Il Comune alle prese con la crisi. E Borgatti avverte: "Va recuperata la fiducia dei cittadini"
L'invito di Luca Bellotti dopo le dimissioni del sindaco: "Serve più' responsabilità"
Tratto dalla Voce di Rovigo del 08/03/2009
Le dimissioni del sindaco Paolo Meneghin hanno gettato nel caso il Comune di Badia che ora si appresta ad essere commissariato; una scelta quella del sindaco che è parsa da subito abbastanza inevitabile durante l'ultimo consiglio. A distanza di poche ore dalla scelta di Meneghin di abbandonare la poltrona di sindaco c'è chi però chi chiede che si faccia il possibile per evitare il commissariamento. "Il sangue, è stato versato - afferma l'onorevole Luca Bellotti (An) - Sin qui ho visto soltanto faide e un regolamento di conti come nel Farwest". "Credo - aggiunge l'onorevole trecentano - che sia giunto il momento di riflettere, il commissariamento sarebbe infatti una bocciatura per la cittadinanza e io per quanto possibile mi adopererò per cercare di scongiurare questa ipotesi". Secondo Bellotti a rendere ancor più preoccupante il caso di Badia c'è la difficile congiuntura economica pazionale e locale. "E' anche per questo che va assolutamente evitato il commissario prefettizio, tutti quanti devono rendersi conto di cosa significa in un momento difficile come questo arrivare a commissariare un Comune". Si dichiara invece "dispiaciuto" il coordinatore provinciale di Forza Italia Mario Borgatti. Ma l'esponente azzurro mette subito in chiaro che le responsabilità della crisi devono cercarsi nel "rimpasto" del 2007. "A noi afferma Borgatti - dispiace che sia caduta la giunta; abbiamo cercato alcuni giorni fa di proporre soluzioni per poter arrivare alla scadenza naturale del mandato, ciò non è avvenuto e la giunta che non aveva in precedenza accettato l'appoggio dei consiglieri di Fi (i cosiddetti marangoniani ndr) ha preferito scegliere,il sostegno della sinistra. Questa amministrazione - continua il coordinatore provinciale di Fi - è caduta non perché Forza Italia non ha votato, ma per colpa della maggioranza che si è voluto creare a tutti i costi" . Quanto al futuro e alla nascita del Pdl anche a Badia il coordinatore predica comunque ottimismo: "Vedremo in futuro cosa fare, ma quello che è sicuro è che ci vuole meno arroganza e più senso di responsabilità". Quanto alle dichiarazioni del sindaco che ha fatto sapere di volersi comunque ricandidare alle prossime amministrative il coordinatore azzurro preferisce non commentare, ma spiega che "il Pdl che nascerà ad aprile dovrà prima di tutto riconquistare la fiducia dei cittadini di Badia che hanno sempre votato per il centrodestra" , Il Pd intanto tramite il coordinatore Gianni Stroppa ha affidato il proprio pensiero al sito del partito. "Lo scambio di accuse reciproche hanno evidenziato un malessere che covava da tempo e proveniva da lontano, apparso non certo edificante per i presenti e per i molti giovani che hanno partecipato all'adunanza consigliare afferma il coordinatore del Pd - Dal 22 dicembre scorso sono trascorsi più di 70 giorni senza che si sia trovato un accordo politico relativo alla strutturazione del futuro Pdl, con un sindaco, Meneghin, non in grado di tessere né accordi nè forse rapporti personali. E la discussione, per certi versi dura, avvenuta durante il consiglio comunale ne ha delineato i contorni, 'sparagliando ancora di più la futura prospettiva politica, tanto che nella dichiarazione di dimissioni il sindaco ha addirittura rilanciato con la sua autocandidatura per le prossime amministrative. L' applauso dell'attuale gruppo, ormai, minoritario (ala ex bendiniana e la parte di An in carico all' onorevole Bellotti) che lo ha sostenuto fino all'ultimo potrebbe essere indizio dell'accordo già siglato" .
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