

Documento uguale a quello della giunta, ma non sono più previste le indennità di carica

Tratto dal Gazzettino di Rovigo del 09/04/2009

Come si trova il dottor Luigi Vitetti nel ruolo di commissario prefettizio del comune di Badia Polesine? «Sicuramente bene - precisa Vitetti - lavoro in una bella realtà».
Vitetti con i primi atti ha confermato la struttura esistente: direttore generale e i capi settore; ha adottato le prime delibere in sostituzione della Giunta confermando, per esempio, l’Ici al 7 per mille e martedì 7 aprile si è sostituito al Consiglio comunale approvando il bilancio 2009 «senza nessuna variazione» rispetto a quello già approvato dalla Giunta prima delle dimisisoni del sindaco. Quindi la macchina amministrativa è nelle condizioni di andare avanti. Un bilancio nel quale non sono previste più le indennità di carica di sindaco e assessori sino al prossimo 31 dicembre; agli stessi amministratori è stato tolto anche il telefonino a carico del Comune già concesso dalla Giunta precedente del sindaco Edo Boldrin. L’approvazione del bilancio permette al Comune di contrarre il mutuo di 268 mila euro per cofinanziare il completamento del Teatro Sociale; la parte restante, 600 mila euro, è già stata garantita dalla Fondazione Cariparo. Il mutuo è stato richiesto: la Cassa depositi e prestiti attendeva l’approvazione del bilancio 2009 per passare all’erogazione; presumibilmente il teatro verrà completato entro il 2009. Vitetti ha anche approvato il Piano triennale delle Opere pubbliche 2009-2011.
E il consuntivo 2008? «Sarò io ad approvarlo - aggiunge Vitetti - entro il 30 aprile. Con i revisori sto lavorando in merito».
Il direttore generale Gianfranco Tiengo conferma che il consuntivo 2008 si chiude con un disavanzo di 35 mila che troverà copertura nel Bilancio 2009 previa apposita variazione. Pare scontato dire che se sindaco e assessori si fossero tagliati già nel corso del 2008 le loro indennità si sarebbe chiuso con un avanzo; invece sono stati tagliati, per esempio, molti contributi già previsti per diverse associazioni. Sarà lei ad approvare il Pat? «No assolutamente - precisa Vitetti - perchè presuppone una valenza politica e quindi lo farà il prossimo Consiglio comunale».
È da poco arrivato il collaudo amministrativo dei nuovi impianti sportivi redatto da Paolo Dall’Asta: tocca a lei approvarlo? Vitetti non sapeva ancora che l’atto fosse arrivato in Comune con un ritardo di oltre 16 mesi dal termine ultimo previsto: perchè questo ritardo? «Sarò io ad approvarlo - conclude il commissario - ma sul ritardo le rispondo con un’altra domanda: cosa le avevano detto prima?». Nulla, ovviamente.
Chissà se Vitetti prenderà visione della lettera (mai evasa) inviata a Dall’Asta dal capogruppo forzista Giovanni Rossi molti mesi fa per chiedere chiarimenti.

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