Loading...

NEWS!!! Visitate il NOSTRO NUOVO SITO!!!

UDC Badia Polesine - Unione dei democratici cristiani e di centro

UDC Badia Polesine - Unione dei democratici cristiani e di centro
Sosteniamo la causa di chi finalmente mette in campo esplicitamente i valori cristiani in Polesine.Sosteniamo la causa di chi finalmente mette in campo esplicitamente i valori cristiani in Polesine. Attorno alla recente esperienza dell’Udc a Badia Polesine si sono venute a creare relazioni ed amicizie che hanno portato alla formazione di un’affiatata squadra di persone provenienti dalle più diverse realtà professionali, di volontariato e di imnpegno civico. Persone che fanno riferimento alla tradizione di centro moderato ed alla dottrina sociale della chiesa. Proprio con questa squadra l’Udc vuole impegnarsi a Badia Polesine, mettendo in campo le nostre capacità ed energie. L’obiettivo di fondo è quello di interagire con le realtà locali, continuando la battaglia contro il degrado e la cattiva gestione. L’Udc si pone in ascolto delle problematiche di chi vive la città e si propone di avviare un dialogo con i moderati, favorendone la loro partecipazione attiva alla vita del terriorio, trasformando la sezione Udc in laboratorio di idee e proposte sulla scia di un programma che esca dagli schemi visti finora, ripensando al governo cittadino poichè, così com’è, fa acqua da molte parti.

Notizie Udc Italia - Io C'entro - UDC Social Network

Error loading feed.

Il blog di Iles Braghetto

Error loading feed.

sabato 14 marzo 2009

Giochi quasi fatti nel centrodestra


A Badia, bendiniani in rampa di lancio
Tratto dal Gazzettino del 14/03/2009 di Franco Pavan



Giochi in dirittura d’arrivo nel centrodestra per la candidatura a palazzo Celio. Manca solo l’ufficializzazione ma l’accordo tra Pdl e Lega sarebbe già stato deciso.
Piccolo particolare: tra Adige e Po non è successo alcunché. Nel senso che l’intesa è stata decisa a livello regionale e i capibastone locali, o perlomeno quelli che non contano granché oltre i confini provinciali, stanno solo recependo le indicazioni altrui. Andiamo con ordine: Il Pdl veneto ha un capo in pectore: Niccolò Ghedini, il parlamentare padovano già coordinatore di Forza Italia regionale. In questa veste Ghedini sta distribuendo le candidature provinciali. Il Polesine, per gli ex forzisti, diventa quindi un’ottima risposta alle richieste degli alleati. E difatti tutto fa prevedere che a capo del Pdl polesano vada un esponente di An, che, al 99 per cento, sarà l’onorevole Luca Bellotti. Siccone la Lega ha già chiesto due candidature di peso in altrettante Province sicure, una di queste sarà in Polesine. E come già annunciato con largo anticipo su queste colonne, le attenzioni tornano a concentrarsi su Alessandro Zanforlini D’Isanto (foto), leghista di tendenze centriste, equilibrato consiliere comunale nel capoluogo, un volto nuovo della politica.
C’è poi il discorso Udc. La segreteria di Francesco Milan è in bilico. Secondo le voci ormai insistenti di chi conosce bene gli automatismi interni all’Udc, la maggioranza che lo sosteneva nella direzione del partito potrebbe non essere più tale. Il presidente dell’Udc polesana Renato Borgato ha praticamente completato la sua opera di distinzione dalla linea delle segreteria locale, erodendo passo passo il sostegno che a Milan era stato garantito all’atto dell’elezione congressuale. Da parte sua il segretario cerca di mantenere un basso profilo ma ha già lasciato trapelare che i vertici del partito stanno per prendere decisioni importanti. Che potrebbero contenere anche la sua rimessa del mandato politico ricevuto e il commissariamento.
Né meno interessanti si stanno dimostrando le vicende di altre amministrazioni locali. A Badia il sindaco Paolo Meneghin sta cercando di ricostruirsi una maggioranza dopo che è implosa quella che lo ha sostenuto fino ai giorni. Del pressing vero o presunto sull’Udc Mario Romani, si è detto nei giorni scorsi. Ora i beneinformati garantiscono che Meneghin starebbe negoziando anche l’appoggio dei bendiniani. Per contro, nel Pdl i marangoniani non sembra vogliano stare con le mani in mano. Corteggerebbero sia Stroppa che Boldrin. Insomma una bel crogiolo di posizioni. Vedremo cosa salterà fuori. Ultima annotazione: chi non compare in questo elenco di contatti coalizzativi, non è affatto inattivo. Sta solo lavorando a liste civiche ancora più trasversali di quelle sotto i simboli dei partiti.

Nessun commento:

Posta un commento