Le elezioni si avvicinano, ma il quadro politico resta ancora confuso
Spaccatura fra i membri dell’ex giunta sulla prospettiva di rinnovamento
Tratto dalla Voce di Rovigo del 15/04/2009 di Davide Sarzi
A poco più di 20 giorni dalla presentazione delle liste per le elezioni amministrative, a Badia Polesine la situazione politica rimane ancora un puzzle in cui è difficile trovare i pezzi combacianti. Sembrava che la scorsa settimana potesse essere quella buona per cominicare a fare un pò di chiarezza e delineare, seppur in maniera approssimativa, il quadro delle alleanze. Invece, nonostante l’individuazione del coordinatore provinciale del Pdl con la nomina di Mainardi, il quadro è rimasto piuttosto oscuro anzi, forse proprio per questo, ancora più indecifrabile. Sembra infatti che tale investitura non abbia messo tutti daccordo all’interno del neonato partito e che soprattutto i “marangoniani” e parte dell’anima di AN siano rimasti perplessi e non ne abbiano digerito le prime dichiarazioni. Si attende con trepidazione quindi la nomina del coordinatore locale. Se fino a qualche giorni fa si faceva l’ipotesi addirittura sull’indicazione di due figure, una in quota a Fi e una in quota ad An, oggi le voci insistono sulla candidatura di Massimo Stefani, excoordinatore di Fi in città. Un nome questo che creerebbe non pochi mal di pancia e che non potrebbe, secondo alcuni, garantire una rappresentanza “super partes” delle diverse anime del Pdl vista la vicinanza alla corrente “bendiana” e la sua fondamentale regia al contestato ribaltone del febbraio 2007. Intanto le spaccature fra i vari membri dell’ex maggioranza sembrano divenute insanabili. Dalle indiscrezioni che rimbalzano sotto la loggia comunale sembra che alcuni giorni fa, ad una riunione interna di Fi, ci siano state delle aspre discussioni fra gli assessori uscenti. Si mormora che ad alcuni di essi (parte del gruppo Fac?) sia stato chiesto di fare un passo indietro per dare spazio a nuove personalità o ad espressioni diverse del partito. La risposta sembra essere stata un secco “no” motivato dal fatto che le persone a cui sarebbe stata fatta la “proposta indecente” ritengono di avere un ampio consenso nel territorio e di aver lavorato bene nella passata amministrazione. Da qui la dura contesa che avrebbe coinvolto anche la figura dell’ex sindaco Meneghin a cui sarebbe stato chiesto di ritirare la propria candidatura in nome dell’unità del Pdl. Nel frattempo anche la mancata designazione del candidato della Lega Nord alla provincia, stoppata da chi, come l’onorevole Bellotti, ritiene sarebbe controproducente , ha contribuito ad aggrovigliare la matassa. In ogni caso il Carroccio badiese, con il comunicato della scorsa settimana, ha chiarito di non voler fare accordi con i membri della giunta uscente. E anche se in maniera ancora non ufficiale, pare che a Gastone Fantato, sia stato dato il via libera per tessere i primi rapporti con le altre forze politiche in vista di quella che sembra poter risultare una delle tornate elettorali meno scontate degli ultimi anni nella città dell’Abbazia.
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