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UDC Badia Polesine - Unione dei democratici cristiani e di centro

UDC Badia Polesine - Unione dei democratici cristiani e di centro
Sosteniamo la causa di chi finalmente mette in campo esplicitamente i valori cristiani in Polesine.Sosteniamo la causa di chi finalmente mette in campo esplicitamente i valori cristiani in Polesine. Attorno alla recente esperienza dell’Udc a Badia Polesine si sono venute a creare relazioni ed amicizie che hanno portato alla formazione di un’affiatata squadra di persone provenienti dalle più diverse realtà professionali, di volontariato e di imnpegno civico. Persone che fanno riferimento alla tradizione di centro moderato ed alla dottrina sociale della chiesa. Proprio con questa squadra l’Udc vuole impegnarsi a Badia Polesine, mettendo in campo le nostre capacità ed energie. L’obiettivo di fondo è quello di interagire con le realtà locali, continuando la battaglia contro il degrado e la cattiva gestione. L’Udc si pone in ascolto delle problematiche di chi vive la città e si propone di avviare un dialogo con i moderati, favorendone la loro partecipazione attiva alla vita del terriorio, trasformando la sezione Udc in laboratorio di idee e proposte sulla scia di un programma che esca dagli schemi visti finora, ripensando al governo cittadino poichè, così com’è, fa acqua da molte parti.

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Il blog di Iles Braghetto

sabato 18 aprile 2009

D’Isanto e apre all’Udc per la vittoria al primo turno

La Lega ha scelto
«Uniti al primo turno ognuno con il proprio simbolo e la propria lista. Ma chi è fuori dal simbolo è anche fuori dal
partito».

Tratto dal Gazzettino di Rovigo del 18/04/2009

Non è uno da mezze misure il segretario della Lega Antonello Contiero. Nel giorno in cui annuncia il definitivo accordo con il coordinatore del Pdl Mauro Mainardi sulla discesa in campo verso le Amministrative di giugno, l’unico riserbo tenta di mantenerlo sul nome del candidato leghista per Palazzo Celio. Solo per poco, però. Al suo fianco siede il consigliere comunale Alessandro Zanforlini D’Isanto. Al quale Contiero ammicca con aria sorniona. Si capisce lontano un chilometro che sarà lui il prescelto. Con buona pace della ridda di nomi scaturiti nelle ultime settimane dalla parlamentare Emanuela Munerato all’imprenditrice Linda Guarnieri allo stesso Contiero, pronto a farsi avanti in prima persona se la Lega avesse scelto la corsa solitaria. Invece alla fine hanno prevalso le logiche di intesa tra i due maggiori partiti del centrodestra e la candidatura D’Isanto, moderato di provenienza centrista, amico intimo di tanti forzisti a cominciare dall’ex coordinatore azzurro Mario Borgatti del quale è anche medico personale, deve essere risultata la più autorevole e referenziata. La ratifica ufficiale entro il 25 aprile a chiusura di una settimana intensa con l’arrivo in Polesine dell’assessore Sandro Sandri e del ministro Luca Zaia.
Intanto però Contiero non si risparmia in proclami: «Chiunque sarà il candidato della Lega, il Pdl non metterà veti. Ogni impedimento è tolto, ora lavoriamo insieme a 360 gradi. Anche sotto alle liste civiche che verranno presentate compeggeranno i simboli di Lega e Pdl». Non mancano strali per “chi ha tradito”. Via dal partito, tuona il sergretario. «Si accasino pure altrove. Con noi hanno chiuso».
Problema Udc: Contiero è inaspettatamente morbido e possibilista: «Lo risolverà il consiglio nazionale che si terrà a Padova. Insieme potremmo arrivare al 54 per cento al primo turno». Programma: «Quello del Pdl è ancora a zero - insinua il leader del Carroccio - Il nostro è già sul sito. Che differenza, vero?».
I temi scottanti all’orizzonte polesano sono un invito a nozze per Contiero: «Il Consvipo lo chiuderemo. Il Censer lo daremo ai privati. La Camera di commercio dovrà essere guidata da un grande imprenditore. I cinque milioni di euro che costa la politica polesana devono essere dimezzati. E poi va rivisto l’accordo sul terminal, fatta la riconversione della centrale Enel di Porto Tolle e realizzato un termovalorizzatore. Abbiamo grandi idee anche per l’ospedale di Trecenta che dovrà offrire eccellenze a tutt’Italia. Quando arriverà Sandri (assessore regionale alla Sanità, ndr) voglio vedere Brusco (il suo omologo in Provincia, ndr) in prima fila. Gliene faremo sentire delle belle».

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