
Il coordinatore del Pd torna sulle dimissioni del sindaco Paolo Meneghin
Il circolo chiede il commissario: “Bisogna rassegnarsi all’evidenza dei numeri”
Tratto dalla Voce di Rovigo del 14/03/2009 di Piera Marsilio
Gianni Stroppa del Pd interviene sulla crisi in atto nel Comune di Badia dopo le dimissioni del sindaco Paolo Meneghin. Il coordinatore del Pd esprime giudizi ed opinioni in merito alla crisi che avviluppa l’amministrazione comunale, attraverso il sito internet del circolo, sempre aggiornato e attento a tutto ciò che di politico accade in questo momento delicatissimo. “Le dichiarazioni dell’onorevole Bellotti su La Voce di domenica 8 marzo - scrive Stroppa - relative all’opportunità che Badia eviti il commissario prefettizio a seguito delle dimissioni presentate dal sindaco necessitano un approfondimento. Tanto più opportuno affinché i 20 giorni di attesa dal ‘DDay’, in cui per statuto è posta la parola fine a cinque anni di amministrazione ribaltata, non diventino motivo - precisa - di ulteriori ripensamenti per recuperare un bilancio amministrativo e politico collassato. Mi pare che anche l’intervento del consigliere Romani del11 marzo continua fughi ogni dubbio che quella tracciata dai consiglieri comunali che hanno indotto le dimissioni iordelsindaco sia la strada giusta” . “Resta la sensazione precisa il coordinatore Democratico - che una parte politica non si voglia rassegnare all’evidenza dei numeri e dei fatti, innescando in molti di noi il ricordo scolastico di una famosa frase ‘Dum Romae consoliture, Saguntum expugnatur’ (mentre a Roma si discute Sagunto viene espugnata). Roma sta per l’establishment politico badiese che si contorce in proposte di difficile sopravvivenza, mentre Sagunto sono i cittadini badiesi espropriati del loro diritto di essere rappresentati da chi avevano eletto nel 2004″. Stroppa continua citando pure ‘intervento di Roberto Rizzo sulle dimissioni del sindaco: “E’ sempre preferibile votare una volta in più perché nel caso di fratture insanabili che determinano il cambio di maggioranza, la decisione spetta agli elettori. Come spettava già due anni fa, prosegue Stroppa. “Sagunto - afferma - interpreta e rappresenta l’esproprio dello stare da parte dei cittadini e delle cose concrete fatte o non fatte, che starmo sulla pelle della, gente, sulle loro difficoltà a tirare avanti ogni giorno in periodi di crisi, dove molti perdono il lavoro; finiscono in cassa integrazione o in mobilità e molti giovani non trovano lavoro. Inoltre le difficoltà di molté aziende locali (Rpm, Acciaierie; Mobili Production) sono esempi significativi”. “Voglio prendere spunto - continua Stroppa - da un ragionamento indotto domenica scorsa partecipando alla messa dove ho prelevato il giornalino La Voce 2000. In esso veniva riportata la lettera del vescovo monsignor Lucio Soravito di commento alla quaresima 2009, sosteneva come per un caso non si tratta di compiere gesti occasionali di aiuto in favore dei poveri… ma di maturare un atteggiamento permanente di solidarietà verso persone in stato di necessità. Ed in quest’anno la solidarietà permanente è più urgente che mai. Nella crisi economica attuale il numero delle famiglie bisognose sta crescendo sempre più. Per questo è necessario che anche noi cristiani della chiesa di Adria e Rovigo costruiamo una rete di solidarietà capace di intercettare e raggiungere le famiglie in situazioni di emergenza a causa della perdita del posto di lavoro. In altre parole è necessario creare un fondo straordinario di solidarietà con le offerte delle parrocchie, dei singoli cittadini e’ privati che decÌderarmo di sostenerlo’” . Il coordinatore parla del milione di euro, il fondo di solidarietà che la Cariparo ha messo a disposizione per aiutare le famiglie in difficoltà che sarà elargito attraverso parrocchie, centri Caritas, Acli e assistenti sociali. “In relazione all’iniziativa - continua - viene spontaneo farsi domande per capire come l’attuale ammini, strazione si sia posta tale problema e quali azioni sono state previste. Ad oggi non abbiamo elementi per affermare checio verrà approvato ai termini di legge. La giunta ha già approvato lo schema di bilancio (un membro del collegio di revisione dei conti ha espresso parere negativo). Quanti soldi - si chiede sono stati posti per contribuire a tale fondo straordinario di solidarietà? Il bilancio si è chiuso con tagli alle spese e aumento delle voci di entrata (?).Le politiche di spesa degli anni passati hanno penalizzato gli investimenti sul sociale a favore di investimenti visibili (per esempio impianti sportivi). Il problema, per la gente comune è…approvare il Pat , il nuovo polo natatorio ultimare il teatro o trovare fondi e risposte per la crisi delle -loro famiglie? Nella politica della spesa pubblica gli investimenti devono essere oculati, ancora di più in periodi di magra. Non so se qualcuno vorrà rispondere a questi interrogativi. Oppure se continuerà a chiedersi, come priorità quali siano gli accordi in vista delle prossime elezioni politiche” .
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