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UDC Badia Polesine - Unione dei democratici cristiani e di centro

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Sosteniamo la causa di chi finalmente mette in campo esplicitamente i valori cristiani in Polesine.Sosteniamo la causa di chi finalmente mette in campo esplicitamente i valori cristiani in Polesine. Attorno alla recente esperienza dell’Udc a Badia Polesine si sono venute a creare relazioni ed amicizie che hanno portato alla formazione di un’affiatata squadra di persone provenienti dalle più diverse realtà professionali, di volontariato e di imnpegno civico. Persone che fanno riferimento alla tradizione di centro moderato ed alla dottrina sociale della chiesa. Proprio con questa squadra l’Udc vuole impegnarsi a Badia Polesine, mettendo in campo le nostre capacità ed energie. L’obiettivo di fondo è quello di interagire con le realtà locali, continuando la battaglia contro il degrado e la cattiva gestione. L’Udc si pone in ascolto delle problematiche di chi vive la città e si propone di avviare un dialogo con i moderati, favorendone la loro partecipazione attiva alla vita del terriorio, trasformando la sezione Udc in laboratorio di idee e proposte sulla scia di un programma che esca dagli schemi visti finora, ripensando al governo cittadino poichè, così com’è, fa acqua da molte parti.

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giovedì 19 marzo 2009

Milan: NellUdc serve equilibrio


Dopo la richiesta di commissariamento

Borgato : “Occorrono le migliori condizioni per le elezioni”

Tratto dalla Voce di Rovigo del 19 Marzo 2009

Il giorno dopo la richiesta di commissariare l’Udc polesana Francesco Milan si mostra sereno. Il segreterio (ormai ex?) tuttavia non si sottrae ad alcune precisazioni “Io non ho rassegnato le dimissioni, ho semplicemente fatto presente che a Rovigo il partito si trova in una situazione non più gestibile. A questo devono dare risposta gli organismi regionale e nazionale”. Alla domanda sulle origini del disagio Milan dice: ” Non l’ho certo creato io. Ho preso atto del fatto che mi era arrivata una lettera con 20 dimissioni dal partito. La domanda bisognerebbe porla a chi ha creato tensioni nell’Udc polesana. Ho sempre sostenuto la linea nazionale del partito, ora pare che anche Borgato, forse folgorato sulla via di Damasco, venga su posizioni che io sostengo da settimane. Più di un mese fa dicevo che se accordi dovevano esserci dovevano essere veri altrimenti avremmo corso da soli”. Milan ripete di non aver chiuso la porta a nessuno ( Pdl compreso ) poi specifica che “c’è bisogno di equilibrio nel partito, io aderisco senza se e senza ma alla linea nazionale. Il partito sta acquisendo consensi, credo che a livello di dirigenti serva più coraggio e serenità, invece registro preoccupazione per i posti e sorrido verso chi si vuol trasformare in pompiere dopo aver attizzato il fuoco”. Infine una battuta rivolta a Renzo Marangon: “Sostiene che alla alleanze si penserà dopo il congresso fondativo del Pdl. Ma allora gli chiedo che valore aveva quell’accordo che lui chiedeva che io firmassi a febbraio. E’ chiaro che si trattava di una sottoscrizione senza alcuna utilità”. Sulla situazione dell’Udc torna anche Renato Borgato, presidente provinciale: ” Bisogna trovare il modo di mettere il partito nelle migliori in vista delle prossime elezioni”. E ancora: “Sono rimasto stupito della scelta di Milan, credo che l’Udc abbia ancora bisogno della sua passione”. Infine: “‘L’Udc non può essere suppletivo, occorre pari dignità altrimenti non è escluso che noi si possa correre da soli in vista delle elezioni. Certo mi rifaccio al Tavolo provinciale, dove si era sancita condivisione all’interno del centrodestra.Non posso dimenticare che a livello regionale l’Udc è inserito in una forte alleanza. Il riferimento è quello ma non siamo disponibili ad accordi preconfenzionati. Le ultime dichiarazioni di Bellotti e Marangon mi sembrano facciano ben sperare”. Su chi possa essere il commissario inviato dal segretario regionale De Poli a Rovigo Borgato dice: ” aspettiamo l’incontro con l’onorevole, vedremo”.

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