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UDC Badia Polesine - Unione dei democratici cristiani e di centro

UDC Badia Polesine - Unione dei democratici cristiani e di centro
Sosteniamo la causa di chi finalmente mette in campo esplicitamente i valori cristiani in Polesine.Sosteniamo la causa di chi finalmente mette in campo esplicitamente i valori cristiani in Polesine. Attorno alla recente esperienza dell’Udc a Badia Polesine si sono venute a creare relazioni ed amicizie che hanno portato alla formazione di un’affiatata squadra di persone provenienti dalle più diverse realtà professionali, di volontariato e di imnpegno civico. Persone che fanno riferimento alla tradizione di centro moderato ed alla dottrina sociale della chiesa. Proprio con questa squadra l’Udc vuole impegnarsi a Badia Polesine, mettendo in campo le nostre capacità ed energie. L’obiettivo di fondo è quello di interagire con le realtà locali, continuando la battaglia contro il degrado e la cattiva gestione. L’Udc si pone in ascolto delle problematiche di chi vive la città e si propone di avviare un dialogo con i moderati, favorendone la loro partecipazione attiva alla vita del terriorio, trasformando la sezione Udc in laboratorio di idee e proposte sulla scia di un programma che esca dagli schemi visti finora, ripensando al governo cittadino poichè, così com’è, fa acqua da molte parti.

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Il blog di Iles Braghetto

sabato 7 marzo 2009

"Non mi fermo.Mi preparerò per le elezioni"


Il discorso del sindaco dimissionario

Tratto dalla Voce di Rovigo del 07/03/2009



BADIA POLESINE- "In 70 giorni non ho mai aperto bocca con la stampa". E' iniziato così il discorso del sindaco nella sala consiliare: "Nel 2004 ho vinto le elezioni con la lista per Badia, mille voti di vantaggio, una vittoria netta. Quando mi sono insediato credevo di avere una squadra capace di governare. Poi nel 2005 le elezioni regionali nel mio partito, Forza Italia e una guerra tra due candidati Marangon e Bendin che è stata devastante. Nel 2007 altro episodio: un problema di carattere politico, la nomina del presidente della casa di riposo ha spaccato la maggioranza, Visentin e Rossi, eletti nella mia lista si sono trovati in difficoltà e abbiamo scelto non con leggerezza e pensando ai buoni rapporti tra Fi e la Margherita, di fare un'alleanza. Sono maturati incontri con Veronese e Fogagnolo che hanno messo a disposizione la loro persona. Si è rischiato perché l'elettorato era diverso, ma siamo andati avanti due anni perché l'intesa era sui programmi. Per un anno e mezzo le cose sono andate abbastanza bene ma poi ci sono state vicende che hanno riguardato il bilancio e incomprensioni" ... "Il 22 dicembre - ha continuato Meneghin - Boldrin ha letto un documento inatteso e inaspettato. Non mi sarei mai aspettato un attacco di quella durezza. Da li poi sono " arrivate le dimissioni di Usini. Poi quelle della Veronese e della Fogagnolo presidente di commissione. Non vivo di politica - ha sottolineato - come mi siedo mi posso anche alzare. In due mesi ho avuto colloqui, ho parlato con molte persone e mi sono convinto che è doveroso finché sono in carica lavorare per la città. E negli incontri con i revisori è stato raggiunto un equilibrio". Ha detto poi di guardare avanti e dopo l'esperienza di dicembre ha preso att0 che la sua esperienza politica è finità e guarda ora alle elezioni amministrative del 6-7 giugno. "Una prospettiva che vedo - ha continuato - è quella di ritrovarsi nel Pdl che nascerà tra 20 giorni, lavorando con la forza con cui ho governato per molti anni, cercando rapporti con l'Udc, la società civile e l'elettorato giovane e meno giovane della Lega. Non so se sarò candidat0 sindaco, ma lavorerò perché la coalizione rivinca le elezioni" . E' passato a questo punto a parlare di: viabilità, Pat, teatro sociale, abbazia e della crisi. "La scelta dell'amministrazione di privilegiare le opere pubbliche, è in linea con la situazione mondiale, quando l'economia va in crisi bisogna investire nelle opere pubbliche. Questa è la sfida in favore del mondo del lavoro". Dopo il preambolo la resa dei conti con Boldrin. "E' ora di fare chiarezza - ha attaccato -leggo sul sito del Pd argomenti riguardanti gli impianti sportivi che furono decisi dalla giunta Boldrin. Ho sempre detto che sono nati male e senza soldi, Boldrin non poteva non sapere. A me due scelte, o fermarli o finirli anche pagando dei prezzi ma ora sono li a disposizione dei ragazzi. Smettiamo di dire che sono la palla al piede, sono invece il fiore all'occhiello. Le cose devono essere detto come stanno. Comefa a parlare di orgoglio lei - riferendosi a Boldrin - che ha svenduto la scuola media, che ne sa di Pat, non ha mai partecipato a nessuna riunione, redatto da uno dei migliori cinque tecnici, che ne sa degli accordi in provincia con l'assessore Zanetti che si è complimentato.Che ne sa del progetto del project della piscina e di come ci siamo arrivati. Che ne sa dei rapporti che ho intessuto con la Cariparo. Non ho più 'Voglia di stare zitto, lo sono stato per 60 giorni". E poi commentando una frase del discorso di Boldrin "l'augurio che faccio a Badia è che sappia rialzare la testa" . Quindi il riferimento alle dimissioni di Veronese e Fogagnolo. "Mi rammarico per le dimissioni - conclude - ma ma sono stati due anni che ha prodottto qualche risultato".Prima della sospensione un ulteriore appello che è risultato vano."Il tentativo era quello di portare un bilancio non disastrato. Ho sempre tenuto presente il bene della città e di fronte a questa il sindaco si dimette, ma sarò candidato alle prossime amministrative.Grazie a tutti comunque".

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