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UDC Badia Polesine - Unione dei democratici cristiani e di centro

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Sosteniamo la causa di chi finalmente mette in campo esplicitamente i valori cristiani in Polesine.Sosteniamo la causa di chi finalmente mette in campo esplicitamente i valori cristiani in Polesine. Attorno alla recente esperienza dell’Udc a Badia Polesine si sono venute a creare relazioni ed amicizie che hanno portato alla formazione di un’affiatata squadra di persone provenienti dalle più diverse realtà professionali, di volontariato e di imnpegno civico. Persone che fanno riferimento alla tradizione di centro moderato ed alla dottrina sociale della chiesa. Proprio con questa squadra l’Udc vuole impegnarsi a Badia Polesine, mettendo in campo le nostre capacità ed energie. L’obiettivo di fondo è quello di interagire con le realtà locali, continuando la battaglia contro il degrado e la cattiva gestione. L’Udc si pone in ascolto delle problematiche di chi vive la città e si propone di avviare un dialogo con i moderati, favorendone la loro partecipazione attiva alla vita del terriorio, trasformando la sezione Udc in laboratorio di idee e proposte sulla scia di un programma che esca dagli schemi visti finora, ripensando al governo cittadino poichè, così com’è, fa acqua da molte parti.

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domenica 15 marzo 2009

Bilancio di previsione, cè chi dice no


Uno dei tre revisori non ha dato parere favorevole

Tratto dalla Voce di Rovigo del 15/03/2009



Un’urgenza che si è sclerotizzata in consuetudine: ovvero l’uso strutturale delle anticipazioni di tesoreria, che in teoria dovrebbero servire per far fronte a pagamenti urgenti e indifferibili in situazioni di carenza temporanea di liquidità. E’ una delle motivazioni che hanno spinto uno dei tre revisori dei conti del Comune di Badia Polesine a esprimere un parere contrario al bilancio di previsione 2009, mai discusso né presentato in consiglio per le dimissioni del sindaco Paolo Meneghin. “Il ricorso all’indebitamento - scrive - è consentito solo per finanziare spese di investimento”. Pertanto l’esponente del collegio, “non rinvenendo nella struttura del presente bilancio di previsione l’adozione di misure finalizzate a superare tali criticità, che devono al contrario ritenersi prioritarie e propedeutiche per il ripristino dell’equilibrio di bilancio”, non ha dato il suo ok. Le anticipazioni di cassa iscritte nel previsionale nella parte entrate, al titolo V e in quella delle spese al titolo III, per 1,855 milioni di euro, pari al 25%delle entrate correnti come previsto dalla legge. Tuttavia è scritto nella relazione, “si rileva un uso ’strutturale dell’anticipazione di tesoreria che è avvenuto quasi ininterrottamente per tutto l’esercizio 2008 e tutt’oggi per l’anno in corso. Pertanto continua ancora il documento - si ritiene necessario che l’amministrazione continui il monitoraggio della situazione di liquidità e ponga in essere un’analisi costante dei flussi di cassa dieptrata e uscita per quanto attiene il rispetto delle previsioni, sia sugli stanziamenti di competenza, sia su quelli in conto residui, provvedendo soprattutto a un rapido incasso delle somme esigibili fino al raggiungimento del pieno rientro della predetta esposizione”. Esposizione che ammonta a 890.495,15euro, al lordo dei Boc, i buoni ordinari comunali, il cui utilizzo per spese correnti al fine di ridurre il peso degli oneri finanziari è stato riattivato dal 23 gennaio per 1,3 milioni. La “raccomandazione” relativa alle anticipazioni di cassa non è l’unico rilievo mosso all’amministrazione: da segnalare in particolare, per quanto riguarda le previsioni per investimenti, la richiesta “di un attento monitoraggio” dell’andamento dell’indebitamento, con particolare riferimento alla sua sostenibilità in termini di equilibri di bilancio, mentre, per quel che concerne i proventi derivanti dai permessi per costruire, i revisori chiedono, poiché l’andamento è influenzato dall’andamento del mercato immobiliare, “di impegnare le spese corrispondenti solo al momento dell’accertamento dell’entrata”. Infine un invito per la costituzione di un Fondo rischio oscillazione dei tassi Swap. E proprio la finanza derivata - uno dei motivi per cui uno dei revisori ha espresso pollice verso: “L’up front (una sorta di premio, ndr relativo alla finanza derivata ottenuto negli anni precedenti non è stato accantonato per motivi prudenziali”, per una cifra che ammonta a più di 83mila euro solo per i contratti conclusi nel 2007. Questo per quanto riguarda il collegio revisore. Sul versante politico, invece, le critiche mosse interessano anche le multe iscritte a bilancio e ritenute gonfiate (ammontano a 456.500 euro) , mentre sulle spese l’opposizione contesta la sottostima di utenze e manutenzioni.

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